OSPEDALE, QUANDO LA FANTASIA SINDACALE SUPERA L’IMMAGINAZIONE…

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%name OSPEDALE, QUANDO LA FANTASIA SINDACALE SUPERA L’IMMAGINAZIONE…(f.n.) – Sembrerebbe che i sindacati del comparto ospedaliero di Caserta, stiano vivendo un momento esistenziale, assai difficile…registriamo alcuni segnali preoccupanti in tal senso…Lo stress degli ultimi mesi, infatti, è stato terribile, in parte dovuto al caldo rovente, che ha fiaccato lo spirito di molti, oltre a contribuire a sbiadire l’inchiostro della memoria ad altri, per non parlare della febbrile partecipazione alla campagna elettorale, in favore di questo o quello, ma soprattutto della fatica disumana, posta in essere, per tentare di apparire super partes…Insomma, è stata davvero dura e certe prove di resistenza, si sa,  fiaccano…se poi aggiungiamo il continuo e rituale peregrinare di alcuni, sempre gli stessi, da un reparto all’altro, in fila per due, rigorosamente in borghese, con il resto di zero…davvero ci chiediamo, come potrebbero mai, alcuni sindacalisti, conservare la lucidità giusta per dire, raccontare e scrivere le cose, esattamente come stanno… Noi abbiamo seguito, attentamente, la faccenda controversa della famosa fascia retributiva che, da ben 13 anni non veniva erogata al comparto, così come abbiamo seguito con grande interesse, diverse altre vicende, alcune incresciose, come quella relativa all’articolo 9, seguendo passo passo, ogni controversia ed analizzando nel particolare, le varie posizioni sindacali, soprattutto quelle che da sempre e per tradizione consolidata, diventavano vere e proprie guerre sante, che andavano intiepidendosi fino all’esaurimento, appena l’obiettivo prioritario, che era quello di sistemare i propri famigli o favoriti, veniva raggiunto. Pertanto, è addirittura patetico il tentativo di qualche sindacato che, ritenendo di essere credibile, arriva addirittura a tradurre i propri sogni in fatti, spingendosi fino a rappresentarli alla stregua di vittorie personali…rasentando la mitomania. Secondo l’ultima fatica letteraria del sindacato di maggioranza, ad un lettore di passaggio che non conosca i fatti, potrebbe sembrare, che tutte le conquiste del comparto, debbano essere ascritte allo stesso…A cominciare dal regolamento per la mobilità interna, che tra l’altro è stata soltanto la maniera per chiudere in fretta e furia, metaforicamente, una stalla dalla quale erano scappati tutti i buoi e dopo che ciascuno per la propria parte e secondo i propri desiderata e le proprie convenienze, Uoc Opsos docet, aveva favorito i trasferimenti giusti…E poi a volerla dire tutta, oggi, sistemati i fatti propri, ci si sbatte per rivendicare la paternità di un provvedimento per il cui ottenimento, si sono spesi nel tempo, tenacemente e con grande perseveranza, i rappresentanti del Nursind che, in più occasioni, nonostante il loro impegno serio e dignitoso, sono stati trattati con inqualificabile spocchia, dagli illustri colleghi sindacalisti, alla stregua di figli di un dio minore. Dalla mobilità dunque, per finire, secondo la nota del sindacato di maggioranza, alla farsa peggio imbastita, che sia andata in onda negli ultimi tempi ed attorno alla quale, si vorrebbe, ancora una volta, cucire l’ennesima fandonia: l’articolo 9….Dopo l’increscioso pasticciaccio che ha, comunque, convogliato lauti guadagni in direzione di qualcuno, mandando a carte 48 qualcun altro, oggi si osa parlare di 10 anni di lotta, culminata con una sentenza della Cassazione che rende giustizia alla lotta, senza specificare che la sentenza della Cassazione cui si fa riferimento, è relativa al procedimento di un dipendente dell’Aorn che, privatamente si era rivolto ad un avvocato privato. Ce la va sans dire che, ancora una volta ci si comporta come un gallo cedrone appollaiato con tracotanza tipica del gallo, su un rudimentale accantonamento di materiale indifferenziato. Ma ciò che risulta davvero esilarante, è l’invito a diffidare dei “faccendieri e dei millantatori” e l’accusa sdegnata del sindacato di maggioranza, contro i “sindacati vecchi e nuovi che portano le carte di qua e di là e vogliono fare solo per loro e per i piccoli orticelli e confondere le acque” …Ma dobbiamo dare atto al sindacato di maggioranza che, proprio quando sembrava stesse perdendo il controllo in maniera inquietante,  di colpo ha ritrovato il ben dell’intelletto e ha concluso con la sua brava dichiarazione di principio, che la dice lunga e la dice tutta sulle sue vere intenzioni, dichiarandosi testualmente: “un sindacato autonomo che è solo per il comparto e si nutre delle vostre battaglie!” …Un lapsus freudiano secondo voi o è soltanto questione di stress? Hasta la vista!

2 Commenti

  1. La cosa peggiore è che nessuno li ferma nemmeno la pandemia. La direzione che ben sa poiché ci sono le telecamere, non fa nulla per gente che fuori servizio in borghese va in giro a distrarre chi sta lavorando per di più in un momento in cui è vietato l’accesso ai reparti agli estranei. È un continuo,ai marcatempo,nei reparti,nei corridoi. Non sanno cosa significa il rispetto degli altri, e soprattutto fanno i fatti loro come scrivere lettere nell’orario di lavoro con il materiale ospedaliero

  2. Si nutre delle vostre battaglie….e ha ragione mi perdoni. Si sono fatti i soldi lei e la nipote sull’articolo 9. Tutto a nero. Nessuno dei ricorrenti ha mai avuto ricevuta fiscale. Non esiste avvocato del sindacato se non a pagamento. Dottoressa cara ai polli ben gli sta se per la loro stoltezza finiscono in bocca al lupo. Speriamo solo che se ne vada presto in pensione così forse un po’ di rinnovamento si riuscirà ad avere.i due ciuwawa hanno vita breve senza la bulldog

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