STABILIZZAZIONE PRECARI ASL, I SINDACATI SOLLECITANO LA REGIONE

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Alberto Marino con Della Rocca e Gigi Sbarra STABILIZZAZIONE PRECARI ASL, I SINDACATI SOLLECITANO LA REGIONE
da sin: Franco Crisci, presidente dell’Associazione Professioni Sanitarie, Alberto Marino, Referente CISL FP giovani precari, Gigi Sbarra Segretario Generale Cisl Nazionale, Franco Della Rocca, Segretario Generale Cisl Fp Caserta

Le OO.SS.  FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e NURSING UP con una nota congiunta spiegano di aver “più volte sollecitato, sia singolarmente che congiuntamente, le SS.LL. in indirizzo affinché si attivassero i previsti percorsi di legge per giungere alla definitiva stabilizzazione del personale precario.

In verità, le strutture in indirizzo, hanno già da febbraio scorso iniziato ad adoperarsi al fine di avviare la ricognizione del personale precario attualmente operante nel SSR, sia in possesso dei requisiti della legge Madia che della legge 234/2021. Tale ricognizione, nonostante siano trascorsi diversi mesi, allo stato non ha prodotto effetti reali sulla stabilizzazione del personale precario.

Si procede con estrema lentezza all’applicazione della legge Madia per i precari storici, mentre a breve, (30 di giugno prossimo) i lavoratori precari che hanno lavorato anche nel periodo Covid matureranno i requisiti per la stabilizzazione (personale sanitario e OSS), così come previsto dalla legge 234 del 2021″, dichiara Alberto Marino, Referente CISL FP giovani precari.

Ad oggi ancora non vengono emanate le linee di indirizzo regionali in materia stabilizzazione – spiega –  Come sindacato, insieme a CGIL, UIL Nursing up, abbiamo sollecitato le aziende sanitarie e la stessa Regione affinché si metta mano alla tanto agognata stabilizzazione del personale che ha lavorato nel periodo Covid e non solo, in condizioni durissime, di rischio e con precari rapporti di lavoro ormai da oltre due anni.

Abbiamo intrapreso come CISL FP diverse iniziative di rivendicazione in ambito regionale e non escludiamo di farne altre a breve, fin quando non si stabilizzi anche l’ultimo dei precari sia esseri storici che di recente assunzione”.

Questo rallentamento, è dovuto principalmente alla mancata definizione di criteri di priorità che la Regione Campania doveva emanare, così come previsto dalla legge di bilancio all’art. 1, comma 268, lett. b e, riguardante, specificatamente, il personale sanitario e OSS che alla data del 30/06/2022 possiede i previsti diciotto mesi di servizio nel SSN.

Se per questi ultimi lavoratori precari (Operatori sanitari e OSS con diciotto mesi di servizi) tardano ad arrivare, ingiustificatamente, le previste indicazioni regionali, non si comprende, invece, perché non si proceda con la stabilizzazione del personale precario storico che ha i requisiti della legge Madia (ovvero i trentasei mesi di servizio) e per i quali le linee guida regionali già sono state emanate a suo tempo.

Pertanto, considerato che a breve scadranno molti contratti di lavoro precari e, considerato che le aziende sanitarie in indirizzo hanno predisposto tutti gli adempimenti previsti per procedere alla stabilizzazione (PTFP; dotazione organica, programmazione budget di spesa), si chiede alle SS.VV. di emanare celermente le linee guida sui criteri di priorità da adottare per stabilizzare il personale e, nel contempo, voler prorogare al 31/12/2022 tutti i contratti precari ancora in essere nelle aziende sanitarie riportate in indirizzo”, conclude la nota inviata ai direttori generali.