AMMINISTRATIVE, LEGA E ITALIA VIVA & I SIMBOLI PEZZOTTI

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(f.n.) – Quella in itinere, la ricorderemo come la campagna elettorale del simbolo che non c’è…dai…facciamo a chi si vergogna di più e lo fa vedere di meno?, a chi lo simula meglio e a chi inventa la scusa più credibile o soltanto, semplicemente, più grossa? Fatto è che, erano in diversi ad inaugurare l’era del “simbolo rinnegato”, la qual cosa per principio, è quanto di più miserevole, possa accadere in politica, con l’avallo assai poco dignitoso, di quanti, questa politica avallano e conducono, a prescindere dal partito e dalla tendenza. Il simbolo è qualcosa che va al di là di un disegno, di una figura, di un colore…il simbolo è la traccia indelebile di un’Idea, qualunque essa sia, che si scolpisce nel cuore e nella mente, sintesi di ciò che hai riconosciuto come principio di vita e valore intrinseco, senza esitazione e con senso di responsabilità profonda. E’ sincero Gianpiero Zinzi quando, dinanzi all’esitazione di coloro che dichiarano di non votarlo, perché è il candidato della Lega, replica che lui con la Lega non c’entra nulla…dovrebbe però, essere sincero ed onesto intellettualmente fino in fondo, dichiarare apertamente urbi et orbi che lui, con la Lega, non c’entra, dimettersi dal gruppo della Lega in Regione e non andare in giro a prodursi in passerelle ferragostane con Salvini, il quale, a sua volta, evidentemente, ha lasciato nel cassetto il celebrato “celodurismo”, visto che non ha avuto neppure una ‘ntecchia di coraggio, per spiegare come mai, abbia “rinnegato” il simbolo del partito…magari anche lui zittu zittu, sussurra nei portoni che con la Lega non c’entra nulla?, eh no…così’ si rischia davvero di non essere credibili, anzi non si è credibili per niente…e la gente…sapete?. ha bisogno di riferimenti, di persone serie che i mettono in gioco e rifuggono da sotterfugi e compromessi e non dimostrino di essere loro stessi una ibrida indistinta e variabile politica in attesa di…Se in centri importanti come Caserta, Santa Maria C.V., Napoli, Salerno il leader della Lega non pretende il simbolo del suo partito assieme ai simboli degli alleati del centrodestra, la ragione esiste e non è una ragione accettabile da chi pretende di essere coerente.   La politica propriamente detta, somiglia sempre più ad una accattona, con la mano tesa, traballante su una stampella ad un angolo qualsiasi della strada, postazione rigorosamente provvisoria, in attesa che qualcuno lasci cadere quattro spiccioli di logica che, messi insieme e ben shakerati, diano vita ad un discorso sensato…E cosa dire inoltre di Italia Viva, carrozzone in technicolor che, per ragioni ancora misteriose. ha pensato bene di emulare la Lega e di rimpastare il simbolo…una specie di patetico camuffamento che indica ma non dichiara, che dice e accenna qualcosa ma non troppo, ma che dovrebbe garantire la presenza certa e inossidabile dei renziani?, baaah…. signore e signori, con tutto il rispetto, stiamo perdendo anche lo scuorno… forse non è ancora ben chiaro, ma siamo davvero messi male. Dopo una partenza che si annunciava trionfale, e si è rivelata la classica falsa partenza, perché di tutti i sogni annunciati, non se n’è salvato uno, in virtù delle strategie a perdere di Nicola Caputo che, rivoltando le zolle agricole ritmicamente, continua ad avere un ruolo soltanto in virtù della buona azione, una tantum,  e dei fioretti di maggio di De Luca , è riuscito a fare terra bruciata di candidati di peso, pur di garantire l’elezione di uno solo…la qual cosa è davvero singolare…Pur di creare le condizioni per avere garanzie sicure per l’elezione di Roberto Peluso, a Caserta si sono disperse decine di possibilità, favorendo di conseguenza la campagna acquisti di qualcun altro. Decisamente un genio della politica questo Caputo, laddove gli amici ed i parenti, sul piatto della bilancia non pesino più delle logiche della programmazione politica, che dovrebbero essere alla base di ogni decisione. Nell’angolo degli interrogativi senza risposta resta il mistero del simbolo semiaccennato o semirinnegato o semioccultato, che dovrebbe comunque avere una sua spiegazione…Le menti eccelse della simulazione grafica, i geniacci del messaggio subliminale della Lega e di Italia Viva, hanno inventato per le amministrative casertane Prima Caserta e Viva Caserta…sbattendo gli occhioni come se si meravigliassero del nostro stupore, come se si trattasse di slogan come altri…Cialtronerie pure a beneficio di tutti noi che, secondo loro portiamo un bell’anello al naso… la Lega sa perfettamente che da queste parti non batte un chiodo e Italia Viva, al cui interno l’armonia è andata in frantumi, avrà motivi seri per evitare il simbolo autentico e prima o poi ne verremo a capo. Hasta la vista!