POLITICA, A CIASCUNO IL SUO: LA SINISTRA FA IL PROCESSO ALLA MELONI E OLIVIERO FA LE PULCI A GRAZIANO

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   –   di Francesca Nardi   –                                                 ONOREVOLI 5SCATTI POLITICA, A CIASCUNO IL SUO: LA SINISTRA FA IL PROCESSO ALLA MELONI E OLIVIERO FA LE PULCI A GRAZIANOUn profondo senso di scoramento che ci pervade e ci umilia, è l’unico segno di esistenza in vita del pensiero e della ragione, che qualcuno, deputato a perpetrare irreparabili danni governativi, potrebbe adoperarsi per atrofizzare del tutto, di qui a breve…E non è detto che la soluzione migliore, non sia proprio quella di ritrarsi dal bancone ai cui bordi si è chiamati, per assistere alla grezza divisione in tranci dei territori, come fossero stecche di baccalà, con annessi e connessi. Siamo messi male…eh già…assai male… Se li guardiamo sfilare uno ad uno, i deputati ed i senatori passati a raccogliere consensi, a suo tempo impacchettati per procura e che nel corso della legislatura appena tramontata, hanno offerto al popolo sovrano, ben più di un motivo per autoflagellarsi, a causa della minchionaggine allargata, di cui continua a dare prova al resto del mondo, stentiamo a riconoscere, non i succitati tribuni, ma bensì noi stessi, che, per quasi cinque anni o giù di lì, cestinando il buon  senso, abbiamo indugiato in quel “tir a’ campà” che ci ha squalificato, favorendo la loro dorata inconsistenza.   …Eccoli lì e, salvando misericordiosamente la pace di qualcuno, ci chiediamo dove siano andati a svernare i rimanenti e sorridenti “ciccetti”, che, tutto sommato, non si sono distinti dal vuoto pneumatico, che ha caratterizzato la Fedeli. Specialista per le elaborazioni di wikipedia durante le commemorazioni, ecco Antonio Del Monaco; insuperabile nel cambio delle acconciature “morbide” chi?, se non Agostino Santillo?; romanticamente evanescente, la cara Marianna Iorio, rilassato e riposante con tendenze sibaritiche, Carlo Sarro, chi l’ha visto Gianni Russo?, e interrompiamo il nutrito elenco, bisognosi noi stessi, di un atto di grazia, consapevoli della nostra insipienza, inviando un pensiero devoto al padre di Piero De Luca… E via col tango, spezzando una lancia per Wilma Moronese, persona seria e responsabile ed un’altra per Giuseppe Buonpane, puntuale e coerente…E adesso che, se fossimo gente seria, dovremmo alzare la testa di scatto, fare giustizia sommaria di quella filosofia a buon mercato, che rimbalza dal rattoppo fatto con arte, all’usato stinto e tentare di essere seri ed intellettualmente onesti, per toglierci dalla faccia tutto lo “scuorno” che abbiamo incamerato senza battere ciglio, secondo voi, cosa facciamo? Niente…perché se ci guardiamo intorno… rischiamo di pensare seriamente alla vita del chiostro, che preclude alla clausura definitiva.  Al di là della filastrocca inflazionata sul PNRR, che tra poco verrà impresso come brand, anche sulla 24 ore di Big Jim e sul bolerino di Barbie, non si legge una riga, né si ode in Tv una “vrenzola” di qualcosa che somigli anche lontanamente ad un programma elettorale o anche soltanto ad un progetto. L’informazione di stato, ormai completamente avvizzita, singulta e s’impenna su un fronte unico: fare le pulci alla Meloni, contarne i peccati e laddove le “peggio cose” non fossero abbastanza succulente da abbattere le posizioni favorevoli di Fdi, inventare qualcosa di spettacolare come ultima spiaggia, affinché la tirannia di una nuova e feroce dittatura non si abbatta sulla nostra povera Patria…E se non dovesse essere la paventata tirannia ad abbatterci, sicuramente verremmo spazzati via dalla imbecillaggine di chi la pronostica e dice di volerla arginare…E guardando alle cose di casa nostra…be quiet!, nessuna variazione sul tema…Se a livello nazionale la lotta senza quartiere schizza tra Conte e Di Maio, Calenda contro il mondo o a favore secondo gli apostrofi e gli accenti e tutti d’accordo contro la Meloni, dalle nostre parti dove il governo de noautri nasce, pasce e cresce, sempre all’interno de noautri e dei nostri interessi, assistiamo ad una battaglia di grande spessore, fondata sulla scuola del pensiero politico aurunco-universale: “o con me o non ce n’è per nessuno”, nonché sull’etica ed estetica “dei fatti miei” attraverso i secoli e l’elucubrazione ipotetica sul diritto degli altri, che non dovrebbe avere nessun valore. Sulla scia di questi nobili sentimenti, la lotta è sempre e comunque, contro un nemico fisico, che può pensarla come vuole, non ce ne frega niente, perché la cosa importante è che si tolga di mezzo in fretta, perché “deve comandare Tizio!”. Praticamente questa è la legge dalle nostre parti, soprattutto nelle aree storicamente più significative. Figuratevi che il presidente del Consiglio regionale, il nobile aurunco Gennaro Oliviero, dopo aver valicato sette montagne e essersi pentito in ben sette chiese per aver mangiato carne di venerdi ed a avere quasi perduto, la speranza di essere candidato, dopo lo sgarbo “ufficiale” al Pd, è arrivato persino a far candidare uno dei suoi sherpa con i 5Stelle in frantumi, pur di raspare via qualche voto al suo nemico Stefano Graziano…Ovviamente, che il tasso di disoccupazione di questa provincia sia allarmante ed i problemi abbiano superato da un pezzo, il livello di guardia, che l’economia stia già strabuzzando gli occhi prima di abbandonarsi ad una misera agonia, e che a breve si correrà il rischio di scendere nella strada, virtualmente con il coltello in mezzo ai denti ed il sangue agli occhi, no…non gliene frega niente a nessuno…Sono soltanto particolari trascurabili e di assai lieve entità, perché la cosa più importante è: fregare la Meloni a livello nazionale e Graziano a livello provinciale perché noi, modestamente nel nostro piccolo non ci facciamo mancare niente, soprattutto le canagliate! Hasta la suerte companeros!