LE NUOVE REGOLE PER I DSA NEI CONCORSI PUBBLICI, LE SPIEGA IL GARANTE DEI DISABILI PAOLO COLOMBO

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Con il decreto 9 novembre 2021 si stabiliscono le modalità di partecipazione ai concorsi pubblici per le persone con disturbi specifici dell’apprendimento, che prevedono la possibilità di utilizzare strumenti compensativi, di sostituire la prova scritta con una orale o di avere più tempo in tutti i concorsi delle amministrazioni pubbliche.
Nelle prove scritte dei concorsi pubblici indetti da Stato, regioni, province, città metropolitane, comuni e dai loro enti strumentali, a tutti i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) sarà data la possibilità di sostituire tali prove con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle prove (i tempi aggiuntivi non possono eccedere il cinquanta per cento del tempo assegnato per la prova). La mancata adozione di tali misure comporta la nullità dei bandi.

Nella domanda di partecipazione, il candidato che ha una diagnosi di DSA dovrà fare esplicita richiesta della misura dispensativa, dello strumento compensativo e/o dei tempi aggiuntivi necessari in funzione della propria necessità, così che l’amministrazione possa giungere preparata alla prova.

Le necessità del candidato devono essere documentate con apposita dichiarazione resa dalla commissione medico-legale dell’ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. La sostituzione delle prove scritte con un colloquio orale è concessa sulla base della documentazione presentata, che attesti una grave e documentata disgrafia e disortografia.

Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo, dichiara: “Questo è un passo importante per le pari opportunità e un grande stimolo per i DSA per iscriversi ai concorsi e affrontarli con maggiore serenità”.