ASL, NUOVE INCHIESTE & ANTICHI “SCUORNI” 

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(f.n.) –  Qualcosa di sta muovendo nelle alte sfere della politica regionale…si dice che qualche potente, che ha fatto per anni ed anni, il buono ed il cattivo tempo nella sanità casertana, nutra al momento, una leggera preoccupazione in merito ai riflessi negativi che la fallimentare gestione dell’Asl di Caserta, potrebbero avere sulla sua attuale, brillante posizione politica di prestigio, alla Regione Campania…I maligni, sempre bene informati, sostengono che l’illustrissimo, abbia chiesto la sostituzione dell’attuale direttore generale e che il governatore De Luca abbia riposto “no”. La faccenda merita un approfondimento serio…sia sulla veridicità della eventuale richiesta che sull’immediatezza del rifiuto. In attesa di lumi, parliamo dell’inchiesta di Tpi…    “I Team-Covid, nati in Campania su iniziativa dell’Asl di Caserta, sono gruppi operativi sovradistrettuali costituiti da specialisti di varie discipline (cardiologia, pneumologia, radiologia, fisioterapisti, psicologi, infermieri ecc…) che hanno il compito di monitorare gli sviluppi del Covid-19 nei pazienti che si trovano in isolamento domiciliare mediante contatti telefonici e visite a domicilio. Le Usca (Unità speciali di Continuità Assistenziale) sono invece team di medici che integrano e supportano l’azione del Team-Covid territoriale soprattutto nella risposta a situazioni emergenziali.” Cosa siano i Team Covid e le Usca e cosa facciano e quali sia la mission che li accomuna, ce lo ricorda puntualmente l’inchiesta di Tpi (The post internazionale) sulla morte di un 91enne di Sessa Aurunca, affetto da Covid, al quale pare sia stato negato il ricovero da un medico del 118, nonostante sul documento Saniarp, figurasse che lo si consigliava “per lo stato clinico e l’età vetusta”. La denuncia del figlio del signore deceduto, riaccende i riflettori sulle considerazioni che da tempo “allagano” i sacrari dell’Asl, al cui interno, arroganti signorotti superprotetti continuano a fare, disfare, nominare, legittimare, assolvere ed occultare, tutto ciò che torna utile alla serenità della loro permanenza nella stanza dei bottoni di Via Unità d’Italia. Numero delle risposte ai vari quesiti posti quotidianamente alle loro eccellenze, uguale a “zero” e laddove si siano sentiti obbligati a rispondere, non potendo sottrarsi, come nel caso delle domande poste al direttore sanitario dell’Asl dall’inviato di Tpi, è appena il caso di evidenziare che il tentativo di “fiorettare” di Di Girolamo Faraone, se l’argomento in questione, non fosse drammatico, sarebbe da considerarsi ridicolo, anzi a pensarci bene… non crediamo di esagerare definendolo “assai discutibile”. Per avere una risposta che sarebbe utile all’utenza o uno straccio di dichiarazione ufficiale, i cosiddetti brutti sporchi e cattivi, che mettono il dito nella confettura di castagne che i viscontini conservano nel ripostiglio e in quanto brutti, sporchi e cattivi, si rifiutano di chiedere scusa per l’intrusione, sono costretti ad arrampicarsi lungo i fianchi delle scempiaggini che vengono rilasciate in giro per il mondo, quel mondo rigorosamente fuori porta, che potrebbe non avere contezza di “quanta roba” giace accumulata e ben riposta, nelle compiacenti “amnesie” del potere. Quei numeri solo in uscita che impediscono di richiamare, quelle chiamate del Covid Team che cessano quando incidentalmente la situazione si aggrava, fanno parte di una storia già letta e tristemente, quanto inutilmente, commentata. Qualche tempo fa, anche la moglie dell’architetto Francesco Caterino, deceduto di Covid, per giorni e giorni, ha atteso di essere contattata dal capo Team Covid, provando, mentre le condizioni di suo marito si aggravavano, lei stessa, a richiamare disperatamente l’illustre dottor Vincenzo Grella, senza ottenere alcuna risposta e quel che indigna, senza che a qualcuno di questi intoccabili e privilegiati signori dei Covid Team, ai quali, al momento opportuno si riservano trattamenti stellari, rimordesse la coscienza, quel tanto da indurli a spiccicare una sola parola “pubblica” di cordoglio, che tentasse almeno, di riparare, cosa impossibile, alla vergognosa mancanza di umanità mostrata. Se volessimo ricordare la manfrina dell’incarico tolto e restituito e la farsa delle dimissioni, nell’arco di qualche ora al Grella, tanto per confondere le acque e le idee ai gonzi, potremmo anche farlo, ma non riusciamo neanche a ridere, non più, dopo le ultime dimostrazioni di favoritismo, che l’universo sanitario casertano continua imperterrito a mostrare in technicolor, dinanzi al nostro sguardo attonito… ma non troppo. Hasta la vista!

1 commento

  1. Perdi tempo a scrivere in che lingua lo devo dire? Quando il tuo giornalepubblica che il famigerato geom ing.Aceti si è appropriato indebitamente ( al mio paese questo reato si chiamavatruffa) e questo non se lo è inventato APPIA POLIS MA DUE SENTENZE DELLA CORTE DEI CONTI non succede niente non è nemmeno indagato, ma di che vogliamo parlare questa è una nazione senza futuro retta da buffoni.

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