“QUELLI CHE LA DANZA”, MASCHIO ANGIOINO: AL VIA LA STAGIONE ESTIVA … RICORDANDO ISMAEL IVO

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Ismael Ivo 300x200 QUELLI CHE LA DANZA, MASCHIO ANGIOINO: AL VIA LA STAGIONE ESTIVA ... RICORDANDO ISMAEL IVONAPOLI – Ad aprire la rassegna estiva del Maschio Angioino, che prevede appuntamenti di prosa, musica e danza ed è inserita nell’ampio progetto “La Campania è Teatro, Danza e Musica” sarà la rassegna “Quelli che la danza” per la direzione di Mario Crasto De Stefano, ideata e realizzata dal Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo. Giunta alla nona edizione la rassegna di danza autoriale ospiterà nelle tre serate dal 16 al 18 luglio le compagnie Art Garage, Borderlinedanza, ARB Dance Company, mantenendo la sua identità di piattaforma di incontro e confronto, soprattutto per le compagnie campane, nonché la funzione di promotore dei tanti linguaggi della danza, dai grandi classici alle nuove espressioni del movimento contemporanea. Anche questa rassegna si inserisce nella programmazione de “La Campania è Teatro, Danza e Musica”.

La serata di venerdì 16 luglio, di apertura all’intera rassegna estiva del Maschio Angioino, prende via con un intenso momento di ricordo, un Prologo dedicato ad Ismael Ivo, coreografo e ballerino, prematuramente scomparso pochi mesi fa, artista che in molti hanno incontrato e conosciuto e per il quale abbiamo ritenuto opportuno realizzare un breve momento per onorare la sua vita di artista ma soprattutto di “uomo gentile”, curato da Valentina D’Apuzzo Schisa e Elisabetta Violante.

A seguire nella stessa serata la compagnia ARB DANCE COMPANY presenta “Re born”, un percorso tra la vita e il desiderio di porre fine alla stessa di un giovane pittore e musicista che troverà nella sua stessa arte la rinascita. Coreografato da Martina Fasano lo spettacolo vede sul palco la stessa coreografa accompagnata da Katia Marocco, Vivianna Ferraro e Luigi D’Aiello.

Sabato 17 luglio due appuntamenti della compagnia ART GARAGE, il primo “Off cells” di e con Sara Lupoli è un viaggio in cui lo spettatore assiste alla scoperta dello spazio, reale o immaginato, attraverso un esperimento che investe la sfera sensoriale della vista.

Secondo appuntamento con una piece a 4 mani  “Ipazia” di Laura Matano e Emma Cianchi, in cui prendono parte 8 danzatori principali,  che si muovono con un coro di altrettanti elementi, in una danza potente che in una lettura astratta ci porta in un vortice di energie lasciando lo spettatore sospeso nel tempo e nello spazio.

Si chiude domenica 18 luglio con “No time” di BORDERLINE DANZA, interpretato da Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Antonio Formisano, Giada Ruoppo, Alessia Muscariello, Pietro Autiero, Nicol Memoli, Francesco Morriello, il progetto di ricerca coreografica di Gjergi Prevazi si basa sul tema dei cicli dei fenomeni naturali, storici e sociali, collegandoli all’uomo e alla sua natura di essere ambivalente.