COVID-19: ASSISTENZA PSICOLOGICA A CASERTA

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         –         di Davide Fusco        –                          

Una ricerca scientifica realizzata nell’Australia post sars rivelò che il 28 per cento delle persone sottoposte a quattro settimane di quarantena manifestava sintomi da stres post traumatico. Mai ricerca fu più attuale. Da mesi psicologi e psichiatri ripetono che il Covid-19 nuoce anche alla psiche. Il prolungato isolamento sta generando una società sempre più carica d’ansia, rabbia e solitudine. I volontari di Caserta solidale l’hanno toccata con mano. Tre giorni dopo quel tragico nove marzo in cui il presidente Conte annunciò il lookdown attivarono un centralino solidale. Intendevano fornire aiuto a coloro che per le precarie condizioni di salute erano più fragili difronte al covid. Essi per la spesa e i medicinali potevano telefonare al centralino. Ad attenderli c’era un operatore che, immediatamente dopo la chiamata, telefonava un volontario che s’incaricava di portare la spesa a casa del richiedente. Molti chiamavano il centralino perché non sapevano con chi chiacchierare. Era la spia d’una dilagante solitudine. L’allentamento primaverile delle restrizioni parve scacciarla. Con la loro reintroduzione il problema è tornato nuovamente in auge.

Lo scorso mese Caserta Solidale ha riattivato il servizio spesa. Al centralino chiamava un numero sempre crescente di persone bisognose di compagnia. Quell’invisibile male chiamato solitudine era palesemente tornato. Per contrastarlo i membri di Caserta Solidale hanno deciso di fornire un piccolo supporto psicologico a chi ne ha bisogno. Per farlo hanno svolto un corso di formazione presso la cooperativa  Zetests di Caserta. Gli psicologi e psichiatri che ne fanno parte hanno insegnato ai volontari come tenere telefonicamente compagnia a coloro che ne hanno bisogno. Dal diciotto dicembre chi telefona il centralino solidale può chiedere un appuntamento con un volontario del telefono amico. Non sono psicologi, ma persone con cui chi vuole può chiacchierare. I loro incontri telefonici seguono l’ordine e i criteri consigliati dalla cooperativa. L’operatore esordisce sempre spiegando all’utente modalità e funzioni di quest’incontri. Fatto ciò conversa con esso degli argomenti che preferisce. La conversazione si conclude tracciando un bilancio e concordando con l’utente un nuovo appuntamento. In fine, se questi manifesta particolari criticità, l’operatore lo mette al corrente della possibilità di rivolgersi gratuitamente agli specialisti della cooperativa Zetests. In quest’epoca scandita dai Dpcm il governo non ha fornito alcun supporto a chi, obbedendo al “restate a casa”, ha rinunciato alla socialità. Caserta Solidale, nel suo piccolo, c’ha provato.