ENTI LOCALI E SANITÀ: MOBILITAZIONE FP CGIL AVANTI A PREFETTURA CASERTA

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cgil fp su aggressione in carcere 300x285 ENTI LOCALI E SANITÀ: MOBILITAZIONE FP CGIL AVANTI A PREFETTURA CASERTACASERTA – La Funzione Pubblica CGIL di Caserta si mobilita ed aderisce al presidio nazionale indetto dal sindacato a supporto delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità e delle Funzioni Locali. Venerdì 25 marzo, dalle 10.00 alle 12.00, gli impiegati dei comparti si riuniranno davanti alla Prefettura di Caserta, in piazza Vanvitelli, per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti, l’assenza di valorizzazione delle professionalità e di un piano di assunzioni straordinario per la pubblica amministrazione. “Abbiamo deciso di avviare una mobilitazione – dichiara Luigi Capaccio, Segretario Generale della FP CGIL di Caserta – a causa del mancato rispetto, da parte dell’attuale Governo, del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale del 10 marzo scorso che prometteva risorse per la revisione di tutti i sistemi relativi alle indennità fermi da dieci anni, la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, lo sblocco della contrattazione integrativa e un piano di assunzioni straordinario per rilanciare l’efficienza dei comparti pubblici”. “Non è più possibile ignorare il malcontento dei lavoratori – spiega Ciro Vettone, Segretario Sanità della FP CGIL di Caserta – che negli ultimi anni, nonostante l’emergenza Covid, hanno garantito servizi essenziali a tutti i cittadini, operando in condizioni estreme e mettendo a rischio la propria incolumità”. “Come la Sanità, anche gli enti locali pagano la carenza di organici ridotti all’osso – afferma Filomena Coletta, Segretaria Funzioni Locali della FP CGIL di Caserta. Inoltre, il mancato rinnovo dei Contratti, l’assenza di una normativa chiara sul lavoro agile e la carenza di un piano di formazione straordinario, contribuiscono ad affliggere un comparto già lacerato dalla cronica insufficienza di risorse economiche”.
I presidi di protesta si svolgeranno in contemporanea a Roma, dinanzi al Ministero dell’Economia e delle Finanze, e in tutta Italia davanti alle Prefetture delle principali città.