ASL, DECLASSAMENTO & PREMI…LA SANITÀ DEL FUTURO

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(f.n.) – Siamo in pieno dilemma, tormentati dal dubbio e ansiosi di conoscere nei dettagli, quali siano davvero, le funzioni di un Dg dell’Asl o dell’Aorn e la domanda pressante, nasce dalla valanga di interrogativi senza risposta, che quotidianamente, si affacciano ed affollano la nostra mente, soltanto al pensiero delle storture, delle contraddizioni e delle stranezze che la Sanità “regolamentata”, ma in modalità “de noautri”, sciorina sul territorio. Il problema, improvviso ma non troppo, che ultimamente ha investito un’altra schiera di lavoratori, per l’esattezza operatori della Rsa dell’Asl di Via Collecini, nasce da lontano e si ingarbuglia, via via che vecchie e nuove esigenze o talvolta imprevisti, arrivano al capolinea o piombano sulla testa di chi non ha colpa alcuna, ma paga anche e soprattutto, per la disattenzione, la faciloneria, l’indifferenza o talvolta i calcoli e la convenienza di chi gestisce in prima persona, sul fronte aperto o dietro le quinte, les affaires dell’Asl, sulle brevi e sulle lunghe distanze. Ce la va sans dire che, per quanto qualcuno si voglia sbattere il petto con aria contrita o giocare alla vergine infilzata o darsi al lamento, come un martire scorticato, nessuna azione o decisione o iniziativa, risulta priva di una firma politica ed anche le scelte, apparentemente inspiegabili …bè…quelle soprattutto, portano il marchio di fabbrica. Il piano integrato di Attività ed Organizzazione 2023-2025 prevede il Progetto di digitalizzazione dei servizi ed un finanziamento PNRR di 12 milioni di euro circa, assegnato dall’Asl in parti uguali, ai tre Presidi Ospedalieri di Aversa, Marcianise e Sessa Aurunca. Resta fuori tra gli altri, dalla ripartizione, il PO di Piedimonte Matese nonostante la “sinfonia per intenditori” suonata a più riprese alla vigilia della campagna elettorale per le ultime regionali, quando si giurava e spergiurava che il Dea di 1° livello, fosse dietro l’angolo. “Nada de nada”, il Dea di 1° livello è andato in autocombustione ed oggi, neppure uno straccio di finanziamento…anzi addirittura si declassa la Chirurgia e qualche esperto dell’ultim’ora, decide di togliere anche l’Ostetricia e lasciare unicamente la Ginecologia…ma non finisce qui…dal momento che, in virtù delle norme che nessuno ha la capacità o la volontà di interpretare e adeguare alla verità dei fatti, ecco che si premiano de facto, coloro che altrettanto de facto, hanno praticamente messo nell’angolo le strutture loro affidate…Un esempio? Prendiamo il dottor Alfonso Santagata che ha ridotto ai minimi termini la Rsa di Via Collecini e che è stato “impropriamente” nominato vice, del direttore sanitario di Piedimonte, il chirurgo Gianfausto Iarrobino, in attesa di diventare egli stesso Ds; infatti, poiché la norma glielo consente, Iarrobino potrà trasferirsi in un’altra struttura in cui la Chirurgia è una Uoc e aspirare ad esserne il primario. Se si fosse fiscalisti e il DG dell’Asl appartenesse alla schiera dei “Dg pensatori”, avvierebbe una riflessione sulla opportunità di valutare la responsabilità del Santagata sull’attuale efficienza della Rsa casertana e quella di Iarrobino sul declassamento della Chirurgia, prima di applicare rigidamente la norma, ma si comprende come una riflessione del genere, almeno per quanto riguarda il PO di Piedimonte, possa essere complicata e assai “delicata” e pericolosa, dal momento che ci si dovrebbe, obbligatoriamente, addentrare nel terreno minato da sospetti, che porterebbero alla inevitabile tesi che una volontà perversa, da sempre incombente sul presidio pedemontano, abbia lavorato strenuamente dietro le quinte, per favorire la sanità privata a discapito della pubblica. Pertanto, bene farebbe Iarrobino ad alzare i tacchi…Inoltre, il ritorno in montagna di Alfonso Santagata appare quanto mai opportuno per sé e per i suoi, visto che a breve lo stesso tornerà in campagna elettorale per sua moglie, sindaco di Alife, o no? Decisamente sembra di osservare un mosaico con tutte le sue pietruzze che, ad un certo punto, tornano al loro posto. L’ensemble merita una riflessione accurata ma, pretendere di effettuarla in poco tempo, equivarrebbe ad offendere quei politici che, con tanta solerzia passano il tempo a spostare le pedine e ad organizzare favori di rilievo, per i portatori di consenso, n’est pas? Quindi, procediamo con calma perché, è appena il caso di evidenziare che, se sono rimasti fuori dai finanziamenti, alcuni Presidi Ospedalieri, le aree di interesse “sanitario” non rimarranno certamente sprovviste di quadri dirigenti, incarichi mirati e ben conservati, nonché riservati a qualche figlioletto/a di notabili, interni ed esterni all’Asl. Del resto e non a caso, i soliti noti preferiscono indirizzare i figli destinati alle carriere dirigenziali, (per carità lontano dalle corsie e dai reparti, orrore!), verso la specializzazione in Igiene, per evitare, al momento opportuno, che all’accusa di super raccomandato, si aggiunga anche la dicitura “con dolo” e cioè l’assenza di titolo, come è successo molte, troppe volte nel recente passato, carucci!. Parleremo ancora del compenso di carattere politico per quei Presidi, che non hanno avuto finanziamenti…certo che ne parleremo…e sarà molto interessante farlo, per tutti…per tutti! Hasta la vista!