TEATRO COMUNALE, APERITIVO CON L’AUTORE SI APRE CON ‘UN ESOTERICO AMORE’ DI SAVERIO FERRARA

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%name TEATRO COMUNALE, APERITIVO CON LAUTORE SI APRE CON UN ESOTERICO AMORE DI SAVERIO FERRARACASERTA – «Un esoterico amore» è il titolo del libro di Saverio Ferrara che aprirà il ciclo di incontri “Aperitivo con l’Autore” nel Foyer del Teatro Comunale di Caserta. L’appuntamento per la presentazione del volume Graus Edizioni è per giovedì 18 novembre alle 18,30

I lavori saranno aperti dai saluti della dirigente scolastica del Liceo Manzoni Adele Vairo. Interverranno, con l’autore, Samuele Ciambriello, docente dell’Università Suor Orsola Benincasa e Maria Grillo, docente del Liceo Manzoni.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

A fine incontro un momento di socializzazione con buffet e degustazione di pregiati vini casertani dell’azienda Cantina di Lisandro – Casolla di Caserta.

Massimo, un giovane prete provinciale, fin da bambino mostra un profilo emotivo di spiccata sensibilità alla trascendenza, aperto alla dimensione mistica della vita. Nei momenti di dubbi e incertezze, l’uomo si rivolge ai suoi Maestri, entità metafisiche che lo aiutano a rivisitare la sua idea di Chiesa, lontana da ogni forma di ipocrisia. Per questo, l’uomo si ritrova ad essere inquisito da una commissione di cardinali che lo accusa di aver peccato, ma lui si difende di fronte alle idee tribali che la Chiesa afferma. Tra tutte, una figura in particolare si rivelerà singolare e determinante per il dispiegarsi degli eventi: l’Esorcista, il cardinale Gabriele, che, proprio come il protagonista, possiede facoltà empatiche e sensoriali sovrasviluppate. Uomo ammaliante, poeta, pittore, musicista, praticante di arti marziali, Massimo è una calamita per molti, e un maliardo per le donne, stregate di fronte alla sua sconfinata conoscenza e all’energia che sprigiona. Alcune donne, in particolare, fungeranno da specchio delle fragilità umane di Massimo: Mary, una conoscenza di vecchia data, Simona, la ragazza del terzo occhio, e la sua musa ispiratrice, colei per cui avrebbe sfidato chiunque, la Beatrice dantesca, che porta il nome di Sofia.

Attraverso la storia del protagonista ‒ tra un sogno dantesco e un dissidio interiore alla Petrarca ‒ Saverio Ferrara racconta la sua idea di Amore, stigmatizzando le dinamiche di una società spesso ossequiosa dell’apparenza e della forma.