IL VERO PATRIMONIO CULTURALE SONO LE TETTE DI SABRINA SALERNO

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Peppe Rock IL VERO PATRIMONIO CULTURALE SONO LE TETTE DI SABRINA SALERNO 
–   di PepPe Røck SupPa   –   
Appena sento che qualcosa viene aggiunta alla lista del patrimonio dell’Unesco mi diverto sempre molto, anche perché all’Unesco riconoscere qualcosa come patrimonio dell’Unesco non costa niente, in fondo che gli frega. La sauna in Finlandia? Patrimonio dell’Unesco. La sfogliatella napoletana? Patrimonio dell’Unesco. La falciatura dell’erba in Bosnia e Erzegovina? Patrimonio dell’Unesco. L’ultima idea l’hanno avuta in Andalusia (già l’Andalusia, di per sé, suona già come un patrimonio dell’Unesco), in particolare il sindaco di Algar,  tale José Carlos Sánchez, che candida non il suo bel paesino di 1.400 abitanti ma le chiacchiere dei vecchietti all’aperto. Avete capito bene, le chiacchiere. Perché ad Algar i vecchietti escono e si mettono con una sedia per strada a parlare.
Solo che siccome siamo in Andalusia, e siccome dovevano proporlo come patrimonio dell’Unesco, non poteva mancare una motivazione antimoderna, di tutela di qualcosa di antico (non si è mai visto l’Unesco tutelare una cosa nuova, in anticipo), e dunque la vera ragione è che le chiacchiere all’aperto sono l’opposto dei social, sono conversazioni faccia a faccia. “Noi vogliamo riportare la gente a chiacchierare faccia a faccia, e non su Facebook” come se poi chi sta su Facebook non avesse amici con cui vedersi faccia a faccia, e senza contare che a volte ti ritrovi per caso a cena con gente che ha così poco da dire che ti metti sui social per noia, e spesso ci trovi di meglio.
In ogni caso ben venga che i vecchietti per strada andalusi diventino patrimonio dell’Unesco, e poi il sindaco l’avrà fatto anche per far pubblicità al suo paesello, chi l’aveva mai sentito Algar prima di adesso (magari voi si, sono io ignorante e non preparato sull’Andalusia), invece adesso perfino a me è venuta voglia di andare ad Algar a vedere questi vecchietti seduti per strada che parlano faccia a faccia, a tutti noi c’è venuta voglia di andare ad Algar, diciamo la verità, per parlare con i vecchietti andalusi faccia a faccia. Solo che mentre penso di andare ad Algar dai vecchietti con cui parlare faccia a faccia apro Instagram e ogni volta che apro Instagram mi compare Sabrina Salerno in bikini (si può dire che io apra Instagram solo per questo), e sono molto combattuto: vado ad Algar a sentire i vecchietti, i quali saranno presto patrimonio immateriale dell’Unesco, o cerco di raggiungere Sabrina Salerno, che pubblica cinquanta foto al giorno in bikini, e non è patrimonio dell’Unesco? Un attimo, ora che ci penso mi viene in mente una modesta proposta: che aspettiamo a candidare il bikini di Sabrina Salerno patrimonio dell’Unesco? Anzi, neppure tanto immateriale se ci sbrighiamo. Cosi le chiediamo di farsi delle foto in bikini proprio li, ad Algar, e noi andiamo ad ammirare e a parlare con due patrimoni dell’Unesco in un colpo solo.Screenshot 20210930 122426 IL VERO PATRIMONIO CULTURALE SONO LE TETTE DI SABRINA SALERNO