ASL, PARENTELE CERTE & CUGINANZE PRESUNTE…OGGI FESTA GRANDE

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(f.n.) – Non hai ancora finito di stupirti per l’ennesima dimostrazione di familismo, clientelismo e favoritismo, proveniente dal fantastico pianeta Asl, che ti arriva un’altra stilettata al fianco, dai cui effetti dolorosi, si potrebbe dedurre che, davvero non vale la pena continuare a segnalare…in nome di cosa poi?, di quel senso di giustizia di cui s’è perso persino il contorno?,  e tutti coloro che subiscono soprusi e restano nel cantuccio, perché la moglie di Tizio o il figlio di Caio o la cummarella di Sempronio, hanno, de facto, più diritti di tutti in assoluto, per quanto tempo ancora staranno zitti? Nella sanità vi sono storie e storielle che indignano per un verso e fanno ridere per un altro e che, talvolta, vengono taciute perché l’ambiguità stessa in cui sono germogliate, potrebbe rivoltarsi contro chi, stufo marcio delle “cofecchie” che decollano in continuazione, e soprattutto meravigliato da coloro che approfittando, fatti e storie alla mano, della propria disabilità, fregano il resto del mondo, potrebbe decidere di correre il rischio di essere additato come insensibile. Sarebbe interessante conoscere, a tale proposito, il pensiero del lettore su una di queste ambigue vicende, perennemente in bilico sulle sabbie mobili dell’interpretazione libera, da parte di chi è in buona fede e di chi non lo è…E mentre vi invitiamo a meditare, tenendo sempre presente il benessere dell’utenza,  sulla opportunità di nominare primario chirurgo ff, una persona che non avendo l’uso di un arto, necessita per svolgere il suo lavoro, dell’assistenza di colleghi che incidentalmente vengono reperiti quasi esclusivamente, da strutture Asl fuori porta, (una a caso l’Asl gemella Na2 Nord), perché se chiami quelli “sotto casa”, c’è il rischio che costino di meno ma che ti portino via i clienti…bene…mentre riflettete sulla ratio di certe decisioni dei potentati Asl, che potrebbero essere impeccabili ma, anche questo dovrebbe essere dimostrato, trattandosi di azienda pubblica, soffermiamoci sulle novità del giorno, intorno alle quali nessuno può impedirci di riflettere o formulare qualche perplessità. Ricordate il concorso pubblico per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 dirigenti amministrativi bandito nel 2017, sotto l’egida “illuminata” di Mario De Biasio?, ricordate che in origine era stato bandito soltanto per n.1 dirigente?, e che De Biasio, detto “lo splendido”, accortosi che una sola assunzione per un’Asl così importante, era riduttiva, pensò bene di ri-deliberare e portare il numero a tre dirigenti amministrativi?, ma Asl che vai, esigenze che trovi e ad un centro punto, tra un ricorso ed una smorfia ed un bisogno impellente, ecco che le esigenze dell’Asl, lievitano come  la pasta per la pizza di Zi Tanuccio dietro al Vico…e i dirigenti amministrativi di cui necessita l’Asl diventano 14…e meno male, perché se non si fosse verificata l’urgenza impellente e non fossero diventati 14, i dirigenti necessari all’Asl, come avrebbe potuto incidentalmente entrare nella rosa degli assunti, il numero 12 della graduatoria?, eh sì…oggi è un giorno assai fortunato per la famiglia Frascaria-Quarto, un giorno da festeggiare, o no?, perché, non soltanto la dottoressa Maria Antonietta Quarto (ma sarà per caso appartenente alla stessa dinastia di Pasquale Quarto già dirigente veterinario, o si tratta di una “cognonimia”?) figura tra i vincitori del concorso, ma suo marito, il noto dottor Francesco Frascaria, capodistretto a Santa Maria Capua Vetere, delle cui doti professionali e della cui fedeltà al sistema abbiamo scritto abbondantemente, è stato nominato da un attentissimo Dg, al secolo Ferdinando Russo, componente del NOC (Nucleo Operativo di Controllo)…Ma…come funzionano le cose in questa Asl?, il dottor Frascaria, oltre a ricoprire il ruolo di direttore del Servizio Cure primarie, per un favorevole incrocio di costellazioni in quanto, come certamente ricorderete,  nasce chirurgo, o no? Ed oggi, il summenzionato, per caso, non è la stessa persona che ricopre il prestigioso incarico di capodistretto 21 di Santa Maria Capua Vetere?, allora, la famosa storiella del “chi controlla i controllori?” è soltanto una battuta pe fa vedé? E cosa c’è di vero nella voce che, con insistenza, riporta che le parentele siano la cosa più bella che c’è e non soltanto quando si tratta di mangiare una pizza insieme?, e chi sarebbe in questa rosa di fortunati il cugino dell’onorevole Caputo o della sua gentile consorte?, così tanto per curiosità… Hasta la vista companeros!