L’ASINO RE … PER UNA SERA

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        –     di Davide Fusco    –              stadio LASINO RE ... PER UNA SERA

Vasco cantava “Brava Giulia”; Sting “English man in New York”. Stanley Kubrick vinceva l’oscar con Full Metal Jacket”. Craxi era al governo. Un tipetto tarchiato, basso e riccioluto, col piede mancino nutriva i sogni del popolo partenopeo. Era il 1987; l’anno del primo tricolore targato Na. All’ombra del Vesuvio la realtà era un sogno chiamato Diego Armando Maradona.  A cent’anni dai Borbone Napoli ebbe un nuovo re. Il suo Regno valicò le mura cittadine. La domenica accorreva gente da tutti i “villaggi” del “regno campano”. San Nicola la Strada vantava due Napoli club: uno in piazza, l’altro alla rotonda.  Questi si trovava presso l’odierna pizzeria O’Balcunciello. Si chiamava Club Napoli la Rotonda 1987. Lo fondò un gruppo di amici che giocava con la Libertas Rotonda (una squadra locale che militava in seconda categoria). Quando si giocava al San Paolo dalla rotonda partiva un pullman diretto a Fuorigrotta. Era sempre carico di tifosi. La partenza era fissata alle 11:00 del mattino. Un’ora dopo i ragazzi del club erano già ai cancelli della curva B. Entrati in curva affiggevano il loro striscione su una balconata ed attendevano il rito domenicale.  Presso Piazza Parrocchia, invece, c’era un club un po’ più datato. Si chiamava San Stanislao Costa. Nacque come circolo sociale alla fine degli anni ‘70. Nel 1982 il compianto Michele Veccia, in qualità di presidente, lo trasformò in un club Napoli. Entrambi i club accompagnarono con fervore il terzo anno dell’epopea maradoniana. L’uno a zero al Brescia della prima giornata fece germogliare un sogno che per scaramanzia nessuno osava nominare. Poi fu il dieci maggio 1987. Il Napoli pareggiò 1 a 1 in casa con la Fiorentina. Gli azzurri si cucivano ufficialmente sul petto il loro primo scudetto. Napoli festeggiò fino all’alba. San Nicola non fu da meno. Col triplice fischio si riversò in strada mezza città. Corsero tutti alla rotonda. Attendevano il ritorno dei sannicolesi che erano stati al San Paolo. La rotonda li accolse con un tripudio di bandiere levate su un azzurro mare di sciarpe. In mezzo a questa folla c’era anche un certo Antonio Russo. Lavorava la terra. Per farlo si serviva quotidianamente d’un asino che quella sera si ritrovò inaspettatamente nel bel mezzo dei festeggiamenti. Li qualcuno aveva con sé della vernice. Alla vista dell’animale la folla sussultò di gioia. Un attimo dopo in quella scanzonata folla comparve un asino tutto tinto d’azzurro.asino LASINO RE ... PER UNA SERA