ASL, LOCALI INAGIBILI & CIRCOLARI BALNEARI

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(f.n.) – Ogni sceneggiata che si rispetti ha bisogno della giusta risonanza e di un doveroso approfondimento e quella di ieri mattina all’Asl, quando si è tenuta la riunione con i sindacati, relativa alle posizioni organizzative, merita una meticolosa riflessione. E cominciamo dal luogo in cui era stabilito, si dovesse tenere la riunione…la sala individuata e riservata dalla Direzione dell’Asl, alle varie riunioni, situata al piano rialzato della Direzione generale di Via Unità Italiana 28, pare sia “inagibile” dal momento che vi è un unico accesso e non presenta alcuna via di fuga, come previsto dalla legge. Del resto, non si è a conoscenza di alcun documento che attesti l’agibilità della sala, ma ciò nonostante…il Direttore Generale Ferdinando Russo, con nota del 5 agosto u.s., ha invitato alla riunione di cui sopra, oltre alla parte trattante dell’Azienda, i vari rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e ben 42 Rsu…preparandosi improvvidamente e di conseguenza, ad ammassare nella stessa stanza, la cui estensione non supera i 50 metri quadrati, circa 50 persone in aggiunta a scrivanie, sedie e suppellettili varie. È appena il caso di sottolineare che si tratta di uno spazio assolutamente insufficiente, tenuto conto del rispetto imposto dalla legge, delle distanze di sicurezza, previste per il Covid 19. Ma, a quanto pare, non punge vaghezza a nessuno e tantomeno al Dg, di considerare prioritaria, la salvaguardia della salute pubblica. La conferma di una vaghezza di comportamento senza precedenti, la si registra alla lettura della circolare del 18 agosto u.s., (quindi siamo all’inizio dell’ultimo periodo di ferie), in cui il Dg obbligava tutti i dipendenti ad effettuare il tampone di verifica al rientro delle vacanze estive. Una circolare che sembra una presa in giro, scritta soltanto perché in zona cesarini ci si è accorti di essere stati distratti…o peggio, troppo assorti in altro che, con la salvaguardia della salute del cittadino, ha ben poco da dividere. Se volessimo analizzare questa circolare, dovremmo trarre strane e pericolose conclusioni: il dipendente potenzialmente infetto, che è rientrato prima del 18 agosto, si è recato per un numero di giorni indeterminato, come se nulla fosse, in ufficio, luogo in cui potenzialmente avrebbe avuto la possibilità di infettare a cascata tutti gli altri colleghi, poi richiamato all’ordine da una circolare, si reca di corsa presso i servizi preposti al tampone. Cose da ridere! Altro che prevenzione sanitaria! Ci si chiede se tutti coloro che sono andati in vacanza a giugno e a luglio, assieme a coloro che sono rientrati dopo ferragosto, abbiano avuto una serie di colpi di fortuna o siano stati destinatari di una protezione divina straordinaria ed in tal caso dovremmo tutti accendere un cero alla Madonna di Pompei. Inoltre, sempre per restare sul “pezzo” e per puntualizzare in cosa consista l’efficienza del sistema …notiamo che la circolare non fa alcun cenno, all’organizzazione relativa a quanto disposto nella stessa. I dipendenti devono sottoporsi ad un test molecolare al rientro dalle ferie ma… dove, come, quando, in che maniera, a che ora, prima, dopo, durante, preferibilmente, a gruppi di, singolarmente…Nada de nada…Tre righe fuori luogo e fuori tempo, a firma del Dg probabilmente in diretta dall’ombrellone… sic transeat gloria mundi…