OMICIDIO DI ANNA LUCIA LUPELLI: ANALISI DELL’INTERVISTA RILASCIATA DA SAVERIO MESECORTO AL GIORNALISTA ANTONIO LOCONTE

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malke OMICIDIO DI ANNA LUCIA LUPELLI: ANALISI DELL’INTERVISTA RILASCIATA DA SAVERIO MESECORTO AL GIORNALISTA ANTONIO LOCONTE

–    di Ursula Franco*   –   

SAverio Mesecorto OMICIDIO DI ANNA LUCIA LUPELLI: ANALISI DELL’INTERVISTA RILASCIATA DA SAVERIO MESECORTO AL GIORNALISTA ANTONIO LOCONTEAnna Lucia Lupelli, 81 anni, è stata accoltellata a morte, il suo cadavere è stato trovato nel pomeriggio di martedì 14 settembre nel suo appartamento di via Andrea Gabrieli, quartiere Carrassi, Bari.

Un negoziante ha riferito agli investigatori di aver consegnato la spesa alla Lupelli lunedì 13, in mattinata. Nel pomeriggio del 13 però la donna non ha aperto ad un familiare.

Giovedì 16 settembre, Saverio Mesecorto, 51 anni (nella foto), ormai da molti anni addetto alle pulizie dello stabile in cui viveva la Lupelli, ha confessato il delitto. Secondo chi indaga, all’ora di pranzo di lunedì 13 settembre, Mesecorto, armato di un coltello, ha suonato a casa della Lupelli, le ha chiesto un bicchiere d’acqua, la donna gli ha aperto, lui l’ha aggredita con un coltello, le ha rubato la pensione ed è scappato. Ad incastrare il Mesecorto sono state le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di un negozio, peraltro l’uomo a raccontato alla propria figlia di aver ucciso la pensionata.

Mercoledì 15 settembre, il giorno dopo il ritrovamento del cadavere della Lupelli, due giornalisti de “Il Quotidiano Italiano” hanno intervistato Saverio Mesecorto.

Giornalista: Là come si entra, cioè … a voi avete le chiavi …

Saverio Mesecorto: No, no, non c’ho le chiavi.

Si noti la superflua ripetizione della negazione. 

Giornalista: … per entrare nel cortiletto?

Saverio Mesecorto: Non c’ho neanche la chiave del portone.

Il Mesecorto riferisce un’informazione non richiesta anticipando una eventuale domanda della giornalista, un segnale del fatto che è in stato dall’allerta.

Antonio Loconte, giornalista: Lei viene tutti i giorni alla stessa ora?

Saverio Mesecorto: No, no, no, tre volte alla settimana.

Antonio Loconte, giornalista: E non si è accorto di nulla quando è venuto l’ultima volta?

Una domanda chiusa che prevede un “No” o un “Sì” come risposta.

Saverio Mesecorto: Io qui … no … io qui vengo lunedì, mercoledì e sabato, oggi è mercoledì …

Invece di rispondere alla domanda, il Mesecorto continua a rispondere alla domanda precedente e poi aggiunge un superfluo “oggi è mercoledì”.

“He cannot go on, he can’t move on, he can’t get off, he needs to explain things going back, he is feeling stress, he is on alert*” (Steve Johnson, Statement Analyst).

*”Non può andare avanti, non può spostarsi in avanti, non può staccare, ha bisogno di tornare indietro per spiegare le cose, è stressato, è in stato d’allerta”

Antonio Loconte, giornalista: E quindi, lunedì o sabato scorso non si è accorto …

Poiché non ha ricevuto una risposta, il giornalista ripete la domanda.

Saverio Mesecorto: No, non io ho pulito e me ne sono andato … (incomprensibile).

Il Mesecorto si auto censura “No, non …” perché è incapace di falsificare.

Quando il Mesecorto dice “io ho pulito e me ne sono andato” è credibile, sono comunque informazioni non richieste che anticipano una eventuale domanda del giornalista e ci rivelano che l’uomo è in stato dall’allerta.

Antonio Loconte, giornalista: Ha trovato … fuori da casa della signora Lupelli era tutto regolare?

Saverio Mesecorto: No, no, no, tutto… io vadooo a riempire l’acqua giù che c’è lo sportello, c’è un rubinetto.

Ci saremmo aspettati che il Mesecorto ripetesse a pappagallo le parole del giornalista ovvero rispondesse: “Sì, era tutto regolare”, invece ha risposto con 3 negazioni, si è auto censurato “tutto …” perché non riesce a falsificare e ha aggiunto ancora informazioni non richieste “io vadooo a riempire l’acqua giù che c’è lo sportello, c’è un rubinetto”.

Antonio Loconte, giornalista: Ma c’ha mai parlato con la signora? Cioè era una persona che apriva? Era una persona che…?

Quando l’intervistatore pone domande multiple permette all’intervistato di scegliere a quale rispondere.

Saverio Mesecorto: No, una persona bravissima, bravissima, mi voleva bene a me, qua tutti quanti mi vogliono bene, sono otto anni, nove anni che vengo a pulire, puoi chiedere pure alle persone.

Un tentativo di manipolare il giornalista: “mi voleva bene a me, qua tutti quanti mi vogliono bene, sono otto anni, nove anni che vengo a pulire” ergo “non posso averla uccisa io anche perché era una persona bravissima”.

“puoi chiedere pure alle persone” è rivelatore del fatto che il Mesecorto ha capito che il giornalista sospetta di lui.

Antonio Loconte, giornalista: E nei giorni in cui è venuto lei ha trovato qualcuno che magari non l’ha convinta? Aveva un atteggiamento strano…?

Saverio Mesecorto: Niente, niente, non… neanche usciva nessuno dal portone, entrava nessuno, niente, niente, io lunedì son venuto qui, oggi è mercoledì e sto di nuovo qui.

Si noti “usciva” ed “entrava” non “è uscito” e “è entrato”. Si tratta del “Normal Factor” in Statement Analysis, per non parlare del giorno dell’omicidio il Mesecorto riferisce ciò che accadeva di solito.

Antonio Loconte, giornalista: Solitamente la signora apriva dalla porta di vetro che dava sul giardino o apriva quella dove c’è la cancellata?

Saverio Mesecorto: No quella di giù, dove c’è la cancellata.

Antonio Loconte, giornalista: Da lì apriva?

Saverio Mesecorto: E sì, da … di là non si accede alla signora, lì c’è solo il cortile …

Antonio Loconte, giornalista: Quindi non c’è l’accesso a casa della signora…

Saverio Mesecorto: No, no, no, non c’è, non c’è, solo di là usciva la signora.

Antonio Loconte, giornalista: Dalla cancellata!?

Saverio Mesecorto: Sì, sì, la cancellata.

Antonio Loconte, giornalista: Dove c’è … dove ci sono i sigilli adesso!?

Saverio Mesecorto: Sì, sì, solo di là … no ma è una brava persona.

La frase inaspettata “no ma è una brava persona”, che sembra un riempitivo e che tradisce un certo imbarazzo, è forse il frutto di una contaminazione? Il Mesecorto, prima dell’intervista, aveva forse parlato della vittima con condomini e giornalisti e questi ultimi avevano forse chiesto a chi la conosceva che nemici potesse avere una vecchia signora e che gente frequentasse?

Giornalista: E resta aperta qualche volta la porta del cortile?

Saverio Mesecorto: La signora, quando è il periodo estivo che faceva caldo, la lasciava sempre aperta quella porta, la po … sia la porta d’ingresso che la cancellata.

Giornalista: E quindi potevano essersi introdotti dalla cosa comune dal cortile comune e …

Saverio Mesecorto: Penso.

Giornalista: E andare in casa …

Saverio Mesecorto: No, dal cortile, no, da … la signora quando faceva caldo lasciava la porta aperta …

Antonio Loconte, giornalista: La porta di casa?

Saverio Mesecorto: Sì, la porta di casa che c’è la … la retina lì e lasciava la … la retina …

Antonio Loconte, giornalista: Lasciava la zanzariera e lasciava la porta aperta.

Saverio Mesecorto: Bravo, bravissimo bravo … lasciava aperta.

Il Mesecorto desidera ingraziarsi l’interlocutore.

Antonio Loconte, giornalista: Quindi potrebbe essere successo anche questo, che qualcuno si sia introdotto in casa per la porta aperta …

Saverio Mesecorto: Può darsi pure, può aver la porta aperta ma lunedì io ho trovato mmm qui un mortorio, un deserto, come adesso, per esempio, ogni volta che vengo qua non scende nessuno, sale nessuno, io ogni volta che vengo suono alla signora (incomprensibile) e mi apre lei il portone.

Si noti “un mortorio”. Il Mesecorto avrebbe potuto dire “lunedì non ho visto nessuno” ma ha invece fatto ricorso alla parola “mortorio”, si tratta forse di “Leakage”? Si definisce “leakage” il rilascio involontario di informazioni che stazionano nella mente di chi parla. 

“The brain knows what it knows, the truth**” (Steve Johnson Statement Analyst).

**Il cervello conosce la verità.

Si noti ancora che il Mesecorto, per non parlare del giorno dell’omicidio,  riferisce ciò che accade di solito “ogni volta che vengo qua non scende nessuno, sale nessuno”, si tratta ancora del “Normal Factor”.

Saverio Mesecorto: E’ un giardino condominiale.

Antonio Loconte, giornalista: Che non viene usato da nessuno.

Saverio Mesecorto: No, da nessuno.

Antonio Loconte, giornalista: Ma la casa della signora si affaccia comunque su quel giardino, c’è una finestra che affaccia?

Saverio Mesecorto: E come no? Sì, c’è una finestra,

Antonio Loconte, giornalista: E quindi ci sarebbe la possibilità di entrare di là!?

Saverio Mesecorto: Sì, c’è l’aria diciamo (incomprensibile).

Antonio Loconte, giornalista: E ci sarebbe la possibilità di entrare di là o è solo una piccola finestra per prendere aria?

Saverio Mesecorto: Non lo so, mo’, se staaa … non lo so … non lo so … ma sicuramente la signora non può uscire di là.

Antonio Loconte, giornalista: La signora non può uscire di là però qualcuno può essere entrato.

Saverio Mesecorto: Qualcuno può essere entrato, bra’ (ndr bravo).

Il Mesecorto tenta ancora di ingraziarsi il giornalista.

Antonio Loconte, giornalista: Però tu mi dici che solitamente la signora …

Saverio Mesecorto: Sì.

Antonio Loconte, giornalista: … esce …

Saverio Mesecorto: Sì, sì.

Antonio Loconte, giornalista: Usciva di là.

Saverio Mesecorto: Sì.

Antonio Loconte, giornalista: E quando dici che lasciava la fine… la porta aperta.

Saverio Mesecorto: Era …faceva caldo, eee… in estate però non adesso, faceva caldo forte allora la signora “Madò…”.

Antonio Loconte, giornalista: Ma lasciava comunque la grata chiusa?

Saverio Mesecorto: Sì la retina chiusa e la porta d’ingresso aperta.

Antonio Loconte, giornalista: Quindi comunque non c’era la possibilità di entrare.

Saverio Mesecorto: Eee.

Antonio Loconte, giornalista: Quello… guarda… tu dici che lasciava la grata chiusa.

Saverio Mesecorto: Sì, sì.

Antonio Loconte, giornalista: Quindi la cancellata era chiusa?

Saverio Mesecorto: E penso di sì, embè.

Antonio Loconte, giornalista: No, nel senso, quando lasciava la porta aperta la cancellata era chiusa?

Saverio Mesecorto: Sì, la cancellata era chiusa, no, quella era per le zanzare, per non far entrare …

Antonio Loconte, giornalista: Quindi comunque non si sarebbe comunque potuto entrare…

Saverio Mesecorto: Quellaaa retina … cinque anni fa … gliela misi io alla signora.

Antonio Loconte, giornalista: Però la grata era comunque chiusa, la grata non la (incomprensibile).

Saverio Mesecorto: Sì, sì, sì, la grata, sì.

Antonio Loconte, giornalista: Quindi non c’è possibilità di entrare!?

Saverio Mesecorto: No se la socchi se la socchiudi a chiave chi deve entrare?! giustamente …

Interessante l’autocensura sul termine “socchiudi” che poi dice invece per intero.

Antonio Loconte, giornalista: Non può entrare.

Saverio Mesecorto: Non può entrare.

Antonio Loconte, giornalista: O hai le chiavi o la signora ha aperto a qualcuno?

Saverio MesecortoEsatt… ohhh, bravo, o ha aperto a qualcuno però io ripeto a dire, lunedì scorso qua non ho trovato nessuno.

Ancora un tentativo di ingraziarsi l’interlocutore.

Antonio Loconte, giornalista: Così come sabato scorso!?

Saverio Mesecorto: Così, sabato scorso… non ci stava nessuno … eh. Io vado a buttare pure l’immondizia alla signora (incomprensibile) certe volte, non sempre, la lascia fuori alla porta, la signora L***a mi conosce da anni. Eh, N****a, quello di… di fronte, mi conosce da piccolo, che venivo io e mio padre, insomma, da piccolino.

Un tentativo di rappresentarsi come un “Good Guy”. Chi ha bisogno di rappresentarsi come un “Good Guy”? Un soggetto che ha la coscienza sporca, per questo motivo, in Statement Analysis, viene definito “Good Guy/Bad Guy Factor”. 

Antonio Loconte, giornalista: Va bene, grazie.

Saverio Mesecorto: Io conosco la figlia della signora …

CONCLUSIONI

Il Mesecorto è stato evasivo, ha dissimulato e ha fatto ricorso alla manipolazione.

La confessione di Saverio Mesecorto: “Basta non ce la faccio più, voglio raccontarvi che cosa ho fatto. Da molti mesi sono in una situazione economica disastrosa, mi servivano soldi per pagare il fitto di casa e altri debiti e ho deciso di rapinare una signora che conoscevo. Il giorno prima dell’omicidio sono andato dai cinesi, ho comprato un coltello con lama da 15 cm, mi sono procurato una busta di plastica e sono andato da lei. Viveva sola e in quel momento non c’era nessuno nel condominio. Sono andato dietro la porta della signora Lupelli, al piano seminterrato, ho suonato e quando è uscita le ho chiesto un bicchiere d’acqua. La signora me l’ha dato e io dopo averlo bevuto l’ho colpita col coltello alla pancia per tre volte. La signora aveva gridato “Aiuto, aiuto” e io le ho messo le mani sulla bocca. Dopo ha perso i sensi ed è caduta a terra. Ho rovistato nella casa e, sotto il televisore, ho trovato un borsellino rosa con all’interno mille euro in contanti, alcuni documenti e bancomat. L’ho preso e sono scappato via chiudendomi alle spalle la porta e la cancellata in ferro. Non ce la facevo più, per questo ho fatto questa fesseria” (da “La Repubblica”).

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ursula franco 1 OMICIDIO DI ANNA LUCIA LUPELLI: ANALISI DELL’INTERVISTA RILASCIATA DA SAVERIO MESECORTO AL GIORNALISTA ANTONIO LOCONTE* Medico Chirurgo, Criminologo, Statement Analyst. E’ allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari. Fa parte del Forensic Team della COLD CASE FOUNDATION, una Fondazione Americana che si occupa di casi irrisolti, Executive Director: FBI Profiler Gregory M. Cooper.