ASL, PIANO VACCINALE COVID, I DIRITTI DEL MEDICO PRIVATO NON CONTANO E L’ORDINE? TACE…

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de luca bottiglieri ASL, PIANO VACCINALE COVID, I DIRITTI DEL MEDICO PRIVATO NON CONTANO E L’ORDINE? TACE…(f.n.) – Sanità divisa in caste. Quando una questione di “salute pubblica” come la pandemia, viene affrontata a livello centrale o a livello regionale con i paraocchi, i casi sono due: o si è irrimediabilmente incapaci o incoscienti al punto tale, da non avere contezza degli effetti devastanti, che può avere nell’immaginario collettivo, l’immagine di una sanità che viene divisa in caste, da una politica governativa, che mostra di tutelarne i rappresentanti, secondo la tipologia del loro datore di lavoro. Abbiamo sollevato un problema qualche giorno fa, che riguardava i medici che esercitano la professione nel privato ed i medici pensionati che, a loro volta continuavano a svolgere attività privata e che non risultavano inseriti, nel Piano delle vaccinazioni Covid, come i medici dipendenti pubblici ed eravamo quasi convinti che qualcuno ci smentisse con i fatti, dimostrando che i medici di cui sopra, erano tutelati alla stessa maniera dei medici dipendenti delle aziende pubbliche e che i nostri dubbi in tal senso, non avevano alcun motivo di esistere…Ebbene, l’alba del nuovo giorno, ha ucciso un’altra speranza dettata dalla logica. Non soltanto nel piano vaccinale dell’Asl, non troviamo alcuna voce relativa al medico privato ed al medico pensionato, ma scopriamo che sulla questione il dibattito era aperto da tempo, addirittura a livello nazionale e si allargava ovviamente a tutti gli operatori della sanità privata.  La discriminazione regna sovrana dalle nostre parti e non solo quindi…Pare infatti, che nella “civilissima” Milano, le differenze di trattamento tra sanità pubblica e privata, siano state oggetto di scontro sindacale, addirittura nel corso della campagna di vaccinazione per l’influenza, quando la Regione Lombardia escluse i medici privati dal piano vaccinale. L’Italia è un Paese straordinario anche perché, nonostante qualcuno si affanni a trovare le differenze tra una regione e l’altra…quando si parla di miopia delle scelte, dalla Sicilia al Veneto non vi sono differenze. Dalle nostre parti sull’argomento Covid e piano vaccinale che non contempla i medici pensionati e privati, al momento, il problema è fermo nel guado del “zittu zittu”…per adesso si glissa e si fa finta di niente…e gli Unti di De Luca, interpellati sull’argomento, pare abbiano farfugliato qualcosa che, tradotto alla portata del volgo, equivarrebbe ad un colorato e colorito “arrangiatevi”…Intanto  l’Ordine dei Medici di Caserta, tanto per parlare delle cose di casa nostra, pavidamente tace…pur essendo l’unica voce deputata ad alzarsi in questo groviglio confuso di pareri contrastanti…L’Ordine casertano evidentemente, non ha il coraggio di opporsi ad una volontà politica, che si manifesta nelle omissioni, intorno alle quali stiamo appunto, argomentando…Forse la presidenza dell’Ordine, attende che i medici interessati al problema, la investano ufficialmente?, magari con una serie di email, così si sentirà, da un lato obbligata e quindi impossibilitata a far finta di niente e dall’altro meno “colpevole” di urtare la sacra  suscettibilità delle loro illustrissime signorie: Russo e De Luca? Talvolta ci chiediamo se questo sia un Paese serio o soltanto una giostrina in cui si sale a turno per provare l’ebrezza della corsa su un cavallo finto. Hasta la suerte!

1 commento

  1. L’ignavia, i propri e relativi interessi sono i fattori emblematici che connotano la classe dirigente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta! Tali improvvidi figuri e figuranti credono di tenere gli iscritti in pugno perchè il pool ordinistico, a mò di loggia massonica, si prepone alla gestione della responsabilità deontologica, all’esercizio del ricatto allocato ai crediti formativi e grazie al filo rosso con alcuni Organi Istituzionali la cui posizione una volta e per tutte dovrà essere sottoposta a serie e rigorose indagini. L’invito che si rivolge a costoro è quello di non attendere più e, quindi, di non temporeggiare; prendere a questo punto e nelle immediatezze una corretta e congrua posizione, perchè i medici iscritti, per la scienza che esercitano, hanno ampiamente rappresentati sia i lumi della ragione sia quelli della concretezza dell’azione sia quelli giuridici probanti una richiesta immediata di dimissioni sia del consiglio che delle commissioni! Hasta davvero la vista!

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