OSPEDALE SAN ROCCO, LE REGOLE E LA NORMA… SECONDO IL CASO E LA PARENTELA

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%name OSPEDALE SAN ROCCO, LE REGOLE E LA NORMA… SECONDO IL CASO E LA PARENTELA(f.n.) – La perfetta organizzazione del Presidio Ospedaliero “San Rocco” di Sessa Aurunca, offre saggi coreografici di rara bellezza e soprattutto in linea, con le norme previste, per evitare il contagio Covid che, a quanto pare, comincia nuovamente a preoccupare. Ebbene, questa mattina, al “San Rocco” una nutrita folla si è riversata nelle sale d’attesa degli ambulatori del presidio, per effettuare le analisi al laboratorio interno. Chiuse le convenzioni con i laboratori privati, sovraccaricando il personale del laboratorio di analisi ospedaliero, se non si provvederà presto e bene, si creerà in men che non si dica un’altra emergenza e non si comprende per quale arcano motivo, si sia consentito, già da oggi un simile assembramento, quando, da più parti, si stanno lanciando continue raccomandazioni, in vista della quarta ondata dell’epidemia. Inoltre, pare che non sia stato controllato il green pass e per sopperire alla carenza di organico, si sia utilizzato il personale in servizio nei reparti. Qualcuno, con insistenza, suggerisce: nessuna meraviglia se si tratta del “San Rocco”!… Un feudo al cui interno, non soltanto si verificano miracoli di vario genere, ma addirittura, per alcuni dirigenti medici, ovviamente iscritti alla parrocchia giusta, vige la legge dell’immunità da ogni regola e da ogni impedimento…E davvero si spazia, senza limiti né confini, tanto per fare qualche esempio, da una sala operatoria alla futura scrivania del numero 1,  alla faccia della consuetudine, della norma, della regola e soprattutto alla faccia del rispetto, che si deve ai colleghi e soprattutto a coloro, che hanno dovuto farsi largo nella vita, con il machete virtuale, in assenza di compiacenti protettori o di parenti importanti o di politici da sostenere, in cambio di… Ebbene… noi sfidiamo chiunque ad esibire prova provata che, in altri presidi ospedalieri, si verifichi, ciò che accade nel presidio aurunco. In quale Ospedale si consente ad un laureato in Medicina, da appena una ventina di giorni, quindi senza specializzazione alcuna e soprattutto senza avere sostenuto l’esame di Stato e di conseguenza senza iscrizione all’Albo, per giunta senza tampone né autorizzazione, di entrare in sala operatoria, prendere il bisturi ed operare?, crediamo non sia consentito da nessuna parte e laddove fosse successo, sarebbe stato commesso un grave abuso…Eppure al “San Rocco” si vive in un’altra dimensione…quelli che comandano dall’alto, esercitano un potere assoluto, che va ben oltre la norma e chi si muove nel raggio del cono di luce, di questo potere, non ha che una regola, quella del suo patron…cui deve obbedienza. E pertanto, se il figlio di un fortunato, che orbita nel cerchio magico, si laurea e desidera operare, nelle famose more dell’esame di Stato e nelle sempre famose more, della specializzazione, ebbene …può farlo e qual è il problema?, e se succede qualcosa?, ebbene, ce la va sans dire, che può sempre capitare qualcosa e se dovesse capitare, papà entrerebbe in servizio… come le famose complicanze che, al momento opportuno sono sempre la cosa più naturale che ci sia e che possa, appunto, capitare. E non finisce qui, perché, quando parliamo del Shangrillah, non scherziamo affatto…anzi, questo è altro che il Shangrillah, questo è  il Paese dei Balocchi….Se per ogni bando relativo ad un avviso pubblico si rispettano certe procedure, quando si tratta di assumere qualcuno in particolare, che dovrà prestare servizio al San Rocco, il bando può modificarsi senza problema e rendere il tutto efficacemente legittimo e perché no…Prendiamo un concorso a caso, quello che fu bandito con delibera 1395 il 13 novembre del 2018 e ripreso con delibera 1120 del 13 luglio u.s. e che a breve si svolgerà: il concorso per il conferimento di incarichi quinquennali di direttore di struttura complessa, disciplina di Anestesia e Rianimazione dei PO di Marcianise, Piedimonte Matese, Maddaloni e Sessa Aurunca. Scorrendo i criteri di ammissibilità al bando stesso, colpisce soprattutto la brevità con cui si liquida il problema eventuale dei carichi pendenti. Infatti pur essendo abituati a leggere nei vari concorsi banditi dalla Pubblica Amministrazione, in questo caso dall’Asl, come del resto accade nel concorso bandito dall’ASl con delibera 1768 del 30 dicembre 2020, per l’assunzione di dirigenti medici, disciplina di Anestesia e Rianimazione sempre a Sessa Aurunca, in cui si legge che “…non possono accedere coloro che hanno subito condanne penali relative a reati contro la PA. In tal caso l’Azienda procede alla valutazione di tali condanne al fine di accertare, secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale la gravità dei fatti rilevati dai quali può desumere l’eventuale inesistenza dei requisiti di idoneità morale ed attitudine ad espletare attività presso una PA; l’Azienda si riserva di valutare a suo insindacabile giudizio se le sentenze penali riportate, la sottoposizione a misure di sicurezza ovvero i procedimenti penali in corso risultino ostativi all’ammissione”, meraviglia e non poco che nel bando pubblicato con delibera 1120 del 13 luglio u.s. all’aspirante, si richieda soltanto di dichiarare le eventuali condanne penali riportate. Riteniamo non sia proprio “normale” che i criteri di ammissibilità contemplati in un bando, siano così sbrigativi soprattutto quando non lo sono stati in altre occasioni, anzi…non lo sono di solito. Chi potrebbe mai meravigliarsi, se fossimo maligni, oltre che brutti sporchi e cattivi?;  maligni al punto di pensare che forse, a qualcuno è stato suggerito di favorire qualcun altro, o no? Non sarebbe poi un evento così raro soprattutto se si verifica al San Rocco di Sessa Aurunca, non è così? Hasta la vista!