RESA DEI CONTI ALL’ASL, GIUSTIZIA PER LA DOTTORESSA NICOLETTA TESSITORE!

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(f.n.) – Ci chiediamo come possano, una sentenza favorevole, un atto dovuto, un giusto riconoscimento al lavoro e all’onestà professionale ed intellettuale di qualcuno, essere accolti come stupefacenti rarità…Ci chiediamo come sia possibile che qualcosa che, in quel paese civile che forse non c’è, dovrebbe rappresentare la normalità, possa invadere il nostro immaginario, in maniera tanto significativa, profonda e pervasiva. Perché? Forse… perché abbiamo smesso di credere, che quello che sorgerà domani, sia davvero un nuovo giorno? Già…  Nulla è più snervante, demoralizzante e persino umiliante, della negazione ufficiale dell’evidenza, sacramentata dall’indifferente procedere dell’arroganza che, impunita, abbatte ogni brandello di giustizia, mistificando senza scrupolo alcuno, la realtà delle cose. Nulla è più oltraggioso della violenza con cui, la tua sete di giustizia, viene annullata, sbeffeggiata quasi, da una manica di cialtroni ai quali, in un paese normale, non verrebbe concesso, neppure il beneficio della compassione…Tragica come prospettiva, n’est pas?, tragica ma vera e spietata…eppur succede…molto più spesso di quanto si sia portati a credere…Succede a quelli che lasciano i davanzali consumati dall’indolenza, per affrontare la strada ed una diversa visione del mondo e degli uomini. Succede e da quel momento, tutto, ahinoi, concorre affinché ci si abitui alla sconfitta, che verrà inevitabilmente e ci si adegui ed infine, si demorda, da quella insensata, ostinata, logorante ma esaltante ricerca di verità. Poi…in un giorno di sole, guastato dalla pioggia improvvisa, che ti mette in guardia dalle facili illusioni, riequilibrando gli entusiasmi…capita che il vento si arresti, con stridore di ferraglia virtuale, davanti all’ineluttabile e ti chiami a partecipare al silenzio, quasi mistico, che prelude a qualcosa che potresti definire vittoria ma, non lo è …è soltanto giustizia, limpida, corroborante, ineguagliabile giustizia. Ed è accaduto che, proprio quando il degrado generalizzato, che caratterizza ormai da tempo, la sanità de noautri, con particolare riferimento all’Asl, stava raggiungendo il top della spettacolarizzazione autorizzata…ecco che, come un lampo accecante, qualcosa si illumina tra verità ed illusione e, la notizia che la Sezione Lavoro del Tribunale del Lavoro di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal dottor Roberto Pellecchia, abbia infine e definitivamente annullato la famosa delibera 237/2019 dell’Asl relativa alla selezione interna per il conferimento degli incarichi di Direttore di Distretto e tutti gli atti conseguenziali, rendendo giustizia infine alla dottoressa Nicoletta Tessitore, che di tutto il pastrocchio a cura della direzione generale in carica a suo tempo all’Asl, è stata la vittima predestinata… Ricordiamo che la dottoressa Nicoletta Tessitore, già direttore del Distretto 22, aveva presentato un primo ricorso al Tribunale di Santa Maria C.V. Sezione Lavoro, per l’annullamento delle procedure di reclutamento da parte della direzione dell’Asl, dei Direttori di Distretto e quindi, orientato ad annullare tutti gli atti conseguenziali, comprese le nomine effettuate “a valle delle procedure di selezione”. Il Tribunale di Santa Maria C.V., Sezione Lavoro, accoglieva il ricorso e, ritenendo illegittima la procedura selettiva, ordinava il rinnovo della selezione per il conferimento dell’incarico di Direttore di distretto condannando l’Asl alle spese di lite. La direzione dell’Asl quindi, come abbiamo scritto in un precedente articolo, in data 15 luglio u.s. con delibera 1160, avente per oggetto la presa d’atto dell’ordinanza 2512 del Tribunale di Santa Maria C.V. quindi, consapevole dell’annullamento di tutti gli atti relativi alle procedure di reclutamento, per gli incarichi di Direttore di Distretto e soprattutto cosciente, dell’accoglimento del ricorso della dottoressa Tessitore, dopo aver dichiarato la presa d’atto del provvedimento, nella delibera succitata, con incredibile serenità o peggio,  in palese violazione del provvedimento del giudice, conferma tutti i Direttori di Distretto, nominati con la procedura dichiarata nulla. …e non finisce qui…perché l’Asl, due settimane dopo, in data 29 luglio u.s., con delibera 1251, improvvisamente, si ricorda di ottemperare all’ordinanza del giudice ed indice una nuova procedura concorsuale che, ovviamente, risulta “viziata” come tutto il resto. La dottoressa Nicoletta Tessitore presentava quindi, questa volta al Tar, un ricorso per l’annullamento della delibera del Dg dell’Asl 1160 del 15 luglio u.s. e della delibera 1251 del 29 luglio u.s., che avrebbe impegnato i “cervelli” della sanità de noautri a ragionare seriamente in quello scorcio dell’estate 2022…  Ed oggi che finalmente la dottoressa Nicoletta Tessitore ottiene giustizia e con lei, tutti coloro che subiscono oggi potrebbero avere un motivo in più, per tornare a sperare, continuiamo a domandarci se qualcuno avrà mai il coraggio di dichiarare, per quale motivo, la dottoressa Tessitore è stata rimossa dal suo incarico al Distretto 22.  E qualcun altro, tra i capataz della sanità locale, potrebbe infine, decidersi a rivelare i metodi utilizzati da una sociologa, per occupare il seggio di Direttore di un Distretto Sanitario, al di là delle cosiddette scelte “meramente discrezionali” del Dg in carica, o no?. L’ordinanza della sezione Lavoro del Tribunale di Santa Maria C.V. è assai articolata e precisa e con tratto sensibile, riguardoso e particolarmente attento, l’estensore evidenzia ogni particolare, rendendo ampia giustizia alla verità dei fatti. Ed è appena il caso di evidenziare che la verità nella sua limpidezza, quando decide di venire allo scoperto, non fa sconti ai sostenitori di una menzogna, siano essi grandi feudatari o valvassini, pertanto sia la storia pregressa della sociologa Vincenza Di Fuccia sia quella pubblicata in precedenza sulle gesta dell’avvocato Guido Verderosa, alla luce dei fatti, non facevano una piega, anche se a qualcuno è piaciuto “assai” perdere tempo, sbattendosi il petto e negando l’evidenza. Formuliamo i nostri migliori auguri alla dottoressa Nicoletta Tessitore che, per inciso, non abbiamo mai incontrato, ma ciò non ha impedito di portarci a considerare emblematica la sua vicenda, che dimostrava al di là di tutto, il cinismo con cui si manovra la vita umana e professionale altrui, pensando di essere infallibili e di godere di immunità a vita; l’assenza totale ed assoluta, di sensibilità e riguardo, con cui hanno “spostato” la dottoressa Tessitore dal Distretto 22, per sostituirla con una sociologa che, evidentemente, godeva di potenti raccomandazioni, altrimenti… qualcuno dovrà spiegare, prima di risentirsi, il motivo per cui la sociologa Di Fuccia, sia stata nominata Direttore di Distretto. Ce la va sans dire che, un atto tanto irriguardoso ed assolutamente inconcepibile, che non tenge conto della dignità umana, né tantomeno della professionalità di un medico, non sarebbe stato giustificato, neppure se al posto della sociologa Di Fuccia, ci fosse stata Madame Curie, semplicemente perché il rispetto nei confronti dell’essere umano a qualsiasi classe sociale appartenga e  qualsiasi rango intellettuale abbia raggiunto, viene prima di ogni altra cosa. Hasta la vista!