UCRAINA, CIRO GUERRIERO: “PUTIN E’ L’ULTIMO COLPEVOLE DI UN CONFLITTO NATO QUASI VENT’ANNI FA PER MANO DI ALTRI”

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CASERTA –  Ciro Guerriero interviene sulla questione Ucraina, evidenziando come l’invasione intrapresa da Putin sia solo la punta dell’iceberg fatta di conflitti che nel silenzio vanno avanti da quasi vent’anni e, sebbene le azioni dello stesso siano senza dubbio condannabili, le ragioni che hanno portato a questa guerra hanno bel altri colpevoli: “Vabbè, ci abbaiano, Sancho: segno che stiamo cavalcando! direbbe Don Chisciotte ma aldilà delle citazioni più o meno dotte è interessante fare il punto della situazione. – afferma Guerriero- Il punto della situazione per sintetizzare, condensare in poche battute una questione molto articolata e anche complessa è il seguente. Ha sbagliato la Russia di Putin a dichiarare guerra all’Ucraina. Si ha sbagliato, ma per condannare realmente la guerra come noi facciamo, bisogna condannare anche tutte le condizioni che hanno portato a questa guerra, questa guerra che non nasce come viene proposta invece nelle narrazioni manicomiali dei professionisti dell’informazione locali e nazionali che presentano questa guerra come scaturita dalla follia paranoica di un pazzo chiamato Vladimir Putin. Ecco questa narrazione manicomiale che psicologizza i problemi è degna di riso naturalmente. Il problema sta nel fatto che questa guerra che ripeto condanniamo nasce dal fatto che dagli anni 90 ad oggi la NATO e l’occidente filo atlantista si sono espanse indebitamente, dirò di più sciaguratamente verso Oriente, violando ogni trattato, ogni accordo, ogni promessa di non ingerenza nelle questioni delle aree post-sovietiche. Anche un bambino può vedere sulle cartine come non sia stata la Russia a espandersi verso occidente ma viceversa c’è stata  l’aria, l’americanosfera la Nato a espandersi verso Oriente, accerchiando di fatto la Russia, colonizzando i territori circostanti, piazzando ovunque basi NATO e di fatto andando ad occupare gli spazi post-sovietici. Quello che sta accadendo in Ucraina da 2014 dovrebbe essere noto anche se professionisti dell’informazione fingono di non saperlo, si è attuata una rivoluzione colorata Velvet Revolution o meglio un vero e proprio colpo di stato para-nazista, gestito da forze sovversive dell’estrema destra tra Pravij Sektor, Svoboda e poi fino al Battaglione AZOV di cui ancora oggi si parla, anche se non nei media dominanti, ebbene fino al punto di non ritorno in cui ci troviamo cioè con un ucraina che vuole non soltanto essere vicina alla NATO addirittura entrare nell’Unione Europea ciò che è letteralmente inaccettabile per la Russia di Putin immaginate se il Canada fosse voluto al tempo entrare nel Patto di Varsavia o se l’Unione Sovietica avesse voluto piazzare i suoi missili in Messico cosa avrebbero fatto gli Stati Uniti avrebbero accettato di buon grado? Queste sono le vere ragioni su cui portare l’attenzione . Indi per cui condanniamo Certamente la guerra ma condannare la guerra significa condannare le ragioni che hanno portato alla guerra stessa. ignobile l’atteggiamento di Volodymyr Zelens’kyj un pagliaccio prodotto in vitro dal dalla civiltà dello spettacolo vinse Ballando con le stelle non dimentichiamolo, ignobile l’atteggiamento dell’Unione Europea di Volodymyr Zelens’kyj è ignobile atteggiamento che gli sta usando il proprio popolo come uno scudo contro l’interesse nazionale, come uno scudo a favore della NATO e dell’Unione Europea. Ignobile l’atteggiamento dell’Unione Europea da che anziché cercare la via della Pace dei negoziati e della diplomazia sta soffiando sul fuoco .promette già l’invio di armi e di contingenti militari. L’Italia di Draghi in prima linea naturalmente in questa catastrofe e anziché cercare la via della Pace stanno promuovendo più che mai la guerra totale contro la Russia una situazione assolutamente sciagurata e sarebbe un gesto puramente ipocrita ritenere che sia è tutta colpa solo del perfido zar Vladimir Putin il quale certo ha le sue responsabilità ma non è il solo. Sia chiaro ne probabilmente il principale responsabile di questa situazione nella quale ci troviamo ormai da tempo e le cui radici affondano direi dagli anni 90 con l’inclusione del sistema del socialismo reale.”