OSPEDALE SAN ROCCO, CARENZA DI PERSONALE MEDICO? TUTTAPPOST! C’È IL PRIVATO…

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(f.n.) – Il popolo aurunco, cui non fanno difetto né storia, né orgoglio, né tradizioni, né tantomeno il senso dell’appartenenza, dovrebbe segnare, virtualmente, il passo ed imporsi una pausa di riflessione,  guardare quindi con attenzione, alle strumentalizzazioni di cui continua ad essere oggetto il PO San Rocco di Sessa Aurunca, che, per una serie di “candide, innocenti, improrogabili necessità” continua de facto, ad essere trampolino di lancio, guidato in automatico, dell’utenza verso altre strutture sanitarie…E ai bluff si sommano i bluff, mentre qualcuno sullo sfondo continua ad agitarsi cercando di fare poco rumore…Dopo la chiusura degli ambulatori di Ginecologia e Ostetricia del San Rocco, per carenza di medici ed avere indirizzato le pazienti ai consultori del distretto di Teano, senza crearsi il problema dell’assenza di strumentazione per le ecografie e cardiotocografie, tanto sullo sfondo c’è il sistema convenzionato che funziona, no?, ebbene oggi è la volta dell’Unità Operativa di Radiologia, che denuncia la carenza di dirigenti medici…Ed anche in questo caso, come nel precedente, registriamo l’incresciosa ed ormai intollerabile, indolenza, della direzione generale che, nonostante sia stata più volte sollecitata nel tempo a far fronte alla gravissima carenza di medici, possiamo dire,  senza correre il rischio di essere smentiti dallo squallore dei fatti, che se n’è letteralmente infischiata!, Entiendes companeros? E voi sullo sfondo, che, abbigliati da trolls della domenica, arieggiate l’ugola contrabbandando fumo e fuligine e sostenendo che noi ce l’abbiamo con i dipendenti del San Rocco e passiamo il tempo a denigrare l’ospedale! Gli aurunci dovrebbero fermarsi adesso e ragionare, su chi sia stato e perché, a decretare nei fatti, l’immiserimento di questo Ospedale, tra l’altro, in previsione ed in cambio di niente, perché la storia del famoso “nuovo Ospedale” si regge sul nulla e gli interessati lo sanno benissimo…Intanto, grazie all’indolenza programmatica dell’Asl e della Ds del San Rocco, in diversi giorni del mese di agosto non sarà possibile assicurare  i turni pomeridiani con il medico radiologo e quindi gli esami non saranno garantiti, mentre per un altro discreto numero di giorni, sarà possibile garantire soltanto l’attività di emergenza. Ma vi rendete conto oppure no, della qualità dell’organizzazione della sanità tra ospedale e territorio? A qualcuno dei soloni di Via Unità Italiana e loro delegati all’Avana, è punta vaghezza di elaborare un progetto di integrazione territorio- ospedale soprattutto per quanto riguarda il percorso della donna durante la gravidanza?, quella donna che oggi si trova davanti ad un muro di disorganizzazione scellerata, che si risolverà nel solito identico tradizionale modo: ingrossando le strutture private? Nell’ottica di svuotare l’Ospedale di pazienti e funzioni si decide quindi, di dirottare le pazienti gravide, verso i consultori che, essendo privi, come abbiamo detto, di strumentazione idonea, diventano l’anticamera del privato…e se volessimo continuare, turandoci opportunamente, il naso, sui percorsi anomali di questa Asl, dovremmo registrare il corso di preparazione al parto o accompagnamento allo stesso che invece di prevedere incontri con ostetriche, ginecologi e pediatri dell’Ospedale in cui avverrà l’evento, è tenuto da una psicologa che si occupa, anche la parte ostetrica del programma.  Di cosa parliamo? Hasta la vista!