NUOVO SAN ROCCO: FACCIAMO IL PUNTO MENTRE IN CORSIA SI MUORE IN ATTESA CHE LA ZUCCA SI TRASFORMI IN OSPEDALE!

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È DA UN PO’ CHE NON TOCCHIAMO L’ARGOMENTO…ED È DA UN PO’ CHE NESSUNO NE PARLA

 “…A’ verità, è figlia d’ò tiemp’…”

 (proverbio napoletano)

   –   di Salvatore Zinno   –                                                              

Ci siamo lasciati quasi due anni fa sull’argomento “nuovo ospedale” di Sessa Aurunca e di acqua sotto i ponti non ne è passata molta.

Il Presidente del Consiglio Regionale dott. Gennaro Oliviero NUOVO SAN ROCCO: FACCIAMO IL PUNTO MENTRE IN CORSIA SI MUORE IN ATTESA CHE LA ZUCCA SI TRASFORMI IN OSPEDALE!
Il Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero

Dopo il grande, grandissimo clamore suscitato dalle roboanti annunciazioni di un possente politico locale (…e non ci riferiamo alla corporatura) e quasi big della politica regionale, ovvero “Gennarino ò President’” – al secolo Gennaro Oliviero Presidente del Consiglio Regionale della Campania – niente più; finite le campagne elettorali, finito il nuovo ospedale…finito dal punto di vista degli annunci, sia ben inteso!

Verrebbe quindi da pensare, al cronista medio, per intenderci quello brutto sporco e cattivo in AppiaPolis style, che di gonzi da raggirare non ne sono occorsi in questi due anni…e non ne occorreranno fino alla prossima campagna elettorale che interesserà la tribù olivieriana.

Difatti, l’ultima volta che se ne è sentito parlare, è stato in occasione della campagna elettorale per le amministrative del ’21, quelle che videro affermarsi come sindaco di Sessa il sig. Lorenzo Di Iorio quale rappresentate del succitato Presidente Oliviero e della sua citata tribù politica denominata PDO (partito Democratico di Oliviero); se ne parlò alle politiche del ’18, poi alle regionali del ’20 ed alle amministrative sempre del ’21; guarda la combinazione, in tutti i citati appuntamenti elettorali era direttamente coinvolto Gennaro Oliviero o suoi succedanei – come nel caso di Di Iorio.

Alle politiche del ’22 niente, alle Europee del ’19 niente; Oliviero non era candidato e quindi non si è parlato di Ospedale.

Certamente coincidenze!

Ma di cosa parlammo negli ultimi articoli che abbiamo scritto sulla questione nuovo ospedale, che lo ricordiamo a beneficio dei gonzi…opps, dei cittadini aurunci, è un nosocomio classificato come DEA di 1° livello con ben 163 posti letto, parcheggi come se non ci fosse un domani ed anche piattaforma di atterraggio per elicotteri e space shuttle, per casi gravi provenienti da oltre stratosfera!

Un DEA di 1° livello per il quale furono stanziati ben 65 milioni di euro, sempre da fonti qualificate della tribù olivieriana; ricorderanno bene i nostri cari lettori, perché lo pubblicammo, quando le “Erinni” di Gennaro Oliviero – al secolo Maria Oliviero (la sorella) e Tommasina Casale (l’addetta stampa), si scatenarono sul web a suon di commenti e post vari con i quali assicuravano che i 65 mln c’erano, il progetto era pronto ed il cantiere si sarebbe aperto a giugno. Peccato che le signore parlavano di giugno del 2020, data nella quale ò president’ era impegnato a chiedere voti per la propria ri-candidatura al Consiglio Regionale, dopo aver miseramente fallito quella al parlamento.

Beh, da allora ad oggi di giugno ne sono venuti ben tre e di cantiere non si è visto neanche l’ombra.

Sui terreni interessati dal progetto…che poi progetto definitivo non è mai stato…, l’unica variazione che c’è stata, ha riguardato il tipo di coltura agricola. Da pescheto abbandonato, come i proprietari hanno sentito “odore” di esproprio, si è passati subito ad espianto di frutteto e messa a dimora di piantagioni orticole.

campo zucche NUOVO SAN ROCCO: FACCIAMO IL PUNTO MENTRE IN CORSIA SI MUORE IN ATTESA CHE LA ZUCCA SI TRASFORMI IN OSPEDALE!
Il campo di zucche destinato a DEA di 1° livello

L’estate scorsa infatti, quel simpatico campo brullo, si è trasformato in una piantagione di zucche; chissà, forse gli speranzosi rappresentanti del PDO immaginavano che una delle zucche potesse per magia trasformarsi in un DEA di 1° livello con tanto di topini che si sarebbero tramutati in sanitari, OSS e parcheggiatori.

Invece no, anche la magia sembra aver voltato le spalle alla allegra tribù olivieriana, che a detta di molti – e forse di troppi – si sta rapidamente trasformando in un’armata in rotta…e questa volta la trasformazione sta avvenendo senza magia!

A metterci il carico da 90 sulle sorti del nosocomio sessano, sono stati anche alcuni dirigenti di via Unità d’Italia, i quali hanno lasciato intendere che nonostante i 65 mln di euro, non si procederà di una virgola finché da Santa Lucia non arriveranno garanzie economiche importanti sull’effettiva cantierabilità dell’opera.

La somma di cui si è fino ad oggi si è favoleggiato, anzi fino alle recenti campagne elettorali, di 65 mln di euro, pare che per oltre la metà se ne vada in fumo per gli espropri e per la progettazione di fattibilità, che se l’avessero progettato Renzo Piano e Massimiliano Fuksas in tandem sarebbe costato di meno. A ciò si aggiungono anche ulteriori problematiche non meglio definite riguardanti coperture assicurative che non ci sono e che vanno ad aumentare la spesa iniziale.

Da Santa Lucia invece, tutto tace, il Governatore De Luca pare non abbia più alcuna intenzione di fornire assist ad Oliviero; anzi…

Sarebbe utile a questo punto sentire ufficialmente cosa ne pensino nelle segrete stanze dell’ASL di Caserta su questo “spinoso” tema, del quale siamo certi, ne godrà solamente la famiglia “Spinosa” che è proprietaria della maggior parte dei terreni da espropriare. Perdonateci il gol a porta vuota sul giochetto con il cognome.

Il DG ASL Caserta NUOVO SAN ROCCO: FACCIAMO IL PUNTO MENTRE IN CORSIA SI MUORE IN ATTESA CHE LA ZUCCA SI TRASFORMI IN OSPEDALE!
Il DG ASL Caserta Amedeo Blasotti

Il DG Amedeo Blasotti, compatibilmente con i suoi numerosi e più rilevanti impegni, troverà il tempo di rilasciare un comunicato ufficiale sulla questione “Nuovo Ospedale di Sessa Aurunca”?

È la gente che lo vuole sapere, perché le condizioni nelle quali si sta facendo precipitare il San Rocco, vero e proprio insostituibile presidio di frontiera, sono davvero imbarazzanti. Mentre alcuni “pallonari” continuano a fare politica e vendere frottole ai gonzi elettori, nelle corsie della sanità casertana e sessana in particolare, si muore, ci si suicida, e si tenta di fare le nozze con i fichi secchi ad opera dei pochi eroici operatori della sanità che ancora ci credono.

Noi altri, nel solco della nostra tradizione sul tema, continuiamo a restare fedeli ai detti antichi che non sbagliano mai, in particolare a quello che da oltre tre anni oramai apre i nostri articoli su questo argomento: “à verità è figlia d’ò tiemp’” e prima o poi, relativamente al progetto di nuovo ospedale a Sessa Aurunca, la verità sarà disvelata in tutte le sue accezioni.

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