
Stavolta, però, il tema è delicato e di pesante importanza per Caserta, da decenni ogni volta rinnovato nella sua gravità nelle decine di denunce che evidenziano una manovra ogni volta opaca, priva di prospettiva, assente di una pianificazione degna per i quasi 90mila cittadini che ne sono destinatari.
Il disability manager è innanzitutto figura terza, che dovrebbe operare al fianco ma anche al di sopra delle scelte politiche dell’Amministrazione, rispondendo ogni volta alla necessità di una svolta vera in ogni ambito, che non è concreta se non interviene in ogni pianificazione, fosse pure quella più distante dalle famigerate barriere architettoniche, ormai desueto elemento del dibattito nazionale sulla disabilità anche se qui a Caserta, non a caso, presentissimo.
I prossimi mesi ci diranno se l’architetto Crocco vorrà fare breccia nel muro di insensibilità e incapacità di pianificazione continua cui ci ha abituati l’Amministrazione Marino. Una sua sconfitta, incontri nelle scuole a parte, sarebbe la sconfitta per tutti i casertani, disabili e non”.