OSPEDALE, PAZIENTI “SENSIBILI” IN ATTESA NEI CORRIDOI, TEMPERATURA A 10° E CARENZE IGIENICHE

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%name OSPEDALE, PAZIENTI “SENSIBILI” IN ATTESA NEI CORRIDOI, TEMPERATURA A 10° E CARENZE IGIENICHE(f.n.) – Gran bell’abitudine, soprattutto comoda, quella di sorvolare sui problemi dell’Ospedale, individuati e sollevati e sulle relative domande, tentando di miscelare il tutto e tradurre le critiche ricevute, nella solita accusa “avvacante” e fuori posto, che si utilizza quando le scarpe iniziano a stringere sulla punta e le risposte scarseggiano, n’est pas?, un’accusa che inizia e finisce nel peggiore dei “nonsense” e cioè: “ma ci vi autorizza a…?”,  oppure: “ come vi permettete?”…o peggio ancora: “i vostri informatori sono di parte” e via col tango…un assai poco costruttivo capovolgersi della frittata, che sovente si nota tra i commenti ai nostri articoli. Mai che qualcuno, anche sotto mentite spoglie, sentisse l’esigenza di fornire una risposta sana e seria, ai mille quesiti rimasti, ahinoi, inevasi…Ma noi, attendiamo con fiducia, che un giorno o l’altro, gli inquilini provvisori della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, si documentino nella maniera giusta, che consentirà loro, finalmente, di rispondere con una certa compiutezza a quesiti ormai “storici” e fondamentali, come la pubblicazione della casistica operatoria dei vari chirurghi dell’Aorn. Ed intanto, non possiamo fare a meno di trasmettervi, una delle lettere che, sovente gli utenti che coraggiosamente, continuano a frequentare il nostro Ospedale, bontà loro, ci inviano…L’ultima lettera, che abbiamo ricevuto, in ordine di tempo è quella del signor R.D.P., trapiantato di fegato. “Vorrei raccontarle quella che è la mia storia, ma che potrebbe essere la storia di chiunque, nelle mie condizioni, si rechi %name OSPEDALE, PAZIENTI “SENSIBILI” IN ATTESA NEI CORRIDOI, TEMPERATURA A 10° E CARENZE IGIENICHEnell’ambulatorio dell’Ospedale della nostra cittadina – si legge nella lettera – Sono un trapiantato di fegato e periodicamente mi reco al Satte per effettuare i controlli necessari. Io sono, per patologia e per età, uno di quei pazienti definiti “fragili” e qualunque tipo di contatto, con pazienti portatori di altre patologie, per me rappresenta un rischio. Questa mattina, per l’ennesima volta, ho atteso il mio turno di visita, non in una sala d’attesa, come dovrebbe essere, ma in un corridoio. Vicino a me era seduto un paziente oncologico, in attesa della medicazione del Picc. Cara direttrice, il Covid forse non ci sarà più, così dicono, ma c’è l’influenza e tutte le altre patologie! E mentre noi bardati di mascherine e sciarpe, stavamo seduti tra le correnti, proprio in balia dei sette venti, davanti a noi, sfilava l’intera umanità con o senza mascherina, la spazzatura, il carrello con la biancheria sporca, la signora con la colazione, ben otto barelle con relativi pazienti e circa una decina di sedie a rotelle con paziente. Vorrei sapere, ma, secondo lei esiste per quelli come me, il diritto di essere tutelato da eventuali contagi ospedalieri?, vi sarà pure un metodo, una norma, una regola da rispettare?, o non c’è nulla e va bene così? Io e credo molti come me, conduco una vita all’impronta della prudenza, io non vado neppure al supermercato e tantomeno al Centro commerciale e la mia vita si svolge tra casa e Ospedale e non vorrei ammalarmi, soltanto perché qualcuno, che avrebbe l’incarico di tutelare quelli come me, dal rischio delle infezioni ospedaliere, non compie il suo dovere. Io manderò questa lettera anche alla Procura della Repubblica, ma intanto la mando a lei, perché scriva qualcosa a nostro favore.” La lettera del signor R.D.P agita nuovamente il coltello nella piaga…nella stessa piaga di ieri e dell’altro ieri e di chissà quanto tempo fa e dei cui nefasti effetti, abbiamo parlato e scritto ben più di una volta. Ma, giustamente siamo sempre pronti ad offenderci, ma non a provvedere, n’est pas? Noi speriamo vivamente che il presidente dell’Associazione Trapiantati, , avvocato Franco Martino, abbia presentato le giuste rimostranze all’amministrazione, anche se l’attuale andazzo che dura e perdura da tempo, sembrerebbe “documentare” il contrario, a meno che la direzione dell’Aorn non se ne sia infischiata… Ebbene caro signor R.D.P. noi vorremmo fare di più e di meglio, per aiutare lei e quelli come lei ma, dietro l’assenza evidente di attenzione e tutela dei malati come lei, vi sono ben altre croniche deficienze, spalmate nel “territorio” degli ambulatori, che, nel ripeterle e nel ricordarle tutte, sinceramente proviamo una chiara ed inequivocabile vergogna, noi per loro, entiendes? Ebbene, in alcuni ambulatori capita che il medico non possa nemmeno lavarsi le mani, tra una visita e l’altra, perché al piano terra, dove si trovano almeno dieci ambulatori, con un’affluenza media di circa cento persone al giorno, vi sono soltanto un bagno per gli uomini ed un bagno per le donne e…non finisce qui, amigos,  perché, i suddetti bagni, nell’arco della mattina non vengono puliti (provare per credere e noi abbiamo provato…tanto per rispondere a chi potrebbe risentirsi ed intonare, pe’ ffa vedé, la solita litania: ma come vi permettete?) e manca la scheda di controllo pulizie…Inoltre in tutto il corridoio vi è soltanto un condizionatore, situato all’altezza della porta del reparto di Nefrologia…La temperatura media dei giorni scorsi, era di dieci gradi…decisamente l’opposto della temperatura definita ottimale, per persone a rischio o malate. La domanda sorge spontanea…ma… esiste un capodipartimento lì intorno, non è vero?, il quale proprio non più tardi di qualche mese fa, si riproponeva per il rinnovo della carica che evidentemente lo gratificava alquanto, o no?… Si direbbe che queste anomalie o deficienze o distrazioni, non siano mai state rilevate o segnalate dal dottor Cuomo, n’est pas? Inoltre vi sono i primari responsabili dei vari ambulatori…che al pari del capodipartimento, a quanto pare, non hanno segnalato nulla, o no? Ed a quale gradino della scala, posizioniamo il servizio prevenzione, a tutela dei dipendenti? Il neo direttore Risk management, forte di anni ed anni di ff, oggi in carica ufficiale, cosa fa?, non tutela l’utenza?  E al di sopra di tutto, la divina Direzione Sanitaria che sembra sempre avvolta in un fascio di leggiadre nuvole rosa, imbevute di tisana soporifera e che con il suo prezioso silenzio sovrintende al tutto e al niente, cosa fa?…Ds solitaria Ds dimmi tu in ciel che fai? Dei sindacati non abbiamo intenzione di parlare, non perché non siano responsabili, almeno in parte, ma semplicemente perché sarebbe assolutamente inutile, poi torneremo a spiegarvi il perché. Intanto audite audite, esiste ancora il Tribunale del Malato che, pur trovandosi nelle strette vicinanze, pensa esclusivamente all’estinzione della foca monaca…In conclusione, è appena il caso di evidenziare che un capodipartimento, ha un ruolo legale di “datore di lavoro”, pertanto è responsabile della mancata tutela dei lavoratori…e se per caso, un medico, non potendosi lavare le mani, tra una visita e l’altra, dovesse contrarre una infezione o una malattia qualsiasi, il capodipartimento sarebbe responsabile, n’est pas? Ah…quanta approssimazione…persino in quei bei manifesti stampati dal Cio per la gloria della lady omonima, si spiega in maniera articolata il metodo migliore per lavarsi le mani ma ci si è dimenticati di aggiungere, come si faccia quando mancano i lavelli con l’acqua corrente! Hasta la vista companeros!

DELIBERA n63 – 05.02.2018_PROCEDURA SULL’IGIENE DELLE MANI E IL CORRETTO UTILIZZO DEI GUANTI

1 commento

  1. i bagni non vengono puliti? ma come… se Sua illustrissimo DEC onnipotente ed intoccabile dott Carozza è continuamente in giro con i suoi sottoposti igienisti della UOPSOS a controllare e …Lei ….vuole dire che non si accorgono che i bagni sono sporchi? che le scale sono sozze? che gli ascensori sono lerci? Lei è proprio una bugiarda!!!

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