CASERTA – Il Comitato MACRICO organizza per lunedì 28 novembre dalle ore 16,00 nella sala della Biblioteca del Seminario di Caserta, un incontro pubblico sul tema: Il futuro del Macrico tra ecologia integrale e prevedibili rischi
Interverranno:
- Mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente consiglio nazionale Associazione Pax Christi
- Arch. Antonella Caroli, Presidente nazionale Italia Nostra
- Dott. Gaetano Rivezzi, membro direttivo nazionale Medici per l’Ambiente ODV-ISDE Italia
- Arch. Luigi De Falco, Consigliere nazionale Italia Nostra
- Arch. Milena Biondo, Presidente WWF Caserta
- Arch. Vezio De Lucia, Urbanista.
Sono stati invitati:
- Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta
- Mons. Giovanni Vella, Presidente Fondazione Casa Fratelli Tutti
- Don Antonello Giannotti, Presidente Istituto Diocesano Sostentamento Clero Diocesi Caserta
- Dott. Elpidio Pota, Segretario Fondazione Casa Fratelli Tutti.
Stiamo vivendo tempi di drammatici cambiamenti climatici, con eventi atmosferici estremi che mettono a dura prova il modello di società e di antropizzazione imposto col secondo dopoguerra, a partire dal boom economico degli anni 1950. Nell’attuale fase, di inverno demografico, abbiamo il dovere di trovare altre soluzioni, più sostenibili e capaci di accogliere le sfide del futuro, per la salvaguardia del Creato propugnata con forza visionaria e missionaria da Papa Francesco. Nel nostro piccolo mondo provinciale, alle emergenze globali si affiancano quelle derivanti da scelte urbanistiche dissennate che hanno prodotto la cementificazione di ogni area libera e l’abbattimento pezzo per pezzo, strada per strada, del centro storico sette-ottocentesco di Caserta. Ora siamo in una fase di svolta, di definizione, senza ritorno, del futuro della città mediante le scelte urbanistiche e progettuali che saranno adottate per il MaCRiCO.
Da un lato c’è la possibilità di invertire davvero la rotta del declino inesorabile di Caserta e del suo territorio e fondare una vera ecologia integrale, come noi crediamo sia possibile e a portata di mano. L’alternativa è la sconfitta definitiva, una più o meno veloce scivolata verso la definitiva cementificazione della città, mascherata da un ecologismo o ambientalismo di facciata (greenwashing), magari nascosto sotto la firma di un grande studio di architettura. Quale destino ci attende? Quale destino vogliamo per la nostra città e per le città dei dintorni che gravitano su Caserta (per oltre 200.000 abitanti?)