(f.n.) – Quando si cade in errore, la cosa più giusta da fare è chiedere scusa e tentare di riparare, anche e soprattutto a conferma della buona fede, che sempre e comunque, rappresenta il presupposto di ogni azione. Fuorviati dalla lentezza cronica con cui la responsabile del Provveditorato dottoressa Teresa Capobianco, provvede ad inviare gli ordini, persino i più urgenti, convinti che ogni ordine relativo ai farmaci, dipendesse esclusivamente da lei, quando siamo venuti a conoscenza che il reparto di Gastroenterologia diretto dal professor Rosario Cuomo, era sprovvisto di una medicina: il Botox, che avrebbe dovuto essere utilizzato su pazienti affetti da Acalasia esofagea, per associazione di idee, senza soffermarci a riflettere, abbiamo aggiunto al filare degli eventuali responsabili, anche la stessa dottoressa Capobianco. Abbiamo sbagliato e ci scusiamo perché, almeno questa volta, sembrerebbe che la direttrice del Provveditorato non c’entri affatto. La responsabilità della dotazione di farmaci ai vari reparti, non dipende infatti dal Provveditorato, ma dalla Farmacia e quindi la dichiarata ed evidente rilassatezza, con cui si è lasciato il reparto su indicato, sprovvisto di Botox, dipende dalla direttrice del Servizio Farmaceutico, dottoressa Anna Dello Stritto ed ovviamente dalla Direttrice Sanitaria Angela Annecchiarico, sempre che a monte vi sia stato l’ordine di acquistarlo, da parte del professore Rosario Cuomo. Come abbiamo scritto ieri, una signora anziana è stata costretta a rivolgersi alle cure del dottor Sarnelli e della dottoressa Pesce, al Policlinico napoletano, perché nell’Aorn di Caserta il reparto di Gastroenterologia era sprovvisto del farmaco idoneo. La domanda sorge spontanea…ma se il professore Cuomo aveva ordinato il farmaco e la dottoressa Dello Stritto, non ha provveduto e la Ds, come è successo in numerose occasioni, peraltro segnalate, ha ritenuto di non entrare nel merito…come dicono ad Oxford, secondo voi “da dove scorre il cicero”? Evidentemente il professore Cuomo non è incisivo a sufficienza o forse non ha neppure l’abitudine di controllare e redarguire all’occorrenza, n’est pas?, altrimenti e se così non fosse, la dottoressa Dello Stritto prima e la Ds poi, avrebbero fatto in modo che simili inefficienze o rilassatezze non avessero più motivo di esistere, o no? Rimane un’altra ipotesi e cioè che il Botox non sia stato ordinato affatto ed in quel caso, la rilassatezza partirebbe da lontano, ma…secondo Radio Ospedale News, dopo la figura assai poco brillante, fatta e compiuta, nei confronti di una paziente anziana, costretta a rivolgersi altrove per un problema, che il professor Sarnelli del Policlinico considera di routine, ebbene, pare che la responsabile della Farmacia, avesse infine ordinato il Botox ed oggi, a distanza di circa una settimana, sarebbe assai interessante sapere, se il farmaco sia o meno arrivato a destinazione e se, nel caso si presentasse la stessa urgenza, la reazione potrebbe o meno, essere diversa. Eppure…nonostante questo sgradevole episodio, che potrebbe essere facilmente definito un chiaro esempio di “sciatteria gestionale”, oppure di “incapacità organizzativa” o addirittura “assenza di controllo”, impressioni che indubbiamente, contribuiscono a deteriorare quella famosa immagine, della cui importanza, a quanto pare, non gliene importa un fico secco a nessuno…Nonostante tutto ciò, qualcuno ci ha riferito che, all’interno della UOC di Gastroenterologia, vi è un medico valoroso e professionalmente eccellente che, all’occorrenza compra i farmaci per i pazienti che ne hanno bisogno…Non possiamo fare nomi, perché l’interessato non è al corrente del fatto che la notizia ha varcato i confini della Gastroenterologia e non desideriamo mettere in imbarazzo nessuno ma…se un medico si sente moralmente costretto a far fronte personalmente ad una carenza del reparto o dell’Ospedale, significa che qualcosa di importante…davvero non quadra nella maniera giusta e la rilassatezza di cui sopra, è qualcosa di fisiologico nel sistema…qualcuno la chiama addirittura “incapacità” ed altri “inadeguatezza” ed altri ancora “debolezza” e qualcun altro “boria avvacante”, dipende dalla scuola di pensiero cui si appartiene…A nostro avviso il maggior responsabile è sempre e comunque il primario che, incidentalmente, in questo caso è anche capodipartimento e che altrettanto incidentalmente, quando è giunto il momento di un possibile rinnovamento dei capidipartimento, aveva messo elegantemente il carro davanti ai buoi, dichiarandosi pronto ad “autorinnovarsi”…E allora egregio professore Cuomo, si “autorinnovi” con una certa decisione, a cominciare dal controllo e dalla puntualità degli acquisti e delle riserve, e contribuisca ad incrementare il “buono” che sopravvive nel nostro Ospedale nonostante tutto, e a cercare di arginare questa incredibile ondata di degrado che sta sommergendo il nostro Ospedale. E appena il caso di evidenziare, per sua e per nostra conoscenza, che, quando l’attuale triade, completato il danno, un danno fatto di silenzi e compiacenti sordità, nonché deliranti autocelebrazioni, si recherà impunemente altrove, voi tutti capi, capetti e capataz, resterete qui e sarà allora che vi arriverà dolorosamente in piena faccia, il prodotto che con i vostri salamelecchi, avete contribuito a rendere pernicioso. E’ già accaduto n’est pas? Pensateci. Hasta la vista!