EMERGENZA 118 IN AFFANNO, GARE E DISSERVIZI

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Anche il 2020 è passato ma l’emergenza territoriale è ancora in affanno.
Si parlava di affidamento del servizio emergenza alla Misericordia di Caivano, vincitrice della ormai famosa e vecchia gara d’appalto, ma il mistero continua; non è ancora chiaro se tale affidamento sia avvenuto. In effetti ancora oggi le ambulanze risultano (spesso) sprovviste di personale infermieristico, carenza dovuta soprattutto alla transumanza di infermieri che scappano dal “finto” volontariato (la vecchia storia dei rimborsi spese la conosciamo a memoria) per assicurarsi uno stipendio sicuro attraverso gli avvisi pubblici delle Asl Campane. A questo punto l’interrogativo è:
Se la Onlus affidataria non riesce a garantire le dovute figure professionali a bordo dei mezzi, creando in questo modo un disservizio, soprattutto in un periodo di particolare emergenza come quello dei nostri giorni, chi verifica se i protocolli della gara di affidamento del servizio emergenza vengano rispettati in pieno? Ricordiamo che l’Asl Caserta paga profumatamente la Misericordia di Caivano ed avrebbe il dovere di chiedere a quest’ultima l’organico di cui dispone, se il personale è regolarmente contrattualizzato, secondo le normative nazionali  (come previsto dall’ultima gara non si parla più di Onlus ma di cooperativa). Stando alle ultime notizie vi è un gran malcontento tra gli infermieri in quanto la Misericordia di Caivano assume neolaureati che ritroviamo sempre più spesso a bordo dei mezzi, senza alcuna esperienza, messi lì giusto per coprire i turni.
Stesso malcontento riguarda gli autisti -soccorritori; in particolare sembra che la suddetta cooperativa non abbia voluto rilasciare ad alcuni soccorritori l’attestato di esperienza quinquennale richiesto dall’ultimo avviso pubblico dell’ASL Caserta; attestato che invece è stato rilasciato a chi solo da poco tempo si è affacciato al mondo dell’emergenza 118 ed oggi si trova in graduatoria . A tal proposito i volontari esclusi, per il tramite dei loro legali stanno chiedendo la verifica degli atti ed eventualmente la verifica dei fogli degli interventi firmati dagli autisti, infermieri e medici per scoprire se realmente qualcuno ha svolto attività di emergenza sul territorio da almeno 5 anni.
Non vorremmo che per esperienza richiesta possa valere anche quella dei genitori o fratelli.