PRODUZIONE DEL LATTE E COLDIRETTI…INIZIA LA SCENEGGIATA ANNUALE

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giuseppe messina e1645100814721 PRODUZIONE DEL LATTE E COLDIRETTI...INIZIA LA SCENEGGIATA ANNUALE  

  –   di Giuseppe Messina   –                                                  

Produrre latte oggi costa mediamente 46 centesimi al litro, secondo un’analisi di Ismea. Lo ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Prandini, spiegando anche come si potrebbero reperire nuove risorse da distribuire alle filiere: dall’aumento dell’Iva legata ai rincari dei prezzi al dettaglio che gravano sul consumatore.

La questione del prezzo del latte che come costo di produzione è ormai salito ai 46 centesimi al litro, ma non solo.

Agricoltori con trattori e animali davanti a 50 prefetture.

“Dateci più soldi e vi diciamo pure dove prenderli”. Questa la proposta Coldiretti. Fine.

Fin qui la cronaca di una manifestazione annunciata come una specie di tradizione di quella organizzazione di rappresentanza di una categoria allo sbando.

Cosa chiedono gli allevatori? Ma più soldi naturalmente. Chiedono che il loro lavoro gli venga (giustamente) riconosciuto. L’industria casearia fa spallucce e si gira dall’altra parte.

Ma è proprio così?

È credibile che il latte prodotto nella pianura padana, ovvero nell’area più inquinata d’Europa possa avere lo stesso valore di quello prodotto nelle malghe altoatesine o nelle aree interne dell’Appennino? O il latte prodotto da una piccola azienda che tiene gli animali al pascolo rispetto a un’azienda che mantiene gli animali alla catena con cibo troppo spesso di scarsissima qualità e con livelli di morbilità incredibile che impone di mantenere gli animali con continue profilassi?

Il latte andrebbe pagato secondo qualità. Punto.

Quando i produttori lo capiranno sarà troppo tardi soprattutto ora che, finalmente, consumatori e scienza stanno aprendo gli occhi sugli allevamenti intensivi e sulla necessità assoluta di rivedere e riorganizzare un settore fondamentale, quello dell’agroalimentare.

Ce la faremo? No. Naturalmente.

E mi chiedo, la Coldiretti è una risorsa o un problema per questo Paese?