
Il messaggio che il Movimento Migranti e Rifugiati ha portato al cospetto di Papa Francesco è del tutto in linea coi temi che il Pontefice ha affrontato nell’enciclica “Fratelli Tutti”, riassumibili nella solidarietà che deve accomunare il genere umano tutto, senza alcuna distinzione.
“Vogliamo la pace perché abbiamo visto la guerra” è la frase che racchiude le storie di migliaia di persone che conoscono i conflitti sulla propria pelle e che sono stati costretti a scappare. Per questo motivo il Movimento esprime solidarietà al popolo ucraino e ad ogni altro popolo oppresso dalla violenza in qualsiasi parte del mondo.

In questi anni le dichiarazioni del Santo Padre hanno ispirato una grande fiducia in queste persone e in tutte le realtà associative che quotidianamente lavorano per supportare una regolarizzazione che restituisca dignità e giustizia alle loro vite.
In occasione dell’udienza, il Movimento Migranti e Rifugiati ha fatto dono a Papa Francesco di due evocazioni in versi che rappresentano l’esperienza di lotta e di vita di più generazioni impegnate nella speranza del cambiamento.
La profonda attenzione per questi temi è sempre stata un elemento di congiunzione tra il pontificato del Santo Padre e gli appelli del Movimento Migranti e Rifugiati, un insopprimibile punto in comune. Per questo sappiamo di percorrere la stessa strada verso un futuro più equo che superi le sofferenze, in nome di un’umanità che ci rende tutti fratelli e sorelle.