Politica… o quel che resta del buonsenso

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Di Francesca Nardi

Mario Draghi non aveva ancora detto “buongiorno”, che Mentana aveva già annunciato per il 2 ottobre, la data delle elezioni più “appezzottate” della storia della democrazia. Democrazia…continuiamo pure ad usare improvvidamente parole e definizioni di cui non ci siamo mai seriamente preoccupati, di conoscere il significato…Siamo uno stupefacente agglomerato di indolente permissività, che si prepara inconsapevolmente, a confermare una classe politica, che sta celebrando il suo suicidio, convinta di aver mandato a casa il lupo nero e che il suicidio che festeggia sia quello di un altro… Siamo stati così generosi o forse soltanto distratti, da consentire a Salvini, da tempo nel pallone, di recuperare quattro occasioni perse, rimpastarle, centrifugarle e contrabbandarle per “effervescenza naturale” assieme al nuovo make up che, in quantità industriale, ha regalato a Berlusconi, il quale, caruccio, continua sorridere, controllato a vista dalla signora Fascina, che presiede a tutti gli incontri politici e riservati. Più querulo ed imbarazzato che mai, intanto, quello che era soltanto il povero Conte, ha potuto, grazie alla nostra incomparabile evanescenza, tirar fuori quel residuo canoro dal fondo dell’ugola e, dopo una raschiatina diplomatica di gola, recitare, timidamente spudorato, la parte di quello cheaveva ragione e per questo, è stato ingiustamente lapidato… Baldanzosa ed imprudente invece, come appare, sempre più frequentemente negli ultimi tempi, Giorgia Meloni, al momento distinta e distante dal duo “cipciop” Salvini&Berlusconi, ha tripudiato in onore del 2 ottobre: “Noi siamo pronti!”, omettendo “jo soy una mujer”, consapevole che in italiano non avrebbe avuto lo stesso fascino rude dello spagnolo. Forse la Meloni che inneggia al voto, è l’unica ad essere coerente con sé stessa…anche se… un politico che ambisce a diventare Presidente del Consiglio, dovrebbe avere le idee superchiare, a cominciare da ciò che succede oltre confine e dall’atteggiamento che intende o “dovrà obbligatoriamente” indossare nei confronti della Biden & co. Negli ultimi anni le periferie campane sono state gestite per procura dalla Meloni e dal fido Lollobrigida, sovente senza analizzare troppo la dimensione umana e culturale delle varie procure…che, senza alcun dubbio, saranno chiamate alla prova del 9, a breve, n’est pas? Vedremo quindi all’opera le nuove plurinvestiture e ..garantito…ci sarà da ridere, se non avremo consumato tutte le lacrime nella vigilia… Peccato che la cosiddetta destra attuale, cheha deciso di andare al governo del Paese, sia così arruffata e priva di classe e dia per scontato, in maniera assai evidente, che non tiene in alcun conto, lo spirito di osservazione del Paese e la sua capacità di riflessione, altrimenti almeno un’apparente unità tra le parti, si sarebbe preoccupata di mostrarla, al di là della foto vecchia di tre anni, che i Tg continuano a mandare in onda, con Berlusconi, Meloni e Salvini in tenuta invernale. Oggi Salvini inciucia con Berlusconi e la Meloni si produce in “assolo” di dubbio gusto… se questa è la destra e la sinistra fonda la ripartenza soltanto sulle illuminazioni tardive di Enrico Letta, considerando che speriamo nel karma politico a breve scadenza, al momento non ci resta che sperare nel decollo rapido dell’Azione di Calenda e nel tanto deprecato Renzi che, tra una grandinata di critiche, ha mostrato di saper ballare la rumba dell’impossibile, politicamente parlando,sempre che non si perdano per la strada e non si abbandonino al fascino temporaneo del consenso…Hasta la vista companeros!

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