IL RICORDO DI UN CARO AMICO, IL “FANTE”

0

 –       di Michele Falcone        –                       

 ll 21 dicembre è stato il tuo compleanno, ma…….l’improvviso, prolungato squillo del telefono ha spinto lo sguardo nella piazza silenziosa, costellata d’improvviso di parole forse senza senso, immagini, volti, e sorrisi, “in questo vecchio sole ottobrino che splende sulle vigne saccheggiate”, che addita la morte nell’anima.

La voce tremante e commossa, quasi singhiozzante, mi annunciava la dipartita di quello che è stato il mio più caro e sincero amico, e repentinamente travolti da un turbinio irrefrenabile sono scorsi gli anni, raccolti in questo giorno senza voce, come silente è stata la tua vita, caro Giovanni “il fante”, così conosciuto perché divoravi, senza mai stancarti chilometri di strade impervie e scoscese e sempre con il sorriso sulle labbra.

Non vogliono essere, questi, appunti apologetici, ma una semplice annotazione di qualche tratto più significativo della condotta della tua vita volta all’insegna impareggiabile della semplicità, della coerenza, della onestà di intenti e di voleri, valori che fanno l’uomo grande, e tu eri un Grande.

Hai sempre rifuggito i potenti di turno e anche oggi dalle luminose spiagge del Mistero e dell’Eterno che percorri con piedi non più doloranti, continui ad insegnarci che la difesa della propria e altrui dignità è un Bene supremo che si invera nella piena, incondizionata Libertà.

Ciao caro, indimenticabile Giovanni D’Andrea, il “FANTE”