I segretari Provinciali della Cgil FP, Ciro Vettone e della Cisl FP di Caserta, Nicola Cristiani, hanno inviato una nota al Dg dell’Asl, Ferdinando Russo, al Ds Marco De Fazio, al coordinatore dei Distretti Sanitari Enzo Iodice, al direttore del Gru, Concetta Cosentino ed ai responsabili dei vari centri vaccinali della provincia avente per oggetto i disagi dei lavoratori dei Centri Vaccinali. “Le scriventi Organizzazioni sindacali provinciali di FP CGIL e CISL FP – si legge nella nota – nonostante abbiano rappresentato più volte per iscritto e per le vie brevi, i forti disagi e le continue lagnanze dei lavoratori impegnati nei Centri Vaccinali anti Covid, a tutt’oggi nulla è cambiato nella programmazione dei turni di lavoro e delle ferie del personale. Programmazione del lavoro che avviene quotidianamente ancora con modalità non consone e non rispondenti alle norme e ai contratti di lavoro. Si utilizzano impropriamente social media (soprattutto whatsapp) per comunicare variazioni e/o disposizioni di servizio, il più delle volte anche senza alcun minimo preavviso! Rammentiamo che i lavoratori assunti per l’emergenza pandemica da Covid 19, sono dipendenti ed hanno gli stessi diritti contrattuali degli altri lavoratori della ASL, pertanto, devono sottostare alle stesse regole di programmazione del lavoro e dei turni di servizio e non possono essere trattati come dei lavoratori autonomi. Hanno il sacrosanto diritto ad una vita sociale e familiare, non possono sottostare a continui cambiamenti di programma di attività, di turni di lavoro e di ferie, anche nel corso della stessa giornata! È pur vero che la pandemia ci sta chiedendo un sforzo maggiore e un sacrifico di risorse e mezzi, cosa che questi lavoratori stanno già facendo egregiamente da moltissimi mesi, ma questo non deve tramutarsi in gravi disagi per i lavoratori e negazione di diritti contrattuali. Pertanto, sarà comunicato a breve alle SS.VV. il programma dettagliato delle assemblee sindacali dei lavoratori dei Centri Vaccinali della ASL di Caserta, allo scopo di ascoltare, discutere e decidere, insieme ai lavoratori, le ulteriori iniziative da intraprendere nel caso questa incresciosa situazione di disagio e squilibrio lavorativo si protragga nel tempo”.
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