ASL NA1, OSPEDALE VETERINARIO DEL FRULLONE, UN ALTRO CONCORSO SU MISURA

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frullone NA ASL NA1, OSPEDALE VETERINARIO DEL FRULLONE, UN ALTRO CONCORSO SU MISURA(f.n.) – Concorsi su misura…Sia l’Asl di Caserta, o l’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano o l’Area Veterinaria del Frullone all’Asl Na1, la storia si ripete, uguale a se stessa e si dipana nelle praterie della sanità campana, dove per anni ha attecchito e germogliato il lavoro somministrato, vera e propria cassaforte del consenso, legittimata e custodita dal silenzio conveniente, del mondo circostante. La storia si ripete nella maniera peggiore e più umiliante…variano i tempi e i modi, ma il filo conduttore è sempre lo stesso, quello del cinico utilitarismo che passa con indifferenza sulle vite degli altri, manipolate, utilizzate e gestite facendo leva sul bisogno. E quando finisce il tempo della blandizie e dell’illusione, la liquidazione si riassume in una cruda e virtuale sentenza: “te ne vai perché il tuo sponsor non è più nessuno, oppure te ne vai perché devo sistemare mio nipote oppure, semplicemente il politico di turno è cambiato e dobbiamo tenerne conto”. E se quelli che “non servono più” hanno una famiglia da mantenere e da dodici anni lavorano negli Ospedali e su quello stipendio hanno fatto conti e progetti, perché i sindacalisti hanno, tra l’altro contribuito ad alimentare le loro speranze, cosa volete che importi a quelli che armeggiano nella stanza dei bottoni? La vicenda raccontata da Antonello Diodato assistente sanitario che ha lavorato per dodici anni nell’area Veterinaria dell’Asl Na1 al Frullone, è la stessa di molti altri che si sono visti eliminare, per far posto nei posti utili della graduatoria di un concorso bandito dall’Asl Na1 per l’assunzione di 25 Operatori Tecnici Accalappiacani, ai nuovi favoriti segnalati dal potere in carica ai loro delegati in loco. E così Antonello Diodato dopo dodici anni e la qualifica di assistente sanitario e l’esperienza del caso, si trova catapultato al 52mo posto, allo stesso modo di Gaetano Foria con curriculum identico che si trova sbalzato al 59mo, stessa sorte fuori dai giochi, per Mariano Natale al 63mo posto e Pasquale Marrano al 39mo…solo per citarne alcuni…L’ordine di scuderia regionale era: stop al lavoro somministrato oppure: approfittate per fare entrare i vostri protetti, perché siete autorizzati a buttar fuori gli interinali? Una disposizione giusta sarebbe stata quella che avesse tenuto conto delle esperienze maturate nel tempo e della validità del dipendente, a prescindere se fosse o meno un interinale e non approfittare invece delle norme a scatola muta e cieca e sorda, per organizzare i fatti propri…perché in tal modo se è la corruzione, il cancro che si desidera distruggere finisce che lo si alimenti, oltre a far crescere una rabbia sorda ed incontrollata nelle file di chi subisce. Ai primissimi posti della graduatoria figurano intanto, persone che hanno lavorato senza qualifica alcuna, al di là di un corso di aggiornamento organizzato dall’Asl su misura. Sono almeno nove le persone che hanno rapporti di parentela o vicinanza con due dirigenti dell’Area veterinaria, come peraltro denunciato apertamente da Antonello Diodato e come ormai risulta noto a tutti. Restiamo quindi in attesa che qualcosa si muova dalle parti della “giustizia giusta” e questo ennesimo arrembaggio che non ha nulla da dividere con il merito e la professionalità ma molto con le conoscenze e le architetture a tavolino, venga vanificato da chi ha l’autorità per farlo. Hasta la vista!