REGIONE, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA POLITICA “DE NOAUTRI”

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allegri scaled REGIONE, L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA POLITICA “DE NOAUTRI”(f.n.) – Il pericolo che corre il futuro della civiltà è la dissoluzione del pensiero logico, la corruzione che assurge a rango di comune sentire e l’evanescenza della presenza umana, ridotta ad un mocassino con nappina in basso ed un sorriso melenso per tutte le stagioni in alto. Un domani all’insegna del nulla pensato e della compravendita applicata, delle proprie grazie, è tutto ciò che si intravede nei segni prodromici della deriva del confronto politico. Sgomenti, ma rassegnati, dal letargo ad intermittenza di alcuni politici, da oltre due anni, considerando improbabile oltre che inutile un intervento politico,  tentiamo di richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine, sull’allegra gestione dell’Agis provinciale (Agenzia Gestione Impianti Sportivi) da parte del presidente Giuseppe Guida, detto PolPet, attualmente sindaco di Arienzo con il soprannome di Moschet, che fin dall’inizio dell’incarico, conferitogli dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca, ha utilizzato, sia i fondi lasciati in cassa dalla precedente gestione dell’Agis, sia gli impianti sportivi, con particolare riferimento allo Stadio del Nuoto, sia i proventi economici derivanti dal loro utilizzo, sia i dipendenti delle varie società che effettuavano lavori per l’Agis, come se fossero stati di sua specifica proprietà, senza rendere conto ad alcuno e senza peraltro, che il caro Giorgetto Magliocca, si fosse mai preoccupato di chiedergli conto, nonostante i vari solleciti da parte nostra. Ovviamente, qualche carta scritta, ogni tanto compariva …regolarmente firmata dal funzionario della Provincia, De Rosa, un bravo soldatino, direttore dell’Agis… Il PolPet, forse per lo sforzo “intellettuale” prodotto, urlando a bordo vasca, veniva comunque rimborsato con una cifra che variava dai 900 ai 1400 euro mensili. Per ulteriori ed ultimi chiarimenti in ordine di tempo, soprattutto sui disastri che costui ha provocato con il beneplacito di Magliocca, soprattutto ai danni di onesti lavoratori, ridotti alla fame rimandiamo all’articolo dell’11 novembre scorso (CLICCA QUI). Su questo drammatico antefatto, su cui nessuno vuole alzare il coperchio, sta per arrivare un altro coperchio a “tenuta stagna”, già salutato dall’incredibile PolPet a colpi di gorgheggio e sbattute di ciglia, in onore del presidente della Provincia, responsabile provinciale di Fi e del suo, a quanto pare “delegato” alla Regione, consigliere regionale della Lega che ha ottenuto dalla Regione, un contributo alla Provincia di Caserta di 100mila euro, da destinare allo Stadio del Nuoto. Ci sarebbe da scrivere un trattato su come cambiano i sentimenti e si assopiscono i rancori, in questa felice terra amena ed ubertosa. Il denaro è vincolato a precise attività ovviamente,  ma qualcuno sta già raccontando in giro che “gli euri”, saranno utilizzati per pagare e i debiti…Quali?, il problema è da dove far iniziare il conto dei debiti,  che il PolPet ha accumulato nel silenzio assenso della presidente della Provincia, il quale oggi, grazie all’intervento del rappresentante della Lega in Regione, mette altri 100mila euro a disposizione di chi ha scialacquato e distrutto l’impossibile, senza riguardo alcuno né per i lavoratori né per l’immagine della struttura. Il consigliere della Lega è al corrente che il signor Polpet non ha pagato le bollette dell’acqua e la Italgas Acque ha sospeso l’erogazione, asportando persino il contatore?, il bravo e  capace sostenitore, non si sa bene di cosa e di chi, che si compiace e riceve congratulazioni per i 100 mila euro ottenuti, è al corrente che da oltre un anno allo Stadio del Nuoto, si “pesca” l’acqua dal pozzo artesiano, senza alcuna autorizzazione o controllo Asl?, il capace politico locale leghista, che ottiene in nome per conto di Fi, gli “euri” per lo Stadio del Nuoto, è al corrente che anche l’erogazione di gas è stata sospesa per morosità ed il bravo Polpet, sempre con l’avallo glorioso del bravo Magliocca, procede e procedeva a colpi di bomboloni? Di cosa vogliamo parlare?, dei lavoratori licenziati brutalmente e di quelli in cassa integrazione che in virtù della loro provenienza anagrafica, rigorosamente di Arienzo, continuano a lavorare a Villa Vitrone, allo Stadio del Nuoto ufficialmente chiuso e persino al bar di Oromare? Ma di cosa parliamo? Forse è meglio fermarsi qui…c’è sempre tempo per un secondo antiemetico assieme ad una seconda puntata. Hasta la vista!