CASERTA, PIETRO LAGNESE VISITA IL QUARTIERE ACQUAVIVA

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pietro lagnese 300x245 CASERTA, PIETRO LAGNESE VISITA IL QUARTIERE ACQUAVIVACASERTA – Giovedì 3 marzo S.E. Mons. Pietro Lagnese visiterà il quartiere Acquaviva, insieme ai volontari del Centro Sociale Ex Canapificio e del Comitato Città Viva.
La visita del Vescovo Pietro riveste un’importanza cruciale per il Quartiere in questo preciso momento storico, nonché per l’intera città.
La visita del 3 marzo nasce infatti dall’invito, rivolto dalle due associazioni al Vescovo, durante l’incontro pubblico che lo scorso febbraio si tenne tra il Vescovo Pietro Lagnese, Don Antonello Giannotti e l’intero Comitato Macrico Verde, del quale il Centro Sociale Ex Canapificio e il Comitato Città Viva fanno parte da molti anni.
In quell’occasione, il Vescovo Pietro è stato invitato a visitare i quartieri popolari della città, le periferie troppo spesso dimenticate, per conoscerne gli abitanti e raccontare loro del sogno collettivo di un Macrico verde che presto possa essere aperto e fruibile. Una visita che non sarà però soltanto occasione di racconto di questo sogno che oggi fa concreti passi avanti, tramite l’opera di pulizia dell’area a cura dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero che ne è proprietario, ma anche e soprattutto occasione di invito.
L’invito ai cittadini dei quartieri e delle periferie ad essere parte attiva di questo sogno, protagonisti di un coinvolgimento dell’intera città verso un Macrico bene comune che va immaginato, costruito e realizzato insieme.
Il quartiere Acquaviva può quindi essere l’apripista di un coinvolgimento della città nel percorso del Macrico, in quanto rappresenta anche il quartiere più vasto e popoloso della città, con al proprio interno tre agglomerati di case popolari tra cui quello di via Trento, oggi al centro di vicende drammatiche che scuotono le nostre coscienze e devono spingerci a costruire insieme un futuro diverso. Via Trento, Via Acquaviva e a pochi metri piazza S. Anna, via Vico, sono oggi al centro di una crisi sociale ed educativa che in pochissimi mesi, ha visto frequenti risse tra ragazzi, un ragazzo appena diciottenne – Gennaro Leone – ucciso da un coetaneo e nei giorni scorsi 6 arresti per spaccio di droga che hanno coinvolto anche giovani.
Una periferia che ormai si è spostata alle porte del centro della città, che vuole rispondere a questa crisi con una proposta degna di questo nome, che veda un’alleanza sociale ed educativa tra famiglie, associazioni, scuole, parrocchie, istituzioni. Una periferia che ha una storia di spazi negati, di luoghi che oggi sono chiusi invece di essere gli spazi dove costruire alternative alle strade opache e buie che troppo spesso si intraprendono in mancanza d’altro.
Un quartiere senza alcuno spazio sportivo fruibile, senza alcuno spazio dedicato alle associazioni, con un unico giardino pubblico aperto, la Villetta di via Arno, uno dei primi “beni comuni” della città sottratto al degrado e alla chiusura grazie all’impegno dei cittadini che da 5 anni aprono, chiudono, curano l’area e la fanno vivere con iniziative per tutte le età. A pochi passi, la Villetta di via Acquaviva “Bimbo Village”, chiusa da 10 anni, potrebbe presto diventare il prossimo “bene comune” del quartiere, un tassello frutto dell’alleanza sociale ed educativa che gli abitanti del quartiere vogliono realizzare. Qualche metro più avanti e si arriva alle case popolari di via Trento, simbolo di un allarme abitativo che non si può più nascondere e che va affrontato e risolto con tutti i nuovi strumenti che oggi le istituzioni hanno a disposizione.
La visita del Vescovo Pietro è quindi non soltanto una visita che riempie di emozione gli abitanti del quartiere Acquaviva, ma è anche un segno concreto di vicinanza, supporto e sostegno per riscattare insieme il futuro di una periferia che non è affatto già scritto.