ASL, SINDACATI IN LOVE, INCARICHI E REGOLE A DOPPIA VELOCITA’

2

(f.n.) – Dopo vent’anni di compiacenti ritardi, mute conferme e irregolarità stabilizzate, dopo vent’anni nel corso dei quali, a nessuno è punta vaghezza di “mettere mano” al rinnovo a anche soltanto ad una banale verifica (laddove non vi fosse stata la convenienza a farlo) delle posizioni organizzative e degli incarichi di coordinamento del comparto dell’Asl di Caserta, la situazione all’improvviso appare anomala e la Cisl, ben coadiuvata dalla gloriosa Cgil, si sbatte il petto ansante e decide che tali incarichi sono ritenuti indispensabili  e non più rinviabili. Dopo vent’anni la Cisl, indignata, dichiara che i lavoratori hanno il diritto di vedersi riconosciuta l’accresciuta professionalità, competenza e responsabilità acquisita negli anni e che i lavoratori stessi non sono più disposti ad accettare ritardi legati a strumentali ed insignificanti cavilli procedurali di natura negoziale…Magnifico incedere, superbo, denso di spirito sindacale…Peccato che i diritti, in questo caso, prendano corpo e sostanza alla vigilia delle elezioni amministrative, quando il clima per immagazzinare nuovi consensi e procedere ad un fruttuoso ricambio,  è decisamente favorevole…anche se, i motivi ispiratori restano, “checché” se ne dica… scarsamente credibili….e non dimentichiamo il consenso che si mette in serbo per le  future affermazioni politiche, di coloro che stazionano nei posti di comando e dirigono le operazioni pratiche, di questo passionale e struggente spirito sindacale. La cavalcata sfrenata che, ritualmente prende il via, a favore degli interinali, tanto per fare un esempio, con relativo risultato a tempo strettamente determinato, continua a seminare illusioni grosse come montagne, nel comparto e a fare proseliti per quei politici che, sostanzialmente se ne infischiano del problema, ma al momento opportuno, lo spolverano e lucidano a dovere, grazie alla sponda sindacale…L’ultima vicenda invece, quella che oggi interessa alquanto per i risvolti che non mancherà di avere e che vorremmo non fossero inquietanti, relativa alla riconvocazione della riunione del 20 luglio u.s. tra Asl e sindacati, avente per oggetto l’affidamento e la revoca delle posizioni organizzative e gli incarichi di coordinamento, annullata perché non erano presenti le Rsu, dichiara de facto e senza mezzi termini che le regole, sono qualcosa di cui si può fare a meno, senza che qualcuno eccepisca…Infatti la riunione del 1 settembre, convocata soprattutto per ratificare l’esito di una riunione, quella del 20 luglio, che doveva essere dichiarata nulla, non soltanto per l’assenza delle Rsu, ma perché orchestrata unicamente per “armeggiare” su un regolamento che era già stato approvato dall’Aran e mai dichiarato nullo, è risultata una vera e propria vergognosa farsa, e sarà assai difficile non procedere ad un “pietoso” annullamento, anche di questa riunione, se soltanto si volesse salvare la faccia… Factotum e nume tutelare dell’intera vicenda, il direttore amministrativo Blasotti, con delega alla brava Cisl di sbattersi il petto in nome dei diritti lesi, accelerando i tempi per il bando…dopo di che, i giochi avranno inizio con i vari politici di riferimento che, come al solito, svolazzano sulle scale di Via Unità Italiana avanti e indietro…Per adesso la storia della riunione del 1 agosto, narra che le Rsu presenti erano 16 e poi sarebbero arrivate a 20. Miracolosamente, dal momento che qualcuno, nonostante la firma, risultava essere ancora in vacanza…Potenza, velocità e materializzazione del pensiero… Inoltre il locale al cui interno si è svolta la riunione, non era stato sanificato e ricordiamo che, fino ad un’ora prima, aveva ospitato i dipendenti che si sottoponevano al tampone, dopo essere tornati dalle ferie. La sanificazione è una cosa seria, o almeno, qualche volta lo è…Infatti, qualche giorno prima della riunione del 1 settembre u.s. nel corridoio adiacente alla sala in oggetto, si è resa indispensabile la chiusura degli uffici della Uoc Affari Legali a causa della positività di una dipendente…Il 1 settembre invece…la cosa più importante, più importante della salute della gente, era chiudere in fretta il capitolo regolamento e posizioni organizzative e incarichi di coordinamento…visto che le cofecchie erano state orchestrate a dovere, i patti stipulati, la Cgil si era baciata sulle labbra “tumide e carnose” con la Cisl,  si doveva solo chiudere bottega in fretta…Carucci… in diretta technicolor con Nicola Cristiani nella parte del prodigo esagerato e Ciro Vettone soddisfatto con posizione organizzativa in vista per la gentile consorte. Perché è cosi che si fa, amigos! Hasta la vista!

2 Commenti

  1. Sono solo una piccola bandanda a delinquere.
    Dovrebbero chiudere in una stanza tutti i felici possessori di posizioni organizzative e incarichi di coordinamento, dare loro un foglio di carta e una penna e una decina di ore e chiedere loro di scrivere (in italiano), quali sono le loro manZioni e come trascorrono le giornate.
    Come donna, come laureata, come persona abituata al lavoro, come dipendente pubblico, mi sento offesa, amareggiata, schifata da questo andazzo.
    Ma si deve pur vivere. E questo “pur vivere” ci fa ingoiare cose che solo qui dentro possono essere viste.
    Dio mio che schifo. Dai sindacati, ai dirigenti (a quelli fantoccio e a quelli proprio ebeti), ai dirigenti che si credono superman e nella loro grottagine e ignoranza continuano a vivere, ai colleghi della banda del bottone, posso dire solo una cosa: Ma non vi fate schifo ?
    No, non credo. Conoscete un unico termine di paragone, un unico metro e siete troppo ignoranti e pieni di voi per poter vedere.
    Mah… Lunga vita …..

Comments are closed.