AMMINISTRATIVE PIEDIMONTE MATESE: LE COALIZIONI SIMILI A ‘CANTIERI APERTI’, TUTTO E’ POSSIBILE

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PIEDIMONTE MATESE – (mi.ma.) Una politica “sequestrata”, commissariata, in buona parte, dai capibastone, posti ai vari livelli istituzionali, e svuotata dei suoi contenuti di orientamento, con la città al buio in molte zone (non in senso figurato) e bucata come servizio idrico. Il percorso di avvicinamento, settimana dopo settimana. alle elezioni in vista dell’appuntamento di ottobre (ancora non fissato sul piano nazionale) non avvicina alle soluzioni di liste elettorali e di sintesi. E’ tutto in standby tra annunciate accelerazioni e studiate frenate. Andiamo per ordine.  Capitolo centro destra – In precedenza avevamo accennato alla fisionomia del centro destra locale: F.I. senza organi cittadini e a corto di consenso impersonata dall’intramontabile deputato Carlo Sarro, la vivacità social e di iniziativa di Fratelli d’Italia con un buon seguito anche elettorale all’anonimia organizzativa della lega. Un prima novità proprio in riferimento alla Lega salviniana con la nomina di Pietro Raucci a coordinatore cittadino disposta pochi giorni fa. Ma l’elemento più significativo è stato l’incontro di Caserta, a carattere provinciale, sulle elezioni comunali con la parte finale del comunicato che prende in esame Piedimonte Matese e mette un punto fermo: “Infine, sui comuni inferiori ai 15 mila abitanti dove si andrà alle urne, si è deciso unanimemente di favorire la creazione di aggregazioni civiche vicine all’area di centrodestra, da presentare agli elettori senza simboli di partito ma capaci di includere le diverse espressioni locali” diceva la nota a tre firme di F.I. Lega e Fratelli d’Italia. Dunque il centro destra si fa promotore di liste civiche (senza simboli) ma vicine al CD senza altri paletti aggiuntivi: basta la vicinanza alla formula di coalizione. In realtà è un contenitore che può contenere tutto e quindi è da vedere in concreto come si configurerà. Capitolo centro/sinistra – Il vero enigma è il PD: in settimana ben due riunioni, con la presenza di Gennaro Oliviero in sede, per decidere di…. rinviare. E la costruzione della coalizione di centro sinistra con i sei singoli incontri con associazioni e forze politiche? Nessuna riunione collegiale per fare il punto e per fare passi in avanti: se ci sono più possibilità di candidature interne perché non ricorrere alle primarie come prospettato alla Palmeri di cui (si) attendono le mosse. Perché non si sottopongono i nominativi al vaglio delle associazioni e partiti incontrati? L’impressione è che non solo si vuole prendere tempo ma che i giochi aggregativi li faccia il sessano Oliviero anche in terra matesina. Da non scordare o sottovalutare che l’attuale presidente del consiglio regionale (allora presidente della commissione ambiente) fu tra i più spinti sostenitori della rottura del fronte Pd, non riconoscendo la candidatura (unica legittimata dal partito) di Attilio Costarella e spingendo per quella di Fabio Civitillo, gettando il PD in un disorientamento totale nelle competizioni vinte da Luigi De Lorenzo. Gli outsider – In questa fragilità dello schema bipolare tra centro sinistra e centro destra si inserisce l’intervento di alcuni outsiders o fuori schema. Abbiamo accennato all’ex assessore Sonia Palmeri con il suo civismo deluchiano (alle regionali, alti tempi ed altri voti pur molto consistenti ) che vuole riproporre in chiave locale ma è una pagina nuova del tutto inedita anche per l’imprenditrice nel campo delle risorse umane . Si sa dei buoni rapporti personali con il deputato e da pochi giorni coordinatore azzurro, Sarro, impegnato su più fronti : un’attività di avvolgente diplomazia di quest’ultimo con sentimenti ed esigenze pacificate(chi ricorda le battaglie sulla sottrazione di palazzo ducale o sul riuso ex cotonificio da adibire a complesso moderno ?) anche con l’imprenditore ed amministratore unico della Seri Vittorio Civitillo intenzionato a svolgere un ruolo di primo piano(in un comunicato parlava “in prima persona”) pur in una situazione delicata sul piano giudiziario con un’inchiesta aperta dopo il crash ed il collasso della precedente maggioranza. Civici vari ed eventuali: in questa situazione così frastagliata sono all’opera movimenti più o meno informali (Verdi, “5stelle oltre”, etc) per ritagliarsi uno spazio di azione comune pur sollecitati dalle dinamiche dei ”grandi”. Vedremo.