AMMINISTRATIVE, CASERTA DECIDE ABBRACCIA LO SLOGAN DELL’ACQUA PUBBLICA

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Caserta Decide ha appreso con stupore ed incredulità le premesse citate nella delibera di G.C. n. 18 del 10 febbraio 2021 e gli indirizzi formulati al Dirigente del settore Lavori pubblici affinché lo stesso “individui un soggetto pubblico per la gestione del servizio idrico comunale”, sposando improvvisamente la causa delle tante associazioni che a più riprese hanno richiesto l’attuazione degli esiti del referendum sull’acqua del giugno 2011 (e son trascorsi ben dieci anni). Ci stupisce e meraviglia sentir dire dall’Amministrazione Marino, come si legge dai comunicati diramati dall’ente, che [tale Amministrazione] “condivida fortemente il concetto di acqua bene comune in contrasto con le politiche fondate sulla sua trasformazione in merce […]. L’acqua è un bene pubblico, rappresenta un diritto inalienabile” e tanti altri concetti condivisibili, ma fortemente condizionati, evidentemente, dal periodo preelettorale.

Ovviamente Caserta Decide sarà ancora più vigile nel seguire l’esito di questa delibera di indirizzo, del resto abbastanza generica e ambigua, non essendo specificato se si tratta di individuazione di soggetto “totalmente” pubblico o anche solo a maggioranza pubblica e con partecipazione quindi di privati nella gestione dell’acqua. E ci chiediamo a tal proposito come mai l’Amministrazione Marino non abbia accompagnato l’atto di indirizzo alla modifica statutaria, da cui si evince che “l’acqua è un bene comune fondamentale alla vita, senza rilevanza economica”? In ogni caso saremo attenti affinché non vi sia margine di profitto da parte del soggetto da individuare né che lo stesso sia comunque quotato in borsa e che infine non si tratti del solito carrozzone politico. Caserta Decide ritiene necessario che il soggetto pubblico da individuare sia in grado di seguire l’intero ciclo del servizio idrico, dalle falde alla depurazione al riversamento nelle acque marine, che vi sia un controllo sociale sulla gestione del servizio (e quindi partecipazione popolare alle decisioni sulla gestione idrica) e che siano previste agevolazioni per quelle fasce di popolazione che non abbiano temporaneamente le risorse per garantirsi un diritto essenziale per la vita.

Auspichiamo infine che non si proceda, nell’impossibilità di trovare il “giusto” soggetto pubblico, ad un rinnovo della concessione alla società attualmente concessionaria del servizio, pur avendo avuto tanto tempo (trent’anni) per provvedere ad una diversa gestione del servizio idrico nel territorio del Comune di Caserta.