OSPEDALE SAN ROCCO, LE DENUNCE INUTILI & I SALDI DELLA SANITÀ …

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(f.n.) – Dopo tante inutili denunce relative alla gestione del PO San Rocco di Sessa Aurunca, dopo tante lamentele raccolte e veicolate, verso una direzione Asl sempre più sorda e disinteressata, assieme ai racconti meno edificanti dei responsabili della sanità aurunca ed ai disegni sempre lerci, perché modellati su misura di qualche raccomandato della dinastia in auge, dopo tante immagini pubblicate a sostegno delle nostre denunce, non per hobby ma per cercare di dare voce a chi in questo territorio, sembra non avere alcuna possibilità di ascolto, ebbene…saremmo più che giustificati, se questa jihad ci avesse definitivamente fiaccato, visto e considerato che quello che abbiamo sempre definito, un sistema clientelare dei peggiori, ha persino impedito alla direzione generale di Via Unità d’Italia di salvare la faccia provvedendo almeno a sanare i percorsi, sui quali passa il Vescovo…E per la verità un po’ ci siamo stufati, ma quando l’approssimazione e forse l’indolenza o addirittura l’incapacità provocano tragedie, allora nessuno ha il diritto di tacere o annoiarsi o girarsi dall’altra parte. E noi torniamo ad indignarci e a denunciare, anche se con maggiore amarezza… Una quindicina di giorni fa un paziente di Roccamonfina, poco più che quarantenne, si è recato al Pronto Soccorso del PO San Rocco di Sessa Aurunca, accusando un forte dolore ad una spalla. L’uomo è stato controllato da un ortopedico ed è stato dimesso . Nel pomeriggio dello stesso giorno, lo stesso uomo si è ripresentato in Ospedale con violenti dolori addominali e dopo essere stato visitato ed evidentemente trattato da un chirurgo, lo hanno rimandato nuovamente a casa…Il giorno dopo, l’uomo è tornato nuovamente in pronto Soccorso con il braccio gonfio ed accusando insopportabili dolori addominali. Questa volta è stato trattenuto ed operato…Il poveretto che, per la frequenza con cui si era presentato in Ps, negli ultimi due giorni, era stato persino preso in giro da qualcuno, aveva un infarto intestinale diffuso, le feci sparse nell’addome, setticemia in corso ed una fascite necrotizzante…L’uomo, M.R. un 41enne di Roccamonfina, è deceduto, pare durante l’intervento… Sembrerebbe che il giorno in cui è stato operato, siano state eseguite sia la Rx che la Tac e che nelle precedenti osservazioni in Ps non fosse stato eseguito alcun esame strumentale. Molti anni fa un giovane uomo, più o meno della stessa età, morì di infarto cardiaco a Maddaloni, dopo essere stato mandato a casa con la prescrizione di un cucchiaio di Maalox per il mal di stomaco, per ben due volte…La terza volta che si presentò in Ps, evidentemente potè usufruire di una visita più accorta, che gli diagnosticò un infarto, ma ormai era troppo tardi e la sua bambina restò orfana… Non è il caso di fare commenti né per ora né per allora, né infierire sui medici del Ps, né sulla presunta incapacità, né sull’indolenza, né sulla pessima organizzazione, né su ogni possibile nefasta circostanza…non commentiamo perché temiamo che, dal momento che nessuno fiata di ciò che succede e a nessuno punge vaghezza di monitorare il sistema…non vi sia alcuna possibilità che cambi qualcosa in questo territorio…e che l’unica emozione condivisa tra i bravi medici infermieri e patron della sanità de nautri, sia quella che nessuno sporga denuncia e che non esca nulla dalle segrete stanze…Hasta magnana!