OSPEDALE, ORTOPEDIA NEL DEGRADO, MEDICI IN FUGA E INFEZIONI STANZIALI

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(f.n.) – Corre voce nell’Ospedale che qualcuno, dopo aver letto il Memoriale sulle infezioni quali cause di decessi, cause reali ma opportunamente “silenziate”, si sia adombrato alquanto ma…non per raccapriccio, come sarebbe naturale, ma per la rabbia di vedere scoprire l’ennesimo altarino, assieme al solito deretano. Ebbene, se così fosse e qualcuno si fosse, persino, concesso il lusso di innervosirsi dopo aver peccato di inerzia, sarebbe appena il caso di evidenziare che la cosa, ci lascia decisamente, assolutamente indifferenti…Ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere e non allungare il muso a posteriore di pennuto, ogniqualvolta viene beccato a sguazzare sul tasto dolente della negligenza, foderata da inutili e fuorvianti chiacchiere…Se sbaglia un giornalista, la riparazione si rende possibile in diversi modi, a cominciare dalla pubblicazione di una smentita, fino ad un risarcimento, laddove la “gravità” della menzogna sia dimostrata. Se sbaglia un sanitario per indolenza, incapacità, spocchia o per abitudine e lo sbaglio provoca il decesso di un paziente ed il decesso viene addirittura contrabbandato per altro, il responsabile dovrebbe essere condannato ai lavori forzati a vita, mentre coloro che non hanno controllato e quindi ancora più colpevoli, dovrebbero essere condannati a lavorare senza calosce protettive, alla pulizia degli alvei fognari, fine pena mai. Dichiarare una grande amarezza è inutile, soprattutto è inutile con questa direzione generale, con questa direzione sanitaria, che non abbiamo ancora compreso se abbia contezza delle responsabilità che ha in carico e in che misura lo sia, ammesso che lo sia. Il Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO), è “un organo tecnico-scientifico con il compito di vigilare e presidiare gli aspetti relativi al controllo delle infezioni trasmesse in ambito ospedaliero”. A questo punto del ripasso…rileggere l’elenco delle attività cui è preposto il Cio, in aggiunta alla consapevolezza che nell’Aorn, a dirigere un organismo di siffatta importanza, da circa 15 anni è la stessa persona e ricordare lo scempio delle infezioni, nonché le morti che si sarebbero potute evitare… “fa tremar le vene e i polsi”…finché restiamo aggrappati convulsamente, all’eloquio garbato…dopodiché comprendiamo che urge una passeggiatina in qualche reparto a  rischio ed allora sì, che saltano i nervi e l’eloquio garbato, rischia di scomparire per sempre dalle nostre buone abitudini. Vi sono reparti nel nostro Ospedale che andrebbero “capotati” letteralmente e se qualcuno avesse esercitato il controllo che era deputato ad esercitare, un esempio a caso, quel carico di protesi scadute che fu trovato in uno sgabuzzino dell’Ortopedia, non avrebbe avuto motivo di esserci o non è così? La notizia peraltro vergognosa, è praticamente scivolata senza scalfire la dignità fasulla di alcuno e la direzione generale, per non parlare di direzione sanitaria, che simile ad una fragile libellula sembra aleggiare torno torno al lampadario e preoccuparsi soprattutto di non varcare la soglia della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco… Ebbene, dicevamo, questa direzione generale dopo lo scandalo delle protesi, invece di stringere i ranghi e attivare un controllo serrato, ha dimostrato di essere ancora più disattenta di prima…tanto è vero che, presumiamo che nessuno di lor signori e tantomeno nessun componente del Cio che, chissà in quale galassia sia impegnato alla ricerca del germe patogeno, si siano mai posti il problema tipo: ma fammi vedere come vanno le cose in Ortopedia…Forse qualcuno sarebbe stato messo al corrente che i materassi antidecubito se li sognano, mentre le piaghe da decubito sono all’ordine del giorno… e, nota a margine: al paziente con le piaghe da decubito pensa il parente a portare lo spray cicatrizzante necessario…che i pazienti si applicheranno da soli…Davvero edificante n’est pas?, forse gli infermieri sono abituati ad ammucchiare le protesi più che a pensare alle cose necessarie, o no? Il reparto al momento è senza caposala e gli ortopedici tagliano la corda…I dottori Angrisani e Taglialatela si sono dimessi e, si dice che forse anche il dottor Zanforlino abbia in mente di seguire la stessa via…Ma… ovviamente va tutto bene…se qualcuno parla con i signori della luna rossa, vedrete che risponderanno: ma va tutto bene!, perché? Parlando con qualche ex paziente, apprendiamo che l’assistenza lascia davvero molto a desiderare e a voler ripetere l’aggettivo utilizzato…bé l’assistenza è pessima! I percorsi post operatori sono  “a ccomm ven” , ad esempio tra interventi chirurgici urgenti e interventi chirurgici di elezione…Gli ambulatori poi…sono una vera rappresentazione coreografica del degrado…Pazienti provenienti dal Ps assieme ai pazienti in prenotazione…qualcuno secondo voi, si lava le mani tra un paziente e l’altro?, macché, nada de nada…Pensano che i guanti facciano autolavaggio simultaneo…Forse sarebbe il caso che Lady Cio facesse una passeggiata studio in Ortopedia, presumiamo sappia dove si trova non è vero?, altrimenti può telefonarci, saremo felici di farle anche un disegnino…Una volta trovato il reparto dovrebbe provvedere a fare il suo mestiere e cioè uno studio di rilevazione di infezioni ospedaliere…siamo certi che scoprirebbe cose assai interessanti…e altrettanta attenzione dovrebbe provenire dallo Sgueglia, sempre che il reparto, segnali sulla scheda di dimissione ospedaliera la presenza di una infezione…non è così?, non lo prevede la legge?, a noi sembra proprio di si!  Allora?, le infezioni vengono segnalate o no? E sul mistero del caposala che voleva dimettersi perché era esausto, sapete come è andata a finire? Si dice che il caposala volesse tornare a fare l’infermiere del mattino, ma in un altro reparto…e quella brava persona che dirige l’Opsos gli avrebbe risposto che, se vuole fare l’infermiere lo deve fare in Ortopedia…Chissà come si chiama in gergo, questa scuola di pensiero che insegna la  maniera di trattare le cose …Inoltre è appena il caso di ricordare che, grazie anche e soprattutto all’avallo dell’Opsos, si son fatti tutti i trasferimenti di favore possibili e immaginabili …ed ora questo non se ne può andare perché il golden boy ha preso il capriccio di dire “no”, oppure qualcuno lo ha consigliato in tal senso…Caruccio! Hasta la suerte!

Pro memoria

Le principali attività del CIO sono:

1) il monitoraggio delle malattie infettive presenti in ospedale; 2) valutazione dell’ecosistema microbico ospedaliero e del livello delle resistenze antibiotiche possedute dai vari microrganismi; 3) verifica di tutti i casi epidemici e preparazione di linee guida, protocolli, azioni di miglioramento e attività formative necessarie a controllare e a ridurre la trasmissione dei microrganismi durante l’attività sanitaria, valutando anche i dispositivi, le attrezzature e i prodotti utilizzati; 4) sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza; 5) attività scientifica attraverso la pubblicazione di articoli sulle attività svolte; 6) sorveglianza e prevenzione della sepsi; 7) conduzione della politica antibiotica in ospedale attraverso progetti di gestione e di implementazione dell’utilizzo corretto degli antibiotici in ospedale.

All’interno di una struttura sanitaria il CIO ha il compito di garantire supporto in tutte le fasi decisionali di sviluppo o modifica di attività correlate a un potenziale rischio infettivo e mantenere una collaborazione in rete con le altre Aziende sanitarie e con le strutture private accreditate che insistono nel proprio territorio aziendale.

2 Commenti

  1. Mia madre è stata ricoverata in ospedale per oltre un mese. Lo sporco che ho visto non ha eguali. Non possono entrare i parenti per evitare contagio da covid ma in un reparto come la geriatria il comodino lercio, il tavolino veniva pulito con lo stesso straccio della finestra e del davanzale. I sopraletto non venivano puliti per non dirvi quanto era sporca l’asta della flebo. Mia madre persona molto ma molto pulita si rifiutava persino di sedersi sulla carrozzina a rotelle. Mai fatta una doccia o una lavata decente. Altro che infezioni.

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