DOPO LA SEMINA DEI PALETTI E’ TEMPO DI RACCOLGLIERLI…ALTRIMENTI A BRUSCIANO SI INCAZZANO!
– di Giulia Bosco –
“Pascalin Ancora tu,
Pascalin Ancora tu,
Pascalin Ancora tu …..”!!!
Ve la ricorderete certamente la semina dei paletti dinanzi ad uno dei monumenti simbolo della città di Sessa Aurunca, che avvenne appena a marzo scorso e della quale ampiamente vi raccontammo? (Leggi quì )
Si, certamente ve ne ricorderete…si levò altissima, infatti, l’indignazione popolare per quella scellerata iniziativa, della quale, ancora oggi, non si è mai accertata ufficialmente la responsabilità.
Ufficialmente no, ma nonostante i silenzi imbarazzati sia del Dott. Cantadori (impalpabile commissario Prefettizio all’epoca dei fattacci) che del Vescovo Francesco Orazio Piazza, qualcuno nelle stanze del municipio sessano cantò con questo giornalaccio e puntò fermamente il dito verso il mega dirigente Pasqualino Emerito.
Anche da parte di Emerito e del suo entourage, silenzio totale…ma non solo, ci sarà certamente
sfuggito, ma non abbiamo trovato neanche nessun atto relativo a quell’affidamento di lavori per la “piantagione” di paletti in ferro in Piazza Duomo. Eppure la trasparenza dovrebbe venire prima di tutto!
Comunque, come in ogni piantagione che si rispetti, dopo il momento della “semina” arriva il momento del “raccolto”.
E questa mattina un gruppo di operai, che non sembravano propriamente dei braccianti agricoli, armati di seghe a motore si sono avventati sui paletti in ferro e li hanno strappati dal basolato ove crescevano rigogliosi per poi ordinatamente ammucchiarli su di un furgone e portarli via; tenendo fede alla consolidata regola tutta sessana per la quale un lavoro va “fatto e disfatto”, sempre rigorosamente a spese dei contribuenti. Nonostante si sia dimostrato un fallimento per chi lo ha pensato, proposto, eseguito!
Insomma, anche in questa occasione, si è data ampia dimostrazione di una considerevole dose di incapacità nell’esecuzione dei propri compiti facendo ricadere i costi della stessa sulle tasche dei cittadini contribuenti.
Immancabile è partito il post del vice sindaco Italo Calenzo, il quale annuncia il ritorno della piazza liberata con l’hashtag “tolleranza zero” …chissà se Calenzo applicherà la stessa tolleranza zero anche nei confronti di chi li ha piazzati a marzo quei paletti, portando: bruttezza, vergogna e spese aggiuntive in città.
A fare da contraltare a Calenzo, giunge puntuale la riflessione dell’ex sindaco Silvio Sasso, il quale scrive: “Finalmente rimossi gli inguardabili paletti in piazza Duomo….Ora sarebbe interessante capire quale dirigente e perché gestì improvvisamente l’operazione, quanto costò e se addirittura non sono stati rimossi dalla stessa ditta che li aveva installati…ma è tutto documentato immagino…”; in sostanza Sasso, oggi all’opposizione in consiglio comunale, pone gli stessi interrogativi posti da noi assieme a sue perplessità che lasciano però sottintendere qualcosa.
Per cambiare pagina restando sempre sulla stessa pagina, indugiando ancora un pochino nel campo dell’incapacità, mista ad una superficialità nell’esecuzione del proprio lavoro, alle quali si aggiunge una buona dose di “strafottenza” – qualità alberganti tutte nelle stanze del comando Vigili Urbani, non possiamo esimerci da raccontarvi un’altra perla.
Nel sottotitolo abbiamo scritto: “altrimenti a Brusciano si incazzano”, e voi lettori vi starete chiedendo che cavolo c’entra il comune della pianura napoletana/vesuviana con il nostro super dirigente Emerito?
Ve lo raccontiamo subito.
Diversi automobilisti indisciplinati che si sono visti – giustamente – recapitare delle salate contravvenzioni dalla Polizia Municipale sessana, nel leggere il verbale di contestazione, sono rimasti abbastanza perplessi e confusi; perché, nelle “istruzioni per la compilazione” del modulo di comunicazione dati del conducente, c’è scritto testualmente: “…il proprietario deve comunicare per iscritto entro 60 giorni dalla notifica del verbale su carta semplice alla Polizia Municipale di Brusciano le generalità di chi era alla guida, fornendo i dati anagrafici del trasgressore…”e bla bla bla.
Capiamo bene che si tratta di un mero errore cosiddetto di “copia e incolla”, probabilmente compiuto da chi ha installato il programma per la generazione dei verbali, oppure di chi vende questi software un po’ in giro per l’Italia senza badare troppo ai contenuti ma abbastanza agli incassi…però, con tutti i soldi che mensilmente vengono spesi dal Comando di Polizia Municipale di Sessa per: gli aggiornamenti software, la formazione del personale, gli acquisti di modulistica (Maggioli e altri) per l’elaborazione delle contravvenzioni ecc ecc, ci si aspetterebbe un minimo di precisione maggiore. Nel senso: io ti pago profumatamente e pretendo da te un servizio impeccabile. Questa presa di posizione però, presumerebbe un’attenta lettura delle carte da parte degli utilizzatori finali, appunto Emerito e suoi sottoposti.
Cosa che a quanto pare, lette le contravvenzioni ricevute dagli automobilisti, non avviene…recando un ulteriore danno alle casse comunali per i ricorsi che gli automobilisti potrebbero intentare contro l’amministrazione comunale sessana.
A proposito, in chiusura di quell’articolo di marzo scorso (Leggi quì) , dove raccontavamo della semina dei paletti in piazza Duomo, chiudevamo lanciando un allarme sulla fiorente piazza di spaccio costituitasi in città…alla luce degli ultimi avvenimenti, notiamo con piacere che l’allarme è stato completamente ignorato…
#avanticosì
#chenessunosirammarichi