DE LUCA, RUSSO, GUBITOSA E IL MIRACOLO DELLA SANITÀ… 

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   –   di Francesca Nardi   –                                                      

Deludente De Luca…uno sconosciuto, deludente e sconcertante. Se non ci fosse Crozza a conferire vigore coreografico agli eccessi del personaggio, il governatore sarebbe precipitato giù dal podio da un pezzo. Chissà se almeno nel tabernacolo, in cui il suo Io si libera delle scorie di umanità superflua, riesce ad avere contezza della verità. Impunemente, ostentando le solite frasi d’accatto sui miracoli, che il suo tocco d’artista e l’aspersione del suo genio, avrebbe reso possibili, il Governatore è passato sulla sanità casertana con la grazia e la leggerezza di un cingolato, mostrando tutta la sua indifferenza per le sorti di un territorio, in cui si giocava al massacro da un discreto numero di anni. Le sue ignobili chiacchiere in aggiunta alle altre, sulla sorte del Policlinico, hanno sversato su questo territorio un altro sacchetto di assist, a disposizione dei prossimi due o tre imbecilli, osannati come il Negus e legittimati dal nostro insensato e pecoreccio consenso, che verranno a raccontarci che l’asino vola, mentre molti di noi attiveranno conoscenze e “cumpagn e scola” per arrivare al nipote, alla cummarella o al cumpariello dei nuovi tribuni, perché Armandino vorrebbe entrare all’Asl come assistente amministrativo e Lucietta all’Aorn come collaboratore amministrativo. E che ce vo a fa nu concors eh? Basta prendere spunto dalle stesse strategie che partendo dal presupposto che noi, siamo una massa magmatica di decerebrati, fino ad oggi sono risultate vincenti, o no? Il caro De Luca, dopo avere intimato lo stop al lavoro somministrato, ha pensato bene di tranquillizzare i politici, che gli tiravano la coda della giacca ed ha aperto, discretamente di lato, uno spioncino provvidenziale, utile al mantenimento del consenso elettorale a 360 gradi…e ha fatto finta di non sapere che i concorsi banditi dalle Asl o dalle Aorn, con il placido benestare ed assenso dei sindacati, erano mirati soprattutto a stabilizzare gli interinali con la gradevole aggiunta di figli, nipoti, cumparielli e cummarelle degli amici degli amici…Anche De Luca, evidentemente, è del parere che la Campania sia popolata da idioti con la nocca… o da servi della gleba, che non oserebbero mai puntare il dito contro il feudatario che consente i concorsi farsa, che in questa regione si sfornano come sfilatini croccanti. A chi giustamente e con ragione rinfaccia a De Luca, il favore esclusivo nei confronti della città di Salerno, penalizzando il resto della Campania, vorremmo suggerire che i 420 milioni, stanziati per il Ruggi d’Aragona, sono soltanto la punta dell’iceberg, la cifra coreografica di uno scandalo e di un disegno perverso ed ignobile per l’indifferenza che lo delinea e che inizia dal basso…dalle cose volutamente ignorate, dalle nomine inqualificabili, dall’assenza totale di attenzione e di controllo e dalla legittimazione de facto, di una serie di autentiche “schifezze” che non possono certamente essere spiegate e giustificate con la distrazione di un Governatore che tene tropp cche ffa! Sostanzialmente a De Luca della sanità casertana non gliene frega un fischio e tanto meno gli interessano i casertani… che peraltro, gli hanno ampiamente dimostrato che possono essere strapazzati a piacere da lui e dai suoi fidi e nonostante la sua indifferenza al momento giusto, sapranno rimettersi in riga e piegati ad elle per eleggere il suo primogenito, caruccio. Ricorderemo De Luca per il bieco trasversalismo che ha incoronato Magliocca, al quale egli ha conferito i gradi della purezza d’intenti, lui che tuona persino in terra santa; ricorderemo De Luca per le scorribande autorizzate di Zannini e per l’infingardo conveniente atteggiamento tra l’ambiguo e l’ibrido, che mostra nei confronti di Oliviero. Ricorderemo De Luca…certo…ricorderemo molte cose…che emergono con prepotenza dalle viscere della nostra idiozia, I 420 milioni come potete desumere da quanto evidenziato, sono ben poca cosa e non sono, ciò che fa la differenza…Quei 420 milioni al Ruggi d’Aragona, non saranno sufficienti neppure per salvargli la faccia con i salernitani e per rifargli un pezzetto di look dopo l’immondo flagello perpetrato ai danni della Piana del Sele e dell’area tra Battipaglia ed Eboli dove, se le voci che circolano rispondono a verità, avrebbe sversato rifiuti tossici persino la Tunisia. Ma di cosa parliamo? Hasta la vista companeros!