L’ALA SPEZZATA E IL DECLINO DI CASERTA

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   –   di Francesca Nardi   –                                                           

Le hanno spezzato l’ala…povera Città…era l’unica che le fosse rimasta… lenta, ferita, ma ancora in grado di sbattere, nel tentativo di prendere il vento e sollevarsi oltre l’agonia annunciata ed i comignoli bui, dai quali schiuma vischioso e denso il fumo del nostro scontento… Nel silenzio delle albe che inciampano nei tramonti del solito giorno, che non riesce a morire né a risorgere, qualcuno ha fatto giustizia sommaria dell’onore e della dignità residua di una città morente. Certo… è stato facile colpire una Città morta… è stato da vigliacchi… ma il destino di una città suicida è scritto nell’ombra inquietante dell’imbroglio.  Addio Caserta… ma sarebbe bello poter dire arrivederci…arrivederci dietro l’angolo dell’ultima miseria e dell’ultima illusione, trovare l’erba verde della speranza ostinata…Sarebbe bello poter dire svegliati e sarebbe bello ascoltare un battito di ali nascoste…Qualcuno sta giocando l’ultima carta possibile per ingoiare e digerire persino le memorie…ma…manca ancora il sicario…Nel tempo, assieme alla gloria, abbiamo perduto persino l’astuzia e il malaffare di classe alla Lupin è diventato lo scippo straccione di Via Roccococchio, laggiù… dalle parti del porto. Sarà complicata persino la scelta del meno banale e meno scontato nella sua pochezza cialtrona…   Nessuno sa cosa sia successo all’ala grigia del “caccia” dell’Aeronautica…lo sapremo quando persino l’indolenza avrà abbandonato per disgusto, il quotidiano sciatto che si trascina tra un monopattino e un tatuaggio sulla natica…opportunamente nascosto in omaggio all’ipocrisia. Qualcuno ha scritto il destino di Caserta, sulla rotonda di fronte alla Reggia, pietosamente offuscata dalla bruma fuori stagione di un giugno spurio, tra un accenno di sole ed una frangia molle dì umidità che avanza, nell’incertezza della pioggia che verrà…forse…chissà…Qualcuno ha scritto nell’ambiguità di sempre che qui è inutile bussare… non c’è nessuno. A questa Città vaccinata vorremmo dire: vaccinati il cuore per evitare di perderlo tutto…e conservarne almeno un atrio possibilmente fibrillante…Hasta la verdad siempre!

3 Commenti

  1. È più di un mese che continuano stu lavori di rifacimento fognature in via Tescione, centrale ed essenziale per la presenza ospedale e pronto soccorso. A parte il tempo, però, la strada rifatta è orribile e ridicola per un aspetto variegato nel senso che hanno coperto le tracce scavate tralasciando di rinnovare con asfalto tutta la carreggiata. Non ho è uniformità come invece si nota in via S. Lercio. Ma cavolo, sindaco .. la difformità del manto asfaltato provoca gibbosità e bozzi e avvallamenti che danno problemi alle ruote di qualsiasi veicolo. A quando una uniforme copertura dell’intera carreggiata????? E speriamo che il sindaco avvocato legga e comprenda la necessità di completare come è stato ben fatto a S.Leucio

  2. ….. il sindaco incapace.. come tanti.. ma questo è proprio avvocato ….. delle cause perse e nel suo fallimento ha trascinato questa città avviando lavori di rifacimento fognature per piu’ di un mese e rifacendo uno schifosissimo manto stradale bozzellato e PERICOLOSO per biciclette, moto e monopattini. Uno spettacolo di incapacità e stupidità senza precedenti… e poi.. davanti l’ospedale di caserta??
    vergona Marino
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