Ospedale San Rocco, Covid: rimpallo di responsabilità

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(f.n.) – Il PO San Rocco di Sessa Aurunca continua a funzionare secondo gli umori o le bizze, di chi ritiene che la direzione sanitaria di un Presidio e a cascata le direzioni di alcune UO, siano autorizzate a gestire ad sensum ed a procedere a vista, ben tutelati ed assistiti, dall’assoluta indifferenza della sede centrale dell’Asl. Con questo sistema consolidato negli anni, più o meno da sempre, visto e considerata la giovane età del San Rocco, è stato facile arrivare alla cosiddetta, ma non comprovata, necessità di armare falangi e falangette, per farsi dare giusto quattro spiccioli, per costruire un nuovo Ospedale, non è vero? Ebbene, tra le varie e variegate abitudini delle varie direzioni sanitarie che si sono susseguite, la costante è rappresentata da una grassa, visibile incoerenza, sulla cui natura, spontanea o studiata a tavolino, siamo ancora incerti. Fatto è che l’attuale Ds Antonella Foglia si è data alle interviste ai pazienti che dopo il ricovero, sono risultati positivi al Covid, nel tentativo evidente di parare eventuali colpi ed evitare rinculi…insinuando e ritenendo che il Covid potesse essere stato trasmesso loro da operatori sanitari… A 11-12 anni chi commetteuna leggerezza, che potrebbe avere conseguenza, tenta di fare il furbo e crea le condizioni affinché, laddove scoppi il bubbone, nessuno risalga a lui…e quindi, comesi suol dire, il ragazzo si butta avanti…La Ds Foglia non è più una adolescente, ma abbiamo l’impressione che si comporti come tale…Infatti le sue interviste sono chiaramente mirate a responsabilizzare tutti, tranne lei stessa e qualcun altro. Infatti, senza andare a cercare il colpevole in camice bianco o accusare come sempre , per direttissima il personale infermieristico, sarebbe forse opportuno, tenere presente che,nonostante il divieto chiaro e conciso, che impone ad ogni Ospedale di limitare le visite dei parenti alle UO, sembra che nei reparti di Chirurgia e addirittura nelle Terapie intensive e nella Rianimazione, sia la Ds che la primaria nuova di zecca dellaRianimazione, abbiano fatto entrare i parenti dei pazienti. La domanda sorge, spontanea ed anche una ‘ntecchia scandalizzata: ma se al termine delle ferie dei medici, infermieri e Oss, pretendete, giustamente, il tampone molecolare prima del loro rientro in Ospedale, per quale motivo, quando si tratta di parenti che, peraltro non potrebbero neppure entrare, vi accontentate del tampone rapido e negativo della farmacia? Ognuno fa ciò che vuole al San Rocco, della cui immagine e delle cui professionalità che pur esistono, a nessuno, de facto, interessa nulla. Scompaiono i letti…quattro chiacchiere di spiegazione peraltro senza senso, dal momento che il Dg sembrava quasi offeso mortalmente, quando abbiamo pubblicato la notizia…bah! Fatto è che nessuno ha saputo più nulla…e le protesi ortopediche?, scomparse dai pressi della sala operatoria qualche tempo fa?, Qualcuno ha saputo qualcosa? Nada denada…Ma che sistema è questo! Hasta la vista!