SESSA AURUNCA, DOPO LA GIUNTA, SI AVVERTONO LE PRIME CRITICHE

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   –   di Maria Montanaro   –                                                                

Habemus giunta. Finalmente i grandi politici del territorio aurunco, hanno deciso le prime deleghe ai professionisti di cui tanto parlava il neo Sindaco Di Iorio, durante la campagna elettorale. Come è giusto che sia, dopo le promesse elettorali fatte di dichiarazioni esagerate e grande spirito di iniziativa, si è passati ai fatti.

Peccato, però, che alle promesse di una giunta ‘tecnica’, fatta di professionisti del settore. si sia passati alla scelta degli assessori, tra i primi non eletti delle liste che hanno appoggiato Di Iorio. Infatti, il gruppo Oliviero ha fatto la voce grossa, con la nomina di Simona Pollano che con i suoi 384 voti ha ricevuto la delega alla Pubblica Istruzione, Spettacolo, Demanio, Politiche Giovanili, Innovazione Digitale ecc, peccato però che la stessa sia un’insegnante e di professionalità specifiche ci sia ben poco, se non il suo rapporto di stretta vicinanza, tramite il coniuge, al grande Presidente Oliviero che, di certo non ha portato voti solo per la gloria di Di Iorio.

Passiamo a Lorenzo Fusco, storico politico vicino ad Oliviero ed ex consigliere comunale che con 241 voti ha ricevuto la delega alle Attività Produttive e Commercio, Protezione Civile, Sport, Periferie e frazioni, Agricoltura ecc ecc. Ovviamente delle qualità di professionista delle materie in questione, nemmeno l’ombra visto che lo stesso fa un mestiere differente.

Oltre al gruppo Oliviero, anche il gruppo di Giovanni Zannini, ha fatto la voce grossa con la delega ai Servizi Sociali, Pari opportunità, Misure di sostegno al reddito ecc, data a Sabrina Izzo del gruppo di Francesco Gagliardo che, addirittura ha anticipato l’ufficialità della notizia per aver postato una foto con un brindisi ‘moderato’, che poi non si sa che cosa voglia significare.

L’unico esperto tra le persone scelte pare sia Antonio D’Itri, storico collaboratore degli affari economici del Comune che è stato individuato come assessore alle finanze, ed è l’unico ad avere il pedigree giusto per poter ricoprire tale carica.

Il deus ex machina e grande architetto dell’Amministrazione, rimane Italo Calenzo, che è Vice Sindaco con delega ai Lavori Pubblici, Edilizia scolastica, beni culturali. Compito che egli stesso ha già ricoperto nell’Amministrazione Tommasino.

Rimane ancora un nervo scoperto nell’Amministrazione dei ‘supereroi’ di Lorenzo Di Iorio. Infatti è in corso una lotta intestina tra Ciro Marcigliano, fedele scudiero di Oliviero che ha preso 768 voti (record assoluto), e Luciano di Meo (449 voti) per la carica prestigiosa di Presidente del Consiglio comunale.

Nella norma, tale carica, deve essere effettiva alla prima seduta dell’Assise. Peccato che però si stia temporeggiando per arrivare alle provinciali, e l’investitura del Marcigliano sembra non essere stata digerita, visto che il suddetto vuole ricoprire una carica importante all’interno della sua città. Ovviamente anche in questo caso, la professionalità non è il massimo, e in molti in città commentano sul contributo culturale del fido collaboratore di Oliviero.

Mentre si sbandiera la grande unione e progettualità della nascente creatura comunale, all’orizzonte si intravedono le prime crepe, perché è risaputo che chi troppo vuole, nulla stringe, infatti un gruppo molto importante che ha fiancheggiato Di Iorio, Azzurra e libertà che fa capo al Dottore Giuseppe Forte, ha fatto già sapere di essere rimasto scontento, tanto che l’illustre calciatore Dino Fava, dalle colonne di Facebook ha tuonato in modo sibillino che le scelte non si fanno mai per meriti ma per altre questioni.

Intanto il rossore di imbarazzo incomincia ad imbrattare le gote dei governanti, mentre dall’orizzonte le prime nuvole già si cominciano ad addensare.