IL DIRETTORE ANBI CIRO COSTAGLIOLA LASCIA IL CONSORZIO, IL SALUTO AI COLLEGHI

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Il Direttore Generale del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno Ciro Costagliola, raggiunti i termini per il pensionamento, saluta i colleghi con una lettera aperta con cui traccia un bilancio di quanto compiuto in questi anni.

%name IL DIRETTORE ANBI CIRO COSTAGLIOLA LASCIA IL CONSORZIO, IL SALUTO AI COLLEGHI“Cari colleghi, cari amici…

una nota di saluto, ha sempre un tono di tristezza e di nostalgia, io invece voglio salutarVi, alla vigilia del mio pensionamento, ricordando le cose buone e le belle persone che ho avuto il piacere di incontrare nello splendido mondo della bonifica.

In tutti questi anni, a partire dal 1984 quando, vincitore di concorso come caposezione al Consorzio feci la difficile scelta di lasciare la carica di Ispettore al Ministero dell’ Agricoltura per l’Ente di via Roma.

Voglio qui ricordare i miei capi, i miei maestri di vita: il dott. Corrado Buccini, mio primo D.G. che aveva lasciato la Cassa per il Mezzogiorno per venire a dirigere il Consorzio dopo il grande Giulio Leone- ed il dott. Daniele Camera, dirigente del servizio agrario, tutti agronomi di una cultura disarmante dove ancora oggi vi è traccia, nella ricca biblioteca consortile, dei loro testi e pubblicazioni.

Sono stati i primi ad avermi insegnato come relazionarmi con i superiori, cosa tutto sommato facile, e con i collaboratori cosa molto più difficile, insegnandomi l’ascolto, la comprensione, la condivisione, il coinvolgimento, ma anche la determinazione nel portare avanti le proprie idee. Ricordo con piacere i colleghi con grandissime doti umane e tecniche: Michele Fratepietro, Giulio Tufarelli, Renzo Marotta, Gabriele De Gennaro, e poi Salvatore Piccirillo, Manlio Andreozzi, Nicola Tessitore, Franco Donadio, vorrei citarli tutti ma non mi è possibile.

Un pensiero va ai vertici dell’ANBI, a Massimo Cordero di Montezemolo che ho avuto il piacere di averlo oltre che come D.G. dell’ ANBI anche come Presidente Nazionale dell’Ordine degli Agronomi, e che con lui, su mia proposta, organizzammo il riuscitissimo IX Congresso Nazionale degli Agronomi del 1989 nella Reggia di Caserta, Annamaria Martuccelli con cui ho collaborato con piacere, ed a seguire l’amico e collega Massimo Gargano con cui mi onoro di intrattenere rapporti di stima ed amicizia così come con il presidente regionale campano Vito Busillo.

Ricordo con piacere i miei amministratori i Presidenti Renato Coppola, Salvatore D’Amore, Pietro Morelli, e poi la lunga serie di commissari che non cito per evitare di ometterne qualcuno, che cambiavano con il cambio di ogni vertice regionale.

Nel 1994 fui nominato alla direzione del Servizio Agrario vedendo, con lo scorrere degli anni l’alternanza alla D.G. di colleghi dirigenti la cui differenza di età con me si abbassava sempre più, fino alla mia nomina a D.G. di gennaio di quest’anno.

Il lavoro di squadra con i superiori ed colleghi è sempre stata la carta vincente e tanto raccomando a tutti Voi, motivando i collaboratori e coinvolgendo gli amministratori sugli importanti obiettivi che dovevamo raggiungere.

I rapporti personali con i colleghi della Cassa per il Mezzogiorno, uno fra tutti l’amico Franco Ravelli, con cui per anni abbiamo seguito la sperimentazione presso il Campo sperimentale Volturno, con i colleghi del Ministero dell’ Agricoltura, cito solo il mio primo D.G. Camillo de Fabritiis, poi presidente del Consiglio Superiore dell’ Agricoltura con cui ho avuto rapporti anche dopo la parentesi ministeriale, con la Regione Campania, i coordinatori dell’agricoltura Antonio Falessi, Giuseppe Allocca, Francesco Massaro, e poi i D.G. Filippo Diasco e Mariella Passari, gli assessori regionali all’agricoltura Antonio Lubritto, Vincenzo Aita, Andrea Cozzolino, Daniela Nugnes, Nicola Caputo, hanno consentito il raggiungimento di obiettivi che altrimenti sarebbero stati impossibili da raggiungere.

Vorrei raccontarVi “molto altro e non è detto che non lo faccia con modalità diverse, ma mi fermo qui per non appesantite la lettura della nota.

Nel porgerVi il saluto di commiato voglio esprimere a tutti Voi colleghi di ufficio, amministratori vecchi e nuovi e colleghi dell’ ANBl, con profonda gratitudine per tutto ciò che avete fatto, i più vivi auguri di buon lavoro per un futuro pieno di soddisfazioni professionali e personali ricordandoVi che finché potrò, sarò sempre disponibile ad ascoltarvi e a darvi, ove possibile, un momento di confronto”.