OSPEDALE SAN ROCCO, CARENZA DI RISORSE E COMUNICATI SALOTTIERI…

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(f.n.) – All’alba del 12 settembre c.a., in terra aurunca, praticamente alla fine di una stagione torrida e “sregolata” da tutti i punti di vista, tra i quali spicca quello gestionale ed organizzativo della sanità; con l’eco delle richieste disperate e delle lamentele ancora ferme ed inevase nell’aria, grevi come condanne ormai senza appello; con un “paziente”, che in virtù della rilassatezza con cui la Direzione sanitaria del PO San Rocco, segnala i problemi ed avanza richieste alla sede centrale dell’Asl di Via Unità d’Italia a Caserta, e l’inerzia con cui subisce l’indifferenza “abituale” dei regnanti…un “paziente” dicevamo, dal 29 agosto su una barella del Ps, attende un regolare posto letto in un regolare reparto… ebbene…a fronte di tutto questo ed altro con esito tristemente noto, ma opportunamente taciuto, la Ds del PO San Rocco, dottoressa Antonella Foglia, un bel mattino “si sceta dal suonno”, in cui la pace della sua coscienza l’aveva giustamente immersa, nell’arco temporale delle sacrosante ferie, a fronte del buco nell’acqua che era riuscita a fare con le sue tiepide richieste  precedenti alle ferie stesse, ecco che, denunciando le condizioni limite, raggiunte da quei poveri “quattro” medici rimasti in piedi e che si stanno massacrando, non potendo dividersi in particelle operanti e autocoscienti, chiede, offre e scodella al contempo, un’altra soluzione, la peggiore, la più offensiva ed anche la più comoda per coloro che si sono adoperati per fregarsene delle condizioni in cui versava il San Rocco…Se non ricordiamo male, l’ex direttore sanitario Marco De Fazio rispose all’annuncio di prossimo sfascio feriale: non posso farci niente…Ed allora…alla luce di questo abominevole, recente passato, la cara Ds Foglia dal “crin ricciuto e fulvo” cosa fa?, invece di andare “a piedi”, a Via Unità d’Italia, per smaltire quella che dovrebbe essere la rabbia sacrosanta, di chi sente tutta la responsabilità del ruolo, e prendere virtualmente per gli stracci i nuovi direttori, che si stanno comportando come se arrivassero, uno dalla costa settentrionale della Finlandia e l’altro da un villaggio dello Yorkshire, e pretendere risposte adeguate e l’invio di medici… quietamente la cara Foglia, stila l’elenco drammatico delle presenze e delle assenze e fornisce, candidamente, la soluzione peggiore, quella che “appara” la sua quiete e quella di qualcun altro, con il tono di chi assume una importante e geniale decisione che sanerà il tutto…Sanando e salvando invece, soltanto il tempo libero dei due direttori, generale e sanitario. La gentile Foglia, considerando il sovraffollamento dei pazienti, che stazionano per diversi giorni in attesa di ricovero, (e lo scrive pure) chiede dunque, ma a nostro avviso, assai tiepidamente, altre risorse, altrimenti dovrà chiudere gli ambulatori, caruccia, sia di area medica che chirurgica. Direttore generale e direttore sanitario da poco tempo nominati, dopo un pronostico che li dava per certi da circa sei mesi…, conoscendo da sempre, la carenza di medici e le difficoltà che stanno mettendo in ginocchio il San Rocco, sembra, con il loro silenzio, vogliano assecondare un orrendo disegno di sfascio, senza tenere in alcun conto che, a pagare in termini di assistenza e salute, questo vergognoso comportamento, saranno soltanto i cittadini. Questo nuovo inutile ospedale che si profila all’orizzonte e che nasce e pasce nella confusione, dovrebbe essere studiato più da vicino, n’est pas?  Inoltre, in alcune occasioni sono stati stanziati fondi per i lavori al PO San Rocco e ci si chiede, ancora una volta, se vi sia una ragione realmente balorda ed innominabile a monte di questo comportamento contradditorio o se si tratti soltanto di una totale incapacità a ricoprire un certo ruolo, nella maniera giusta… All’origine di tutti i mali, purtroppo, vi è sempre e soltanto un potere politico, quasi sempre assolutamente ottuso e miope. E la Ds Antonella Foglia che invia questa bella ed ennesima nota, alla Direzione dell’Asl, denunciando tutto, tranne l’unica vera inqualificabile anomalia, della quale nessuno pare avvedersi oppure anche in questo caso, la distrazione è parte del gioco, ci è o ci fa? Ebbene… ci si chiede per quale motivo si inviano medici al Melorio di Santa Maria Capua Vetere che non ha un Pronto Soccorso e non si inviano a Sessa Aurunca?…ma di questo la Ds Foglia non fa cenno e sembra non avere contezza del fatto…Strano, perché la cosa più naturale e persino ovvia, che il direttore sanitario di un Presidio di frontiera, indipendentemente da chi abbia favorito la sua nomina, dovrebbe fare in questi casi, è quella famosa corsa a piedi di cui sopra e scaraventarsi negli uffici dei vari Tari in primis, quindi Iodice e Blasotti e chiedere conto di certe abominevoli decisioni ed iniziative e chieder loro di agire secondo la regola e la coscienza, altrimenti la cosa non finisce lì…Eh già!, ma per far questo si dovrebbe avere sensibilità, fegato e coratella e non avere debiti che tacitano a prescindere ogni singulto ideologico, e soprattutto la mission di oggi, dovrebbe essere la stessa che ha guidato tanti anni fa la scelta universitaria e di vita: il paziente…Mah…sogni di una notte di mezza estate…Hasta la vista!

2 Commenti

  1. sembra palese la volontà di chiudere il san rocco e si spiega anche … PINETAGRANDE raggiungerà i 400 posti letto e ovviamente non vuole altri ospedali intorno … e cosi i nostri politici DE LUCA in primis che fanno ? decidono di mettere tutti LUMINARI ai posti apicali del san rocco …. il primo arriva in chirurgia la seconda in direzione la terza in anestesia e il quarto in radiologia…… e il risultato e’ assicurato ….. l’unico ortopedico capace lo stanno mettendo in condizione di andarsene altrove e il gioco è fatto
    CHIUDIAMO IL SAN ROCCO W L’ITALIA

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