LA LUNGA NOTTE DELL’ARCHIVIO…LETTERA ALLA SENATRICE MARGHERITA CORRADO

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   –   di Costantino Beltrami   –   

Gentilissima Senatrice Margherita Corrado,

abbiamo letto la sua interrogazione sull’Archivio di Stato di Caserta e ci corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. Correva il mese di luglio del 2018, quando una delegazione del Comitato Pro Archivio di Stato di Caserta, tra cui la nostra direttrice Francesca Nardi, si recava a Roma presso la Direzione Generale Archivi dell’ex Mibact ad un incontro con il dottor Gino Famiglietti. Erano passati pochi mesi dalle elezioni, il M5S aveva avuto un consenso enorme. La senatrice Vilma Moronese, a proposito qualcuno l’ha vista? –   si fece promotrice dell’incontro… L’ineffabile direttore Famiglietti, si mostrava a parole  proteso a risolvere il caso dell’Archivio, “un manicomio” lo definì – suggerendo di aspettare qualche mese, precisamente l’autunno affinché il mega direttore della Reggia Mauro Felicor, lasciasse l’incarico, il che avrebbe semplificato le cose. Sapeva bene Famiglietti che i lavori dell’Emiciclo non partivano, sapeva bene che in via dei Bersaglieri le cose erano molto critiche e i documenti a rischio di deterioramento  ( del resto erano lì solo dal 1972), sapeva bene che il demanio aveva assegnati dal 01.01.2016 4000 mq di spazi ex aereonautica in Reggia destinati a depositi dell’Archivio di Stato e che a due anni di distanza, i lavori erano  ancora al palo. Sapendo tutte queste cose, che, del resto conosceva tutta Italia, ringraziando gli dei per aver mandato via “quelli di prima”, l’esimio direttore convenne e concordò con la delegazione che la soluzione passava nella nomina di un commissario ad acta. Calato il silenzio estivo, alla vigilia di ferragosto, il direttore avocò a sé le funzioni di direttore dell’Archivio di Stato di Caserta per risolvere la questione definitivamente. Nell’ottobre 2018 i vigili del fuoco di Caserta si accorsero che in Via dei Bersaglieri c’erano delle criticità! Si provvedette allo sgombero della biblioteca che fu portata nei depositi dell’Archivio di Stato di Benevento, fu stipulato un contratto con la Italarchivi spa, per portare nella sede di Pastorano le carte depositate in Via Bersaglieri. Il progetto si infranse sull’opposizione della proprietaria dell’immobile di Via dei Bersaglieri. Ops!!!! E gli spazi in Reggia??? Caduti nell’oblio allora ed in seguito come tutta la vicenda… Apprezziamo molto il suo impegno, Senatrice ed ha la nostra simpatia per l’azione di critica e denuncia che compie verso un ministro arrogante e insensibile ai temi della cultura e della tutela e conservazione quale Franceschini è, ma i conti non tornano! Famiglietti lascia la DGA e al suo posto arriva la dottoressa Buzzi di cui non si hanno tracce. Infatti si legge nell’interrogazione… “Nel frattempo, la Direzione generale archivi ha ricominciato a destinare denaro alla manutenzione dei depositi di viale dei Bersaglieri, lasciando implicitamente intuire di avere preso atto o forse di avere optato per inerzia, irresponsabilmente, per una permanenza sine die del materiale archivistico in quella sede inadeguata e indecorosa”. Perché Famiglietti e poi la Buzzi hanno volutamente ignorato gli spazi in Reggia? Perché il Ministero dal 2014, cioè da 8 anni disattende una legge dello Stato? I conti non tornano : “ormai da lungo tempo,  ( vedi interrogazione ) per mettere fine alla intollerabile precarietà della sistemazione di viale dei Bersaglieri, la Direzione generale archivi va in cerca di una sede alternativa, demaniale, e l’aveva individuata fin dal 2002 nel settore orientale (costruito negli anni 1773-metà ‘800) dell’emiciclo vanvitelliano che chiude a nord la piazza ellittica antistante alla reggia, puntando agli ampi spazi dell’ex caserma “Pollio” che l’Aeronautica militare si apprestava a rilasciare all’Agenzia del demanio. Nelle more (la legge dice altro), era stato ipotizzato anche che altri locali liberati dal Ministero della difesa all’interno del palazzo reale (nell’angolo sudest del piano terra e dell’ammezzato, nonché nel piano interrato sottostante), una volta adeguati alle nuove necessità, potessero offrire una sistemazione, come depositi, a documentazione dell’archivio di Stato di Caserta da distribuire su circa 10.000 metri lineari”. Gentilissima Senatrice Corrado, i mali dell’Archivio di Stato risiedono tutti in Reggia è lì che deve cercare le risposte: nel marzo 2016 la responsabile unica del Procedimento per i lavori di adeguamento all’interno della Reggia la dott.ssa Fabiani della DGA   ha    inoltrata una richiesta di finanziamento al Segretariato Generale necessario a coprire i lavori per circa € 2.600.000,00 cifra che viene ricavata da un documento preliminare al progetto. “I suddetti lavori sono stati suddivisi in 3 lotti, di cui il primo di circa 500.000 € che servirebbe a coprire i lavori per i locali da adibire a uffici e che una volta realizzati permetterebbero di avviare il trasloco finalmente dell’archivio di stato di Caserta da via Bersaglieri alla Reggia. Il secondo lotto riguarda una serie di locali da adibire totalmente a deposito, dove effettivamente c’è qualche lavoro di certo più consistente da realizzare, mentre il terzo lotto quello più sostanzioso riguardano i locali interrati che un tempo erano utilizzati dall’Aeronautica Militare come foresteria e pertanto richiedono una serie di lavori più rilevanti. Cosa è successo Senatrice Corrado non lo sappiamo, ma Famiglietti, dopo di lui la Buzzi devono a tutti noi delle risposte. Sarebbe ottima cosa se ne volesse occupare”.