OSPEDALE, VIA ALLA RIORGANIZZAZIONE DEGLI AMBULATORI…A QUANDO I COPRILETTI NUOVI?

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(f.n.) – Gli effetti delle disposizioni dell’Unità di Crisi per l’emergenza, relative alla riapertura della specialistica ambulatoriale e dei ricoveri di elezione, saranno visibili nelle prossime ore. Speriamo che, una volta riorganizzati gli ambulatori, qualcuno provi quel tanto di scuorno che basta, per acquistare un lotto di copriletti nuovi per i reparti, a cominciare dalla Nefrologia e dalla Gastroenterologia.  Intanto è prevista per la giornata di domani, una riunione tra direzione e capidipartimento, al fine di vagliare le eventuali proposte per riorganizzare al meglio e nella maniera più funzionale, ambulatori e ricoveri per la degenza ordinaria. Ed a tale proposito ci si chiede cosa potrà mai proporre il capodipartimento di Medicina , dottor Vincenzo Andreone che, ad eccezion fatta per la Neurologia, ha subito lo stravolgimento totale del suo dipartimento, a cominciare dalla Geriatria propriamente detta, che è stata chiusa per trasformarsi in Medicina Covid 1, continuando con la Medicina Generale che è stata sdoppiata in Medicina a degenza normale e Medicina Covid 2, le Malattie Infettive e la Pneumologia destinate esclusivamente ai pazienti Covid, per finire con  la Nefrologia e la Gastroenterologia, accorpate in un unico reparto ed accomunate dallo stesso tipo di copriletto… con prese d’aria…. Ci si chiede, dove andranno a recuperare il personale da dedicare alla normale attività di assistenza…. Inoltre, come è chiaramente previsto dalle disposizioni dell’Unità di Crisi, ci si aspetta dalle strutture sanitarie un felice raggiungimento dell’obiettivo, il gagliardo affrontare la mission impossible, che prevede la progressiva riapertura dei reparti, la ripresa della normale attività, contemporaneamente alle problematiche connesse al Covid…perché, come abbiamo più volte sottolineato, siamo ancora nel guado.  Per riaprire in sicurezza si dovrà cambiare registro su tutti i fronti ma… se, l’unica garanzia di prevenzione dai rischi, è la Uoc Risk Management, strenuamente impegnata ad elaborare procedure che evitino ai pazienti la perdita degli oggetti personali, invece di preoccuparsi “ventre a terra h24” dei contagi tra dipendenti, che pare abbiano superato i 150, come si dice…”annamobene”… Tra l’altro, ad aggiungere la vergogna al disagio, perché al peggio non v’è mai fine, giunge notizia di un comunicato a firma Cisl, in cui si protesta, audite audite, per il trasferimento di alcuni infermieri dalla Uoc di Cardiologia ai reparti Covid…La domanda sorge spontanea: ma il personale che fino ad oggi ha lavorato nei reparti Covid, per caso, aveva una caratteristica nel dna che lo differenziava a prescindere, da chi è rimasto a lavorare negli altri reparti? Allora… sapete una cosa?,  tutti quegli operatori che si sono messi in malattia, appena hanno ricevuto l’ordine di servizio, che li destinava ai reparti Covid, tutti coloro che si sono fatti raccomandare per non correre il rischio di essere precettati e tutti coloro che si sono fatti, impropriamente, esonerare, non meritano la benché minima considerazione da nessuno e di nessun genere, ma maggiormente deprecabile è l’atteggiamento di quei sindacati, che si prestano a certe cialtronerie, tradendo il loro stesso mandato, che è quello, qualora si tendesse a dimenticarlo,  della tutela dei diritti di tutti i lavoratori e non soltanto dei loro iscritti.  Il personale è stanco ed in numero insufficiente e riesce faticosamente a tenere alta la guardia ed il servizio di Prevenzione e Protezione, invece di continuare ad inviare mail di sollecito, per i corsi di aggiornamento obbligatorio professionale, si decida una buona volta, a sollevare le graziose parti basse, dalla sedia baronale e vada a controllare, nei vari reparti, il lavoro dei dipendenti e se i dpi sono a norma ed adeguatamente utilizzati. E adesso ci aspettiamo il commento del solito/a Alessio/a che fa marameo a quei poveri gonzi che lavorano anche per lui/lei che, alla faccia nostra ma soprattutto di chi glielo consente pur sapendo chi sia, sciorina le discutibili grazie sul fronte del porto. Hasta la vista!    

2 Commenti

  1. Gentile dottoressa nardi vorrei, se permette, attraverso il suo giornale mandare un messaggio al politico marcianisano che in barba ad ogni senso di giustizia auspica la stabilizzazione di tutti gli interinali ospedalieri. Vorrei ricordare a questo “politico” che al pari di alcuni sindacalisti che non si agisce negli interessi propri o del “proprio gregge” ma negli interessi di tutti. In regione ci sono graduatorie aperte di italiani che hanno superato un concorso senza ricorsi, appoggi sindacali o passaggi da segreterie politiche. Se fossi in voi mi vergognerei. Siete degni figli di chi ha comprato con i voti il lavoro interinale. Che la storia vi renda giustizia….

    • Gentile Anna, lei ha perfettamente ragione, soprattutto quando ricorda che in questo Paese esiste anche il merito oltre alla raccomandazione. Grazie

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