(f.n.) – Da qualche mese, percorrendo il tratto tra la farmacia e la cucina dell’Ospedale, la nota romantica, ispiratrice del viandante solitario, è quella che riconduce ad una deliziosa poesia di Angiolo Silvio Novaro, un classico delle elementari del tempo che fu “…che dice la pioggerellina di marzo che picchia argentina etc…etc…” e la goccia continua e persistente, ti arriva regolarmente in testa, sulla spalla e sul petto…e non disdegna i carrelli del vitto e dei medicinali, ma… forse perché l’ensemble è, appunto, romantico, a nessuno punge vaghezza di porre rimedio alla perdita di quel tubo sul soffitto basso, che da molti mesi, “perde e scorre” assai poco romanticamente… e il bello consiste nel fatto che, non siamo in grado di dire, quale tipo di liquido scorra, se si tratti di acqua di carico o di acqua di scarico…ma la storia è sempre la stessa…Ma come si può pretendere che la Direzione generale, abbia il tempo di interessarsi della efficienza strutturale e dei servizi offerti dall’Azienda che gestisce, quando spende “di sua vita il più bel fiore” (cit.G.Leopardi – Recanati 1798 – Napoli 1837) orchestrando concorsi che per gli arzigogoli che presiedono ai relativi bandi, avrebbero diritto al posto d’onore nel Guinness dei primati? Amigos…o si “costruisce” a dovere il bando ed in tal caso non si ha tempo per altro che esuli da una mission precisa, di cui sono investiti i Dg e che non ha alcuna attinenza con la necessità di ricercare la falla in un tubo che scorre oppure si fa un “bando normale” …ma in questo caso, quasi un evento futurista, si presuppongono strani personaggi che dispongono del tempo necessario e che mostrano l’indole giusta, nonché un senso preciso di responsabilità che consente a queste rarità di prevenire addirittura il rischio di un tubo che scorre…Ma ovviamente questa seconda ipotesi è lontana mille miglia dall’Aorn e per quanto riguarda la perdita d’acqua, potrebbe anche darsi che nessuno se ne sia accorto, quindi alla fine, vuoio vedere che dovremmo essere noi a chiamare il numero verde siram?, …i viandanti ospedalieri sono così indaffarati a contare le cofecchie del giorno, che si trovano bagnati e non sanno se si tratti dei residui della doccia mattutina o se qualcuno stia giocando con la pistola ad acqua…carucci….Eh sì, povero, caro Ospedale… tra poco perderà anche uno storico primario che, in un primo momento aveva deciso di prolungare la sua permanenza, oltre la data del pensionamento previsto e restare fino al 2023 invece, all’improvviso, ha deciso di andarsene…Infatti, Ferdinando Salzano de Luna primario di Chirurgia generale ed Oncologica, secondo le voci che si inseguono nelle piccionaie, sembrerebbe che qualche tempo fa, avesse avuto un alterco piuttosto acceso, con il Dg Gubitosa, al termine del quale avrebbe sbattuto la porta e avrebbe deciso di dimettersi, cosa che puntualmente ha fatto…Certo non è dato sapere quale fosse l’argomento dello scontro presunto ma, la cosa non meraviglia affatto… Gubitosa ultimamente è un po’ nervoso …troppi concorsi danno alla testa, questi politici sono insopportabili…“chi la vuole cotta, chi la vuole cruda e chi la vuole al dente” ed il povero caro DG, ha perso definitivamente l’aplomb che, tutto sommato, gli stava stretto di spalle ed è uscito al naturale…Circolano però, anche altre versioni dei fatti e delle ragioni, che sarebbero all’origine della decisione di uscire anzi tempo di scena del Salzano de Luna, come quella che sfrondata la Chirurgia delle ultime eccellenze, con l’uscita di scena del primario di chirurgia d’urgenza ed il Chicco nazionale che vorrebbe esibirsi nella mossa che gli viene meglio, quella dell’ “assopigliatutto”, il rischio che lo stesso Salzano de Luna dovesse entrare in prima linea operatoria, brandendo il bisturi, prendeva corpo e sostanza, pertanto consapevole di sè e dell’incomprensione di cui sarebbe stato oggetto, in aggiunta alla presunta discussione con il Dg, il Salzano de Luna avrebbe pensato bene di dimettersi…e questa potremmo definirla: la storia di una goccia cinese e di un primario partenopeo…Hasta la suerte!
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